Templari di San Bernardo
Congregazione laicale cattolico-cavalleresca di ispirazione templare
 
 
 
  Storia
 

Contro la leggenda nera

Tutta la verità sui Templari, veri cristiani e non eretici

CITTA’ DEL VATICANO - Perseguitati e sterminati da Filippo il Bello, che voleva rimpinguare le esauste casse reali con le loro ricchezze, i Templari sono ancora oggi vittime di una leggenda nera che ''ritorna in auge periodicamente con nuova forza'', come dimostra il successo di ''libri di fantasia usciti di recente sul tema, fra i quali spiccano i romanzi d'avventura ‘Il codice da Vinci’ di Dan Brown e ‘Il pendolo di Foucault’ di Umberto Eco, che e' di ben altro calibro letterario''. Lo scrive l'Osservatore Romano, che dedica una pagina intera ai monaci guerrieri fondati da San Bernardo di Chiaravalle. ''Sotto le luci della ribalta - scrive il giornale vaticano - sta la figura inquietante del Bafometto, una specie di mostruosa statua meta' uomo e meta' caprone che dovrebbe raffigurare l'idolo segreto dei Templari: invece fu inventato di sana pianta dal gusto neogotico di alcuni collezionisti del primo Ottocento''. Eppure, rileva l'articolo, ''accade che gli appassionati, a volte persino gli storici di mestiere, subiscano il fascino della leggenda templare dimenticando di guardare con attenzione i documenti, quelli che contengono la verità''. ''Ignorate per secoli fino al punto di essere credute smarrite'', queste antiche carte tornano alla luce e restituiscono, rileva il giornale della Santa Sede, ''tesori della cultura (ma anche della spiritualita') che forse nessuno immaginava. Come ad esempio il testo di una preghiera bellissima, commovente, che alcuni Templari composero durante i lunghi anni di prigionia nelle carceri di Filippo il Bello. Fu letta durante il processo, ma gli storici non l'hanno mai valorizzata forse perche' essi stessi sono incuriositi soprattutto dagli aspetti misteriosi, diciamo pure oscuri della vicenda''. ''Santa Maria, madre di Dio, piissima, gloriosa, Santa genitrice di Dio, preziosa e sempre vergine Maria, salvezza di chi e' alla deriva, consolazione di chi spera, tu che conforti e difendi chi si pente dei suoi peccati, dona a noi consiglio e difesa; e proteggi l'ordine religioso tuo, che fu fondato dal beato Bernardo tuo santo confessore con altri uomini buoni della Santa Chiesa di Roma, e dedicