SIMBOLI
ANTICRISTIANI
INTERVISTA SULLA MAGIA AL CARD. RATZINGER
N.B. Con piacere ho trovato questa intervista molto
chiara e pertinente data dall'allora cardinale
Ratzinger, oggi Papa Benedetto XVI. Con i tempi che
corrono, è un insegnamento ancora molto utile.
Certamente il Papa attuale è sempre d'accordo con quello
che disse alcuni anni fa da cardinale. (…)
Don Beppino
Ringraziamo don Beppino Cò di averci concesso il
permesso di pubblicare questa intervista al card.
Ratzinger sulla magia, che mettiamo a cappello sullo
studio dei simboli anticristiani in voga.
La magia può dare dominio sulla realtà
D. - Eminenza, cos'è la magia?
R. - È l'uso di forze apparentemente misteriose per aver
un dominio sulla realtà fisica e anche psicologica. Il
tentativo, cioè, di strumentalizzare le potenze
soprannaturali per il proprio uso. Con la magia si esce
dal campo della razionalità e dell'utilizzo delle forze
fisiche insegnate dalla scienza. Si cerca - e a volte
anche si trova - un modo di impadronirsi della realtà
con forze sconosciute. Può essere in molti casi una
truffa, ma può anche darsi che con elementi che si
sottraggono alla razionalità si possa entrare in un
certo dominio della realtà.
I riti magici ripercorrono il peccato di Adamo ed Eva
nell'Eden
D. - Sia il Nuovo che l'Antico Testamento condannano in
modo ferreo ogni pratica magica, così come il ricorso
all'occultismo in tutte le sue forme. Come commenta
questo dal punto di vista teologico?
R. - Vediamo intanto l'origine più profonda delle
superstizioni, della magia e dell'occultismo per capire
meglio la condanna nei loro confronti. Direi che ci sono
due elementi: da una parte nell'uomo, creato a immagine
di Dio, esiste la sete del divino. L'uomo non può
limitarsi al finito, all'empirico: avrà sempre il
desiderio di allargare la prospettiva del suo essere e
di entrare nella sfera divina, di uscire dalla pura
realtà fisica e toccare una realtà più profonda. Questo
desiderio, di per sé innato nell'uomo - immagine di Dio
- è smarrito perché sembra troppo difficile andare
realmente alla ricerca di Dio, elevarsi lasciarsi
elevare dall'Amore Divino e arrivare così a un vero
incontro con il Dio personale che mi ha creato e mi ama.
Allora accade un po' come nel mondo umano: le avventure
passeggere sono più facili di un amore profondo, di una
vita. E così come in questa vita umana un amore fedele,
un vero amore, che va fino alle profondità del nostro
essere, esige un impegno ben diverso dalle facili
avventure, così anche le realtà spirituali esigono un
impegno profondo, una fedeltà, una disciplina interiore,
l'umiltà di impostare la propria vita alla sequela di
Dio. Allora l'uomo cerca le cose più facili, un
esperimento immediato della profondità dell'essere.
Possiamo anche dire che qui si verifica una dottrina
fondamentale della Chiesa, cioè che nell'uomo da una
parte troviamo la natura creata da Dio, dall'altra anche
questa tendenza opposta: lo smarrimento e il peccato
originale che lo deviano dalla sua origine e
trasformano in una caricatura il suo desiderio innato
di amare Dio e di entrare nell'unione con Lui. Ecco,
questa seconda tendenza si realizza nel cercare un
cammino più facile, un contatto più immediato e
soprattutto un modo per non sottomettersi all'amore e
al potere divino. Allora l'uomo comincia a farsi
dominatore della realtà sfruttando questa presunta
possibilità del suo essere. E ciò mi pare una profonda
inversione e perversione della relazione più profonda
del nostro essere: invece di adorare Dio, di
sottomettersi a Dio, l'uomo intende farsi dominatore
della realtà usando queste potenze occulte, e si sente
il vero dominatore.
E la tendenza che troviamo nel capitolo 3 della Genesi:
io stesso divento Dio e ho il potere divino e non mi
sottometto alla realtà. 'Ma il serpente disse alla
donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando
voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e
diventereste come Dio conoscendo il bene e il male».
Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare,
gradito agli occhi e desiderabile per acquistare
saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede
anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò.
Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si
accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico
e se ne fecero cinture" (Genesi 3, 4-7).
Nei riti magici e nell'occultismo agisce sempre il
demonio
D. - San Paolo a Cipro, definisce pubblicamente il mago
Elimas «Figlio del diavolo». Possiamo dunque affermare
con certezza che dietro la magia e il mondo dell'occulto
c'è sempre il demonio?
R. - Sì. Io direi che senza il demonio, che provoca
questa perversione della creazione, non sarebbe
possibile tutto questo mondo dell'occultismo e della
magia. Entra in gioco un elemento che va oltre le realtà
della ragione e le realtà riconoscibili con la scienza
unita a una ragione sincera. Si offre un elemento
apparentemente divino, cioè delle forze che possono
prestare dei successi, esperienze che appaiono come
soprannaturali e spesso come divine. Sono invece una
parodia del divino. Poteri, ma poteri di caduta, che in
realtà sono ironie contro Dio.
D. - È questa la radice della ferma condanna espressa
anche dalla Chiesa nei confronti della magia e
dell'occultismo?
R. - Sì. Ciò comincia nell'Antico Testamento: pensiamo
al conflitto tra Samuele e Saul. È proprio la
caratteristica della religione del Dio rivelato: non si
fa uso di queste pratiche, che sono caratteristiche
delle religioni di questa terra, e perciò pagane, perché
pervertono la relazione tra Dio e l'uomo. Questa
condanna continua in tutta la storia della Rivelazione e
riceve la sua ultima chiarezza nel Nuovo Testamento. Non
è - sia chiaro - un positivismo che vuole escludere
qualcosa della ricchezza dell'essere o delle
esperienze possibili, ma la verità di Dio che si oppone
alla menzogna fondamentale.
Il nome del diavolo nella sacra Scrittura, «padre della
menzogna», diventa comprensibile in modo nuovo se
consideriamo tutti questi fenomeni, perché qui troviamo
realmente la menzogna nella sua purezza totale.
D. - In quale forma?
R. - L'uomo si fa dominatore del mondo sfruttando ciò
che appare come Dio e quindi usa il potere per dominare
il mondo in se stesso, entrando così in una menzogna
radicale. Questa menzogna appare in un primo momento
come un allargamento del potere, delle esperienze, come
una cosa bellissima: io divento Dio. Ma alla fine la
menzogna è sempre una realtà che distrugge. Vivere nella
menzogna vuol dire vivere contro la realtà e quindi
vivere nell'autodistruzione.
In questo senso possiamo vedere due aspetti di questa
proibizione. Da una parte, semplicemente, le pratiche
occulte e magiche sono da escludere perché pervertono
la realtà, sono menzogne nel senso più profondo. Il
secondo aspetto, quello morale dopo quello ontologico,
è che, opposte alla verità, esse sono distruttive e
distruggono l'essere umano cominciando dal suo nucleo.
D. - Quali sono dunque i pericoli per chi ha da fare con
la magia e l'occulto?
R. - Cominciamo anche qui dal fenomenologico. Il
tranello viene teso con cose promettenti, con
un'esperienza di potere, di gioia, di soddisfazione. Ma
poi una persona entra in una rete demoniaca che diventa
poco tempo dopo molto più forte di lui. Non è più l'uomo
il padrone di casa. Poniamo che una persona entri a fare
parte di una setta o di un gruppo magico. Diventerà
schiavo non solo del gruppo, il che sarebbe già
gravissimo, dato che queste sette possono alienare
totalmente una persona. Ma sarà schiavo della realtà che
sta dietro il gruppo, cioè una realtà realmente
diabolica.
E così va verso una autodistruzione sempre più profonda,
peggiore di quella della droga.
D. - Quali sono le radici di questa sete di occulto?
R. - Mi sembra questa mescolanza di una tendenza verso
il divino e lo smarrimento che chiude l'uomo in se
stesso.
D. - Nessuno degli occultisti dichiara apertamente di
operare con il concorso dei demoni. Anzi, quasi tutti
affermano di essere credenti e di fare il bene. Usano
immagini sacre, crocifissi...
