Preziosissimo Sangue di
Cristo
Nella
Bibbia e nell’Antico Testamento è ribadito l’importanza del
Sangue. In Levitico 17,11 è scritto "La vita di una creatura
risiede nel sangue" (Levitico 17,11). Il sangue quindi fa
parte della vita ed è una componente fondamentale dell’essere
vivente. Un altro passo illuminate è Genesi 4:9-8 "Allora il
Signore disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?». Egli
rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio
fratello?». Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo
fratello grida a me dal suolo!". Se quel sangue non fosse vita
come poteva gridare a Dio? Tutto l’Antico Testamento è pieno
di episodi relativi al tema del sangue. Dio Padre comanda di
non versare il sangue, cioè di non spargerlo inutilmente con
gli assassini, di non berlo e di non mangiare carni animali
che contengano ancora residui di sangue; perché il sangue è
vita, il sangue è sacro. (Deuteronomio 12,23).
Preziosissimo Sangue
Nella Sacra Scrittura si parla del Sangue in due modi: Sangue
versato e Sangue asperso.
In Esodo 12:22 troviamo che agli israeliti fu comandato di
prendere un fascio di issopo e bagnarlo nel sangue
dell'Agnello, poi spruzzarlo sugli stipiti e sull'architrave
della propria porta. Così, quando quella notte arrivò l'angelo
della morte, vedendo il sangue su quelle porte passò oltre le
loro case. Perché gli israeliti non misero semplicemente il
bacino col sangue sulla
soglia? Perché non lasciarono il contenitore fuori, magari
appoggiato su qualche piedistallo. Perché quel sangue è stato
prefigurazione del Sangue di Cristo che è stato Sparso durante
la Passione. Infatti leggiamo in Ebrei 9:22-23 " Secondo la
legge, infatti, quasi tutte le cose vengono purificate con il
sangue e senza spargimento di sangue non esiste perdono. Era
dunque necessario che i simboli delle realtà celesti fossero
purificati con tali mezzi; le realtà celesti poi dovevano
esserlo con sacrifici superiori a questi".
Ancora dalla Sacra Scrittura possiamo attingere che dopo che
Mosè ebbe letto i comandamenti, risposero, "Abbiamo capito – e
obbediremo." Essi, quindi, accettarono il patto col Signore.
Il patto fu sigillato, ratificato, come abbiamo citato in
Ebrei cap. 9 attraverso l'aspersione del sangue su di esso.
Mosè ci dice: "Preso il sangue dei vitelli e dei capri con
acqua, lana scarlatta e issopo, ne asperse il libro stesso e
tutto il popolo..." Il sangue versato dalle offerte bruciate
era in un bacino. Mosè prese un po' di questo sangue e lo
versò presso l'altare. Poi prese un fascio d'issopo, lo
immerse nel bacino e spruzzò di sangue le dodici colonne
(rappresentavano le dodici tribù di Israele). Bagnò nuovamente
l'issopo e finalmente spruzzò il popolo. Il sangue coprì la
gente e sigillò l'accordo! L’atto di aspersione concesse agli
israeliti pieno accesso a Dio, con gioia. Oltre al perdono e
la remissione dei peccati ha il valore della comunione. E
furono santificati, mondati - degni di stare alla presenza di
Dio. Poi Mosè, Nabad, Abihu e settanta degli anziani salirono
sulla montagna per incontrare Dio. Il Signore apparve loro, ed
essi si sedettero in presenza di Dio e con Lui mangiarono e
bevvero: "Ma egli non stese la sua mano contro i capi dei
figli d'Israele; ed essi videro DIO, e mangiarono e bevvero"
(Esodo 24:11).
Poco prima questi uomini avevano temuto per le loro vite e
poco dopo, tramite l’aspersione del sangue che li lavò dai
loro peccati poterono mangiare e bere alla presenza di Dio.
Anche questo è una prefigurazione i quel patto definito che
Gesù Cristo ha sigillato con tutti gli uomini per dare la
salvezza eterna.
Meditando la
Passione di Cristo e partecipando alla Eucaristia, ogni uomo
ritrova la strada per tornare all'unico patto d'amore, Eterna
Nuova Alleanza siglata mediante l’effusione del Sangue di Gesù
Cristo.
"Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli,
perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio con il tuo
Sangue, uomini di ogni tribù, lingua popolo e nazione "(Ap
5,6-9): ecco la mirabile visione dell'Apocalisse in cui le
moltitudini cantano la Gloria di Dio, riconoscendo la potenza
del Sangue preziosissimo di Gesù Cristo. In 1Pietro 1,17-19
leggiamo" E se pregando chiamate Padre colui che senza
riguardi personali giudica ciascuno secondo le sue opere,
comportatevi con timore nel tempo del vostro pellegrinaggio.
Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come
l'argento e l'oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta
ereditata dai vostri padri, ma con il sangue prezioso di
Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia."
Il Sangue di Cristo è la più grande e perfetta rivelazione
dell'Amore Trinitario e la sua effusione vivificante è
sorgente della Chiesa, che continuamente rinasce, santa ed
immacolata, nutrendosi del Sangue divino e, attraverso di
essa, è riscatto per l 'uomo peccatore a cui viene donata
ricchezza, libertà, gloria e salvezza.
La vita spirituale trova
un insostituibile alimento nel Sangue di Cristo, vero fulcro
del cuore, della vita e della missione della Chiesa.
Gesù stesso, nell'Ultima Cena, dà importanza rilevante al
Sangue, che è simbolo della Redenzione Marco 14,22-24 "Mentre
mangiavano, Gesù prese del pane; detta la benedizione, lo
spezzò, lo diede loro e disse: «Prendete, questo è il mio
corpo». Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, e
tutti ne bevvero. Gesù disse: «Questo è il mio sangue, il
sangue del patto, che è sparso per molti."
Anche San Paolo e
san Pietro, come abbiamo già citato, nelle loro lettere
parlano con devozione del Riscatto umano dal peccato, che è
avvenuto tramite la morte di Gesù, il quale ha tanto amato gli
uomini fino a versare il suo Prezioso Sangue.
Come testimonia la Parola di Dio del Nuovo Testamento, le
preghiere e la Liturgia antichissima la devozione al
Preziosissimo Sangue risale alle origini stesse del
Cristianesimo stesso. Altre testimonianze sono gli scritti dei
Padri della Chiesa, tra i quali sant'Agostino (354-430) del
quale citiamo queste parole: "Cristo rese prezioso il sangue
dei suoi seguaci per i quali aveva pagato col proprio sangue.
Considera perciò, o anima redenta dal sangue dellj4gnello
senza macchia, quanto grande sia il tuo valore! Allora non
reputate voi stessi di poco valore, se il Creatore
dell'universo e vostro vi stima tanto da versare ogni giorno
per voi (nell'Eucarestia) il sangue preziosissimo del suo
Unigenito ".
Nei secoli seguenti e in particolare dal Medioevo la devozione
al Sangue di Gesù assunse espressioni più marcate con
l'accentuarsi della devozione alla Umanità di Cristo,
specialmente ad opera di san Bernardo di Chiaravalle
(1090-1153) e di san Francesco d'Assisi (1182-1226) e dei loro
discepoli. San Bonaventura disse : "Tesoro preziosissimo,
incomparabile sono le stille del Sangue di Cristo ". "Una sola
goccia di questo Sangue Prezioso sarebbe sufficiente per
salvare il mondo", disse Tommaso d'Aquino, in virtù dei meriti
infiniti che gli conferirono l'unione con la Persona divina
del Verbo. E fu un fiume che si spanse sulla terra dal Golgota
e che si riversò dal Cuore aperto dalla lancia del soldato
romano per manifestarci l'ardore del suo infinito Amore.
Dopo un breve periodo di decadenza, relativo ai secoli XVII e
XVIII, la devozione ritrova il suo antico splendore e la sua
feconda vitalità ad opera di S. Gaspare del Bufalo che dal
Mistero del Sangue trae la ricchezza di santità per se e per i
fedeli, e la forza d'un apostolato diretto al rinnovamento
della società del suo tempo, raccogliendo numerosi Sacerdoti e
Fratelli nella "Congregazione" da lui chiamata "dei Missionari
del Preziosissimo Sangue".
Luce e impulso
nuovi verranno alla devozione dal Pontificato di Giovanni
XXIII, in particolare dalla sua Lettera Apostolica "Inde a
primis", primo documento pontificio avente il solo scopo di
promuovere il culto al Preziosissimo Sangue.
Ai nostri giorni, la devozione è stata grandemente arricchita
dal Concilio Ecumenico Vaticano II. Il fervore di studio che
lo ha caratterizzato, ha favorito un felice ritorno a quelle
sorgenti, Bibbia e Liturgia, dalla quale è scaturita la stessa
devozione e alle quali per lungo tempo si è riferita come al
suo nutrimento più vitale. l Documenti conciliari, nelle loro
affermazioni-chiave, menzionano esplicitamente il Mistero del
Sangue: la sola Costituzione sulla Chiesa lo richiama 11
volte!
Un altro interessante documento è "Il Redentore dell'uomo",
lettera enciclica di papa Giovanni Paolo II, che ci ricorda il
posto essenziale e fondamentale che occupa il mistero della
Redenzione nella fede cristiana.
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