Il tatuaggio è una
consacrazione
indiretta (ma pur
sempre
consacrazione) a
cui ci si
sottopone in
maniera permanente
almeno sul corpo.
Quanti giovani
hanno il tatuaggio?
Tantissimi. Quanti
giovani vanno in
chiesa? Pochissimi.
Cari lettori, però,
non è solo questa
statistica a
dimostrare quanto
detto. Infatti la
tecnica con la
quale si viene
sfregiati con
disegni che molte
volte non
conosciamo, è una
tecnica satanica
che consiste nel
marchiare l’uomo (consacrandolo).
Come in ogni tipo
di consacrazione,
quello che il
tatuato offre a
satana è la
volontà di peccare,
ma non solo. La
volontà di peccare
si concretizza nel
desiderio di chi
si tatua, di
modificare il
proprio corpo, di
aggiungere
qualcosa che
la volontà di Dio
immensamente
perfetta non ci ha
dato. Chi si tatua
quindi si
allontana da Dio e
dimostra di non
accettare quanto
da Dio ci è stato
donato per quello
che è. Parlo del
nostro corpo
ovviamente. Non è
tutto, Dio è stato
chiarissimo sul
tatuaggio, nella
Sacra Scrittura,
in particolare nel
Levitico 19,28 sta
scritto
espressamente: “
Non farete
incisioni nella
vostra carne, ne
farete tatuaggi su
di voi”.
Nonostante questo,
però, i cristiani,
che si credono
tali, continuano a
vivere nella
disobbedienza più
assoluta e
mortificante.
Anton La Vey
fondatore della
chiesa di satana
in America
confessa
pubblicamente (nel
libro Moderni
Primitivi) quanto
detto, ammettendo
che dietro ad ogni
tatuaggio
( sia esso un
fiorellino o un
drago) c’è il
satanismo appunto.
La cosa che
meraviglia è però
come anche
sacerdoti, neghino
senza troppi
problemi di
coscienza, questa
verità difesa con
orgoglio dallo
stesso satanismo.
Se San Pio fosse
in vita cosa
direbbe se gli
venisse chiesto
dell’ ipotetica
possibilità di
farsi un tatuaggio
innocente? Cosa
risponderebbe
se gli venisse
chiesto chi ha
architettato
questa bella moda
ormai fatta
passare per
innocente in
almeno un certo
tipo di icone?La
consacrazione
indiretta a satana
realizzata nel
momento in cui ci
si tatua però non
sta solo nella
volontà di
modificarsi e
peccare; 84 come
nella
consacrazione all’
Immacolata si
offrono sentimenti
e azioni, anche
nella
consacrazione che
i tatuati,
compiono
involontariamente,
è offerta una
azione a satana.
L’azione è il
sacrificio del
consacrato. Molti
tatuati infatti
sanno che per
tatuarsi si va
incontro ad un
dolore indicibile,
ma volontariamente
si sacrificano pur
di disobbedire a
Dio o se volete,
pur di tatuarsi.
Il dolore che si
prova durante e
dopo il tatuaggio
per circa tre
giorni, viene
offerto a satana.
Chi fa tatuaggi sa
benissimo che
quella del
tatuaggio è una
prassi antica
a sfondo satanico.
Ogni tribale
contiene il 666,
così i draghi, le
spade con i
serpenti, i leoni
etc.. Quando ci si
tatua, invece,
personaggi, santi
o affetti a noi
cari, si offende
invece due volte
Dio. La
consacrazione, in
questa ipotesi, ha
lo stesso valore,
ma l’offesa recata
a Dio è maggiore,
infatti satana per
renderci suoi
miseri strumenti e
per farci perdere
per sempre la
bellezza del
nostro tempio,
cioè il nostro
corpo, utilizza
chi la propria
vita l’ha dedicata
a combatterlo...San
Pio, angeli, Santi
etc.. Ma non è
tutto. Molte volte
quanto non si è
realmente convinti
della Misericordia
di Dio, satana
sfrutta i suoi
tatuati-consacrati,
facendoli
disperare. Infatti
molti tatuati dopo
la loro
conversione,
corrono a
togliersi il
tatuaggio e a
soffrire e offrire
nuovamente il
dolore che si
prova, a satana,
rinnovandogli la
propria
consacrazione.
Questa si rinnova
con la mancata
fede nella
misericordia in
Dio che tutto può
alla risurrezione
del corpo dopo la
morte alla fine
dei tempi. Cari
lettori sappiate
che un sacerdote
di satana ha
l’obbligo di
consacrarsi
proprio con il
tatuaggio,
sappiate che
volendo ammetterlo
o no, chi si tatua
va incontro a
indicibili dolori,
a
momenti bui e
depressi, oltre
che a fatture e
malefici stessi.
Il consiglio che
vi diamo è quello
di non tatuarvi,
di non togliervi
il tatuaggio se
già vi siete
marchiati a satana,
ma di andare a
farvi benedire la
pelle tatuata da
un esorcista e non
un sacerdote
qualunque. Inoltre
sappiate che quasi
tutti i posseduti
e i drogati hanno
avuto i loro
disturbi dopo
l’essersi tatuati.
Il tatuaggio è,
infatti, la porta
che apriamo a
satana. Pensate
che in molti
esorcismi, i
posseduti,
coscienti durante
il rito, hanno
affermato che
sentivano un fuoco
tremendo bruciare
proprio sulla
pelle in cui ci si
era tatuati. E
sappiate infine
che basta un solo
tatuaggio per
rischiare di avere
disturbi di
possessione come
dimostrano i
numerosi casi
studiati. Inoltre
nella rivista
Tatoo Gallery, 85
86 (nella sezione
Sacro e Profano)
c’è scritto che la
tecnica con cui si
fanno i tatuaggi,
fu ideata dai
primitivi, i quali
nel sangue che
fuoriusciva, o
nell’ arrossamento
della pelle,
vedevano il
portale creato ai
demoni per entrare
e uscire dal corpo.
Ricordate di
quanto letto, un
giorno davanti a
Dio non si potrà
dire: “ Io non lo
sapevo”. Non si
ritenga offeso chi
è tatuato, ne
indurisca il
proprio cuore, ma
approfitti per
pentirsi
sinceramente e
rinascere nella
confessione per i
meriti del Sangue
Preziosissimo di
Gesù.