R. - Sì. La menzogna profonda poi si concretizza in
menzogne più evidenti. Il mago, nel suo orientamento
personale, è arrivato alla menzogna. Poi, diventa
naturale usare tutti i modi concreti per esprimere e
fare agire la menzogna. Naturalmente il sincretismo
(spiegazione: Sincretismo può essere considerata
qualsiasi tendenza a conciliare elementi culturali,
filosofici, o religiosi eterogenei appartenenti a due o
più culture o dottrine diverse.) è uno degli elementi
fondamentali del mondo magico e occultista, che si serve
delle religioni, e soprattutto degli elementi cristiani,
pervertendoli sia allo scopo di attirare la gente e
rendersi credibile, sia anche nella speranza di usare la
forza nascosta della realtà cristiana. Lo vediamo negli
Atti degli Apostoli con Simone mago, che vorrebbe
comprare la forza degli apostoli. «Simone, vedendo che
lo spirito veniva conferito con l'imposizione delle mani
degli apostoli, offrì loro del denaro dicendo: 'Date
anche a me questo potere perché a chiunque io imponga le
mani, egli riceva lo Spirito Santo'. Ma Pietro gli
rispose: 'll tuo denaro vada con te in perdizione,
perché hai osato pensare di acquistare con denaro il
dono di Dio. Non v'è parte né sorte alcuna per te in
questa cosa, perché il tuo cuore non è retto davanti a
Dio. Pentiti dunque di questa tua iniquità e prega il
Signore che ti sia perdonato questo pensiero. Ti vedo
infatti chiuso in fiele amaro e in lacci di iniquità'»
(Atti 8, 18-23).
D. - Si afferma che esistono forme di magia e
divinazione innocue e "leggere" come la lettura della
mano, le carte e gli oroscopi. E si ironizza sul Nuovo
Catechismo, che le ha condannate. Esiste una scala di
gravità o sono tutte dello stesso ceppo, e quindi tutte
gravi?
R. - Esiste forse un uso più leggero, ma comunque non
accettabile, perché apre la porta all'occulto. Se uno
comincia a muoversi in questa direzione, c'è per lui il
pericolo di cadere nella trappola più profonda. Ma il
fatto che si scivola facilmente, e spesso
inevitabilmente,- una volta entrati in questo cammino,
non deve portarci a un rigorismo che non distingue più
tra comportamenti che sono simbolo di una certa
leggerezza di vita e il modo di agire di coloro che
sono entrati nel pieno di queste situazioni. Una certa
distinzione esiste senza dubbio, ma si deve tenere
presente che un gradino guida facilmente all'altro,
perché il terreno è scivoloso.
D. - Cosa direbbe a chi frequenta la Chiesa e anche gli
occultisti, o pratica egli stesso l'occultismo,
credendo che l'una cosa non debba escludere l'altra?
R. - Gli direi che deve cominciare a capire meglio la
fede e inserirsi profondamente nel cammino cristiano,
per capire che sono cose del tutto diverse. Se ascolto
la Parola del Signore, con la mano nella mano del
Signore, mi lascio guidare dall'amore di Cristo, mi
inserisco nella grande comunione della Chiesa, andando
insieme con la Chiesa sulla strada di Cristo. Ben
diverso è se io comincio a entrare nella realtà grave
dell'occultismo. I due atteggiamenti sono dall'inizio
profondamente diversi. Capire questa distinzione è una
decisione fondamentale dell'uomo, è il passo iniziale
del cammino della fede. Pensiamo al rito del Battesimo,
dove abbiamo da una parte il "sì" al Signore e alla sua
legge, e dall'altra il "no" a Satana. In tempi passati
ci si voltava verso l'oriente per dire "sì" al Signore e
alla sua legge, e verso l'occidente per dire "no" alle
seduzioni del diavolo .
Con questo rito, nato in tempi in cui, come accade
oggi, la Chiesa era circondata e attaccata dalle
pratiche occulte, si capisce la diversità inconciliabile
di questi due comportamenti. Io dico "sì" al cammino del
Signore e questo implica che dica il mio "no" alle
pratiche magiche. Dobbiamo rinnovare in senso molto
concreto e realistico questa duplice decisione.
