L'APPARIZIONE DELLA
MADONNA A BRA
E IL MIRACOLO DELLA
FIORITURA DEL PRUNETO
Dal 1336, tutti gli anni,
a Bra, in Piemonte, un
pruneto fiorisce fuori
stagione, negli ultimi
giorni di ogni mese di
dicembre. Tale
straordinaria fioritura
rinnova il ricordo di un
miracoloso intervento
della santa Vergine in
difesa della virtù di una
sposa cristiana che a lei
ricorse fiduciosa; e
costituisce anche
incitamento a sempre
ricorrere, nel pericolo,
all’aiuto della Madonna.
L’erezione di un santuario
sul luogo della
apparizione e del miracolo
costituisce perenne
testimonianza della fede e
della devozione mariana
del popolo cattolico. La
conferma scientifica,
avvenuta nel nostro
secolo, della veridicità
del miracolo della Madonna
dei Fiori, misteriosamente
legato alla ostensione
della santa Sindone.
Questa apparizione della
Madonna avvenne nel XIV
secolo, in una selva di
pruni ai piedi
dell'abitato di Bra
(Cuneo), detta selva della
Madonna, nel punto in cui
due viottoli di campagna
si congiungono presso un
pilone dedicato alla
Natività di Maria.
La sera del 29 dicembre
1336 una giovane prossima
al parto, Egidia Mathis,
stava rientrando a casa. A
circa mezzo miglio dalla
città, la donna, volendo
rivolgere una preghiera a
Dio e ringraziarlo della
giornata, si fermò davanti
a un’edicola dedicata alla
Vergine. Nella nicchia era
dipinta una Madonna col
bambino in braccio. Egidia
si fermava spesso davanti
a quell’icona e quel
giorno non variò le sue
abitudini, benché avesse
visto che lì vicino
stazionavano alcuni
soldati.
Ma questi, mossi da
violente intenzioni,
appena la giovane si
inginocchiò, cercarono di
prenderla. Disperata
Egidia, si abbarbicò al
pilone e gridò: «Maria!».
Dal folto del bosco emerse
una «dignitosa matrona».
Emanava una luce tale da
far fuggire
precipitosamente i
malintenzionati.
Egidia cadde a terra, in
preda alle doglie del
parto anticipato dallo
spavento. Nella neve la
sconosciuta «provvide
abbondantemente ai bisogni
dell'accelerato parto e,
continuando la pietosa
opera, fu tutta intenta a
provvedere i lini
opportuni al neonato ed a
ristorare la madre». Poi,
com'era apparsa,
scomparve, senza lasciare
ad Egidia il tempo di
ringraziarla e di
chiederle il nome.
Ripresasi dalla
straordinaria esperienza,
Egidia corse verso il
paese col neonato in
braccio. Giunta a casa,
raccontò tutto ai parenti
e agli amici, che, per
verificare l’accaduto, si
recarono subito sul luogo
in cui si era svolto
l'incontro con la Madre di
Dio. Lo stupore di Egidia
e dei presenti fu grande
quando si resero conto che
gli alberi di pruno, che
circondavano l’edicola,
avevano subito una
prodigiosa trasformazione.
Le piante erano
completamente fiorite
(tutti i suoi rami erano
ornati di fiori dalle
bianche corolle sbocciate
improvvisamente, che
risultavano ancor più
appariscenti in assenza di
foglie) nonostante fosse
pieno inverno, cosa che,
indirettamente, confermava
anche la notizia
dell’apparizione.
L’edicola dell’apparizione
divenne subito un
importante luogo di culto
e, in seguito, vi fu
costruito un santuario,
che ancora oggi è meta di
fedeli provenienti da ogni
dove.
La fioritura fuori
stagione della pianta, che
appartiene alla famiglia
delle rosacee, genere
Prunus, specie spinosa
(Prunus spinosa L.),
si ripete nei secoli
con puntualità
impeccabile;
avviene sempre nello
stesso periodo dell’anno
indipendentemente dalle
variazioni meteorologiche,
sia in giornate assolate e
con temperatura mite, sia
al freddo o con la neve.
In genere dura una ventina
di giorni, ma in alcuni
casi si è prolungata anche
per diversi mesi. La
capacità di fiorire in
inverno si è conservata
anche in piante
provenienti dal pruneto
braidese trasportate
altrove, come quella
donata all'arcivescovo di
Milano, il cardinale
Ildefonso Schuster.
La fioritura di fine
dicembre spesso è
anticipata da un'altra,
altrettanto puntuale, per
l'Immacolata.
Oggi i botanici sono
giunti alla conclusione
che il caso di Bra "va al
di là delle leggi fisiche
e biologiche" e che si
tratta di un fatto
inspiegabile, dato il
contesto in cui si
verifica il miracolo: il
Prunus spinosa ha
una sola fioritura, che,
come per le altre piante,
avviene nella stagione
estiva; il terreno, sul
quale cresce il pruno del
santuario di Bra, presenta
le stesse caratteristiche
della zona circostante;
non esistono motivazioni
geofisiche e correnti
elettromagnetiche
sotterranee che possano
spiegare il fenomeno della
fioritura invernale.
Studi scientifici sulla
"fioritura impossibile" di
Bra sono stati compiuti
fin dal 1700 presso l'Orto
Botanico dell'Università
di Torino. Nel 1882
Giuseppe Lanvini
dichiarava che «il
fenomeno trascende le
leggi fisiche e
biologiche», confermando
il parere emesso nel 1817
da Lorenzo Roberto,
chimico ed agronomo di
Alba. Nel 1974 Franco
Montacchini, poi direttore
dell'Orto Botanico,
diagnosticò la perdita del
«normale termoperiodismo»
da parte della pianta e
sancì: «Bisognerebbe
stabilirne la causa». Uno
dei più famosi botanici
italiani, Augusto Béguinot,
dopo accurate comparazioni
delle analisi chimiche
compiute su pruni ordinari
e sul pruno straordinario
- risultate identiche -
esclude che la fioritura
di dicembre sia dovuta «ad
una qualità specifica che
si possa chimicamente
constatare». Con umiltà
conclude: «Come scienziato
non conosco e non uso la
parola miracolo, ma
appunto come scienziato
debbo dire che le leggi
naturali che intessono la
vita dei pruni spinosi non
sono sufficienti a
spiegare lo straordinario
fenomeno della doppia
fioritura».
La gente, oggi come in
passato, considera
un’innaturale fioritura
come un segno per
interpretare la volontà di
Dio. In alcune occasioni
si sono verificate
fioriture molto
abbondanti, con i rami
completamente ricoperti di
fiori, mentre altre volte
la fioritura è continuata
per diversi mesi. A ogni
mancata fioritura, invece,
hanno fatto seguito eventi
drammatici, non solo per
la comunità braidese:
guerre, carestie, siccità.
La cronaca braidese
segnala solo tre
defezioni: gli inverni del
1914 e del 1939, vigilie
della prima e della
seconda guerra mondiale.
La fioritura mancò per la
prima volta dopo cinque
secoli anche nel 1877: in
dicembre era entrato in
agonia Pio IX, il Papa che
promulgò il dogma
dell'Immacolata
Concezione. I primi fiori
invernali apparvero
all'improvviso solo il 20
febbraio 1878, giorno di
elezione di Leone XIII,
che si sarebbe rivelato un
fervido apostolo del culto
mariano.
Fonti:
"E d'inverno il roveto
diventa giardino", di
Tullia Rizzotti,
pubblicato su Avvenire;
"Apparizioni della
Madonna", di Massimo
Centini, De Vecchi
Editore;
sito
Web del
Comune di Bra; |