Dire "sì" a Cristo implica che non posso "servire due
padroni", come dice il Signore stesso, e se dico "sì" al
Signore non posso nello stesso momento dire "sì" a
questi poteri nascosti, ma devo dire: "No, non accetto
la seduzione del diavolo".
E forse, in occasione del rinnovamento dei voti
battesimali che facciamo prima della Pasqua, si
dovrebbe spiegare che ciò che pronunciamo non è un
antico rituale, ma una decisione importante per la
nostra vita oggi, un atto concreto e realistico.
D. - Esiste un punto di non ritorno per chi ha dato la
propria vita alla magia?
R. – E’ difficile rispondere. Se uno è entrato in ciò
che il Signore chiama "peccato contro lo Spirito Santo",
corre avversione a Dio e maledizione dello Spirito di
Dio, pervertendo il suo spirito, aprendolo all'azione
del demonio, qui si realizza forse quello che il Signore
indica come il punto del non-ritomo.
Ma da parte nostra non possiamo giudicare questo. Noi
dobbiamo dire sempre: c'è la speranza di conversione.
Naturalmente, se uno è entrato in questo mondo, una
conversione radicale diventa necessaria, ed è una
conversione che si fa sempre più difficile, realizzabile
solo con l'aiuto forte dello Spirito Santo implorato
dalla Comunità della Chiesa che intende aiutare queste
persone a tornare a Dio.
Quindi dobbiamo sempre avere la speranza, e fare il
possibile per implorare il perdono di Dio e per
illuminare queste persone e renderle aperte a una
conversione profonda.
Occorre poi la espulsione del demonio. Un rito la cui
importanza, per un certo tempo, non è stata più capita
dai cristiani, ma che ora riceve di nuovo un senso e un
significato molto concreto. Perché si tratta di liberare
le persone dal demonio che, a causa del contatto con la
magia e l'occultismo, si è realmente impossessato di
loro.
D. - Quindi sono necessari gli esorcismi?
R. - Certamente.
CULTURA PAGANA E MASSONICA
Come si uccide una suora
Suor Maria Laura Mainetti, a Chiavenna (Sondrio) nel
giugno 2000, venne uccisa da tre ragazzine minorenni con
diciannove coltellate, per offrire una specie di
sacrificio al diavolo. Sui loro diari sono stati trovati
simboli demoniaci e frasi tratte da canzoni di rock
satanico.
L'interesse dei ragazzi per l'esoterismo, il satanismo
e lo spiritismo, negli ultimi anni, è cresciuto in modo
spaventoso. (Indagini fatte quando insegnavo dicevano
che oltre il 70% delle adoloscenti avevano avuto a che
fare con giochi magici e talune avevano anche
partecipato a sedute spiritiche. Ma i genitori
dov'erano?)
Oroscopi, amuleti, tarocchi e sedute spiritiche sono,
ormai, i compagni di strada delle nuove generazioni,
vittime di un vero e proprio bombardamento
pubblicitario, effettuato attraverso i mezzi più vari:
la musica, la televisione, i videogiochi, i fumetti, il
cinema, la discoteca.
Satanismo, occultismo e New age rappresentano, per molta
gente, un buon espediente per fare soldi. Alcune persone
tendono a sminuire il problema dell'esoterismo
giovanile, dicendo che si tratta semplicemente di un
fenomeno commerciale, non strettamente collegato agli
ambienti della magia e delle sette.
Come si diffonde il virus dell'esoterismo? Tutto nasce
da un grande equivoco. I giovani pensano che
l'esoterismo sia qualcosa di bello, di simpatico, di
affascinante. Credono di trovare nell'occultismo un
alleato per risolvere i propri problemi. E così, si
avvicinano con fiducia alle pratiche magiche, allo
spiritismo e al satanismo, senza accorgersi che
scherzano col fuoco.
Il virus si diffonde perché tra i giovani mancano sempre
di più gli anticorpi per affrontarlo. Negli ultimi anni
i ragazzi hanno subito una specie di lavaggio del
cervello che li ha spinti a non avere più paura di ciò
che appartiene al mondo dell'occulto. Partecipare a una
seduta spiritica o a un rito satanico significa
spalancare le porte verso mondi davvero pericolosi. Si
comincia per gioco, e non si sa mai dove si può
arrivare.
Evitare ogni compromesso
La gnosi (spiegazione: per lo gnosticismo la salvezza
dell'anima può derivare soltanto dal possesso di una
conoscenza quasi intuitiva dei misteri dell'universo e
dal possesso di formule magiche indicative di quella
conoscenza. Gli gnostici erano "persone che sapevano", e
la loro conoscenza li costituiva in una classe di esseri
superiori, il cui status presente e futuro era
sostanzialmente diverso da quello di coloro che, per
qualsiasi ragione, non sapevano.) anticristiana e le sue
molteplici derivazioni usano vari simboli, pervertendo
spesso la loro origine cristiana. Tali simboli a volte
vengono usati anche da persone buone, per ignoranza e
buona fede, ma occorre evitare ogni compromesso con il
male anche nell'uso dei simboli, siano pure opere d'arte
o gioielli.
I simboli fanno parte del linguaggio e richiamano
realtà a volte note a soli iniziati. Esprimono e fanno
cultura. La cultura, ossia l'ambiente spirituale in cui
viviamo, è il risultato di molte componenti simboliche
che si annodano nel profondo dell'uomo provocando
automatismi psichici, sentimentali, intellettuali e
anche comportamentali, che a loro volta si riversano
nel fiume che li ha originati.
La controcultura dominante, di ispirazione pagana,
coinvolge tutte le espressioni della vita, dal pensiero
alle arti, alle scienze, alle mode, ai comportamenti nel
loro insieme.
Questa degradazione non è avvenuta a caso, ma è frutto
di una rivoluzione voluta, programmata, e portata avanti
con determinazione da centri i di potere anticristiano.
Il «Sessantotto» ad esempio è stato elaborato da persone
e istituzioni allo scopo di distruggere la visione del
mondo e il modo di agire cristiano in favore di quelli
dionisiaci, ossia pagani. Va notato, in proposito, come
il patto di Yalta ha sommerso la cultura cristiana
dell'Europa sotto l'irruenza del materialismo comunista
e del materialismo americano.
L'ambiente culturale fatto di stili, di mode, di
linguaggio, di arte, di musica e di ogni altra
espressione umana, condiziona fortemente il nostro
spirito. Si è visto come il parlare sinistrese,
arrogante e volgare, ha raggiunto la stessa alta
borghesia, un tempo così misurata e gelosa della
propria elevatezza.
Particolare significato simbolico assume il vestire.
Dio ispira bellezza, dignità, decoro, purezza e
comportamenti atti a spiritualizzare la persona, ma il
Maligno, soprattutto mediante la controcultura lanciata
dalle massonerie, ha suscitato stili e mode grossolani,
privi di buon gusto, che avviliscono la persona, la
materializzano, la rendono occasione di passioni
perverse.
È compito dei cristiani, in questo clima di
degradazione culturale, impegnarsi a sostenere tutto
ciò che conferisce dignità, bellezza, decoro alla
persona.
Quanto ai simboli, va notato come quelli cristiani si
radicano per lo più nella realtà, mentre quelli
esoterici e controculturali sono elaborazioni
artificiose che tradiscono l'inconsistenza del Maligno
che le ispira.
I simboli più noti
massonici e anticristiani
Il mezzo arcobaleno
Il mezzo arcobaleno simboleggia il ponte che
unisce l'uomo alla Maitreya, ossia a Lucifero, e alle
energie cosmiche.
la testa del caprone
La testa del caprone deforme e puzzolente è scelta come
insegna di Satana, anche per influsso evangelico, dato
che Gesù annuncia la grande divisione finale tra pecore
e capre (Mt).
Il cerchio magico
Il cerchio magico delimita il luogo per operare
riti magici, incantesimi, sortilegi, oracoli, malefici,
possessioni.
Trinità esoterica
I tre cerchi intrecciati indicano la trinità
esoterica (aria, terra, fuoco).
La croce col laccio
La croce col laccio appare frequente nei
geroglifici egizi come «chiave della vita», ma nella
controcultura è passata a significare l'alternativa
alla croce e il disprezzo della verginità, il rifiuto
della castità e l'asservimento alle divinità del libero
amore: i templi di Iside in Egitto, Venere a Roma,
Astarte in oriente, ecc. erano luoghi di prostituzione
sacra con sacerdotesse prostitute o lesbiche. Così tra i
miliziani dell'impero romano era diffuso il culto a
Mitra, che istigava alla omosessualità e sodomia.
Croce portata all'orecchio
La croce portata all'orecchio è simbolo di
disprezzo a Cristo.
Svastica o croce uncinata
La svastica o croce uncinata, è di origine
gnostica, passata poi a sette massoniche e al nazismo.
Evidente il significato anticristiano.
La macchia
La macchia indica il regno di Maitreya, ossia di Satana,
che si estende in tutte le direzioni.
Il simbolo di Nettuno
Il simbolo di Nettuno indica l'emancipazione dalla fede
e dalla morale biblica, dai valori tradizionali,
dall'ordine costituito, in vista di un ordine nuovo.
L'occhio onniveggente
L'occhio onniveggente è di derivazione
illuminatica, e simboleggia la conoscenza
supercomprensiva di Satana e iniziatica.
L'otarda
L'otarda è l'impronta lasciata nella sabbia
dalla zampa di otarda (uccello nordico), o di gallina.
Il simbolo è di antica origine anglosassone, ed è
passato poi nelle sette paramassoniche dell'Ordo
Templi Orientis e della Golden Dawn significa
l'emancipazione da Dio, l'assoluta libertà morale:
«Vogliamo spazzar via tutte le macerie che il
cristianesimo ha ammassato sul vecchio mondo, affinché
l'antica religione della natura riprenda nuovamente i
suoi diritti», dice un commentatore. L'otarda ha una
evidente allusione fallica, e appariva frequentemente
nel Sessantotto come istigazione alla piena libertà
sessuale (v. P. Mariel in Epiphanius, Massoneria e sette
segrete, pp. 545, a p. 152).
Inserito nel cerchio, che simboleggia l'eternità, con
il detto «do it» («fa' ciò che vuoi»), l'otarda
Il pellicano
Il pellicano è simbolo di dedizione. È adottato dalla
massoneria con la scritta I.N.R.I., che non indica come
nel Vangelo lesus Nazarenus Rex ludeorum, ma «Igne
Natura Renovatur Integra» (l'intera natura si rinnova
nel fuoco), ossia il rinnovamento iniziatico di tutte
le cose attraverso la rivoluzione.
La penna nel cerchio
La penna nel cerchio è usata per i patti
satanici con i quali l'anima si vende al diavolo in
cambio di vantaggi materiali: facoltà medianiche,
denaro, successo.
La piramide
La piramide, di origine egizia, indica sorgente
di forza cosmica e luogo privilegiato per il contatto
con l'aldilà e il mondo degli spiriti.
La piramide con l'occhio onniveggente
La piramide con l'occhio onniveggente, stampata
sul dollaro, è il simbolo adottato dagli Illuminati di
Baviera fondati nel 1776 dal massone Weisshaupt
sponsorizzato da Rotschild. Gli Illuminati contribuirono
in modo determinante alla rivoluzione francese, e
sopravvivono ancora oggi. La piramide ha tredici
gradini, simbolo dell'iniziazione rosacrociana. La
scritta «novus ordo seclorum» (nuovo ordine dei secoli)
del cartiglio allude alla rivoluzione anticristiana: è
scritto «seclorum» invece di «saeculorum» per ridurre a
17 lettere, cifra che indica «privazione della
perfezione celeste», quindi empietà. L'occhio
onniveggente indica la supercomprensione esoterica, e «annuit
coeptis», ossia «favorisce le cose iniziate»,
l'impresa, il «grande disegno» di aspirazione massonica
(v. Simbologia del dollaro, Solfanelli, Chieti 1977, pp.
40).
I tre puntini e Squadra e compasso
I tre puntini, che alludono al triangolo,
indicano l'appartenenza alla massoneria, come la
squadra intrecciata con il compasso. La falce e il
martello sono simboli adottati dal comunismo lanciato
dall'ebreo satanista Karl Marx.
I due quadrati intrecciati
I due quadrati intrecciati simboleggiano distruzione,
disordine, rivoluzione, confusione che prende il posto
dell'armonia.
Il serpente che avvolge il bastone
Il serpente che avvolge il bastone indica il potere
(bastone) che si afferma attraverso l'evoluzione
(serpente) fino a conquistare l'intero pianeta (Mondialismo).
È usato come simbolo del dollaro.
Il serpente che si morde la coda
Il serpente che si morde la coda, messo anche attorno
alla stella di Salomone, indica l'alta iniziazione
occultistica.
Stella a 5 punte
La stella a cinque punte o pentalfa o stella di Davide
indica la sovranità dell'uomo sull'universo, la
divinizzazione dell'uomo, la rivolta contro Dio,
l'umanesimo ateo. Appare nelle bandiere russa,
americana, cinese, nell'esercito russo, ecc. Nel 1871
il ministro massone Ricotti Magnani, che abolì i
cappellani militari e la Messa nell'esercito, sostituì
la stella a cinque punte alla croce di Savoia sulla
divisa militare italiana. La stella a cinque punte è
considerata anche stella di Venere, di Lucifero, delle
iniziazioni, con allusioni al mondo luciferino e alla
«virtù magica del sangue versato per la Patria al fine
di vitalizzare l'augusto pentacolo» (v. Epiphanius, cit.,
p. 195s). La stella a cinque punte è usata anche negli
incantesimi e negli scongiuri.
Stella a sei punte
La stella a sei punte o esagramma o stella di Salomone
o l'emblema del Mago, dell'Adam Kadmon (l'uomo celeste
della cabala, l'uomo divinizzato) rigenerato attraverso
la gnosi che afferma la sua supremazia assoluta
sull'universo.
Il «macro-prosopus» (il mondo grande) si rispecchia nel
«microprosopus» o mondo piccolo della coscienza
individuale; ciò che è in alto è uguale a ciò che è in
basso, l'uomo è come Dio. C'è l'idea del rovesciamento,
della rivoluzione, della lotta contro Dio nel triangolo
rovesciato, che è anche simbolo della discesa dello
spirito. Il serpente che si morde la coda è simbolo
gnostico dell'iniziazione e dell'alta potenza dei maghi
(v. Epiphanius, cit., p. 194). La stella a sei punte è
impiegata per magie e sortilegi.
Triangolo rovesciato
Il triangolo rovesciato è simbolo
antitrinitario.
Trifogli stilizzati
Il trifoglio stilizzato in vari modi, a volte
inserito nel cerchio della magia, indica la trinità
satanica.
L'unicorno
L'unicorno simboleggia la libertà sessuale.
L'uomo rovesciato
L'immagine dell'uomo rovesciato nella stella
di Salomone indica rivoluzione contro Dio, rovesciamento
di potere, opposizione, e anche armonia degli opposti
(v. Stella di Salomone).
L'uomo nella stella
L'uomo nella stella di Davide indica l'umanesimo.
Il segno di Urano
Il segno di Urano indica l'uomo inserito
perfettamente nel cosmo.
Lo Yin-Yang
Lo Yin-Yang, di origine taoista, indica
l'equilibrio tra le forze positive e quelle negative.
Il numero 666
Il numero 6 nella Bibbia indica empietà, e il
«666» è la cifra della «bestia» apocalittica (Ap 13, 1).
LA
STREGONERIA E’ SEMPRE DEMONIACA
La stregoneria, ovvero "la divinazione forgiando il
destino", dal Latino "sortiarius", è spesso
identificata con stregoni, streghe e magia nera. La
stregoneria è inoltre associata all'uso di pozioni e
formule magiche. Tutto questo è fatto allo scopo di
guadagnare grandi poteri dall'associazione con gli
spiriti maligni o con Satana stesso.
Satana è l'avversario di Dio ed è la personificazione
del diavolo. La Bibbia dice che Satana è un'entità
reale e concreta: uno spirito creato da Dio che a lui si
è ribellato. Molti credono che Satana, o il diavolo,
possa possedere un corpo umano.
La possessione è l'invasione del corpo dal parte del
diavolo.
La Chiesa Cattolica esegue tuttora esorcismi su
individui ritenuti posseduti.
La stregoneria viene associata con tutti i fenomeni
paranormali e dell'occulto, includendo - fra le altre -
le proiezioni astrali, la cabala e le guarigioni
fisiche. Gli stregoni utilizzano vari simboli quali il
pentagramma, come pure una varietà di comportamenti
rituali simbolici, volti ad ottenere potere per poter
quindi contravvenire alle leggi della fisica e della
chimica.
Le religioni basate sul Vecchio e Nuovo Testamento
hanno a lungo associato gli stregoni con i falsi
profeti, basandosi sulla credenza che Satana esibisce
spesso il suo potere malefico e lo condivide con gli
esseri umani. Utilizzare poteri, che contravvengono le
forze naturali, è un fatto buono se condotto grazie
all'aiuto di Dio.
Questa esibizione del potere divino viene definita
miracolo. Se condotto da forze diaboliche, viene
definita diavoleria o stregoneria demoniaca.
Le streghe credono in Satana e conducono rituali
ritenuti capaci di condividere i poteri occulti
soprannaturali di Satana. Tuttavia, molte streghe della
nuova generazione dicono di non adorare Satana e si
dicono piuttosto associate all'occulto ed al magico,
attraverso il quale hanno ristabilito una sorta di
religione naturale associata ad antiche religioni
pagane, quali la greca antica e la celtica
(specialmente il druidismo).
Dicono la verità? il diavolo e le diavolerie vanno
sempre d'accordo con la menzogna.
Le streghe della mitologia cristiana erano note per
l'uso dei loro poteri magici al fine di creare
diavolerie di ogni sorta. Il culmine della mitologia
delle streghe era il Sabbath, ovvero una rituale parodia
derisoria e blasfema della Messa. Durante il Sabbath le
streghe eseguivano danze oscene, banchettavano e
bevevano pozioni da un grande calderone. II banchetto
poteva includere bambini, carogne di animali ed altre
"delicatezze". Il beverone delle streghe era
apparentemente usato per danneggiare od uccidere persone
o per mutilare bestiame. Gli iniziati al mistero
satanico portavano una sorta di marcatura fisica, come
il segno di un artiglio sotto l'occhio sinistro.
Il diavolo era dipinto come un caprone o un satiro,
oppure come una sorta di bestia mitica con corna,
zoccoli, artigli e bizzarre ali: la parodia di un
angelo, un uomo e una bestia. Esistono numerose
testimonianze relative alla partecipazione di streghe a
Sabbath, tenutisi anche in epoca recente.
Consigli pratici
A tutti in questi tempi può capitare di incontrare
persone che frequentano riti medianici, o affiliati a
sette sataniche, o in gruppi che praticano riti
occultisti, magari per gioco di società.
Cosa
fare?
Cari amici, giorni fa ho incontrato una donna molto
devota, aderente ad un gruppo di Rinnovamento dello
spirito. Sua figlia le aveva regalato una croce d'oro
per atto di amore. Era una croce massonica di quelle che
abbiamo pubblicato.
Come possiamo difenderci?
1) Con pazienza dobbiamo imparare a riconoscere satana e
i suoi adepti quando ci propongono qualcosa. Ce n'è un
sacco. Quando ne abbiamo capito uno, li abbiamo capiti
tutti.
2) Con i sacramenti, la nostra fedeltà e l'amore verso i
nostri amici: Gesù, la Croce, la Madonna l'angelo
custode, le anime del purgatorio... noi cristiani siamo
più forti di lui. È stupido e cattivo, ma non
sottovalutiamolo.
3) Usiamo la prudenza che ci è suggerita dal timor di
Dio. Il settimo dono delle Spirito Santo serve proprio
come antidoto a satana, il verme. È sempre meglio non
rischiare. Se ti invitano a un gioco di società, rifiuta
categoricamente dicendo: lo sono della Chiesa cattolica.
4) Se hai individuato la sua presenza (quella di satana)
non fermarti a parlare: il dialogo è sinonimo di resa
al diavolo. Il tuo dovere, suggerito dalla prudenza, è
solo quello di fuggire. Credimi: non è vigliaccheria, è
saggezza. Mentre scrivo ho appena consigliato ad un
amica veggente di tagliare il filo del telefono con una
persona che, essendo affiliata a gruppi di medianità (e
cioè a satana perché la Chiesa li esclude - vedi cosa
dice papa Ratzinger), la sta disturbando. Non c'è carità
che tenga in questo caso. Solo in questa circostanza
usare la carità è da stupidi, o da gonzi.
Dal sito:
preghieregesuemaria - servizio a cura di S. P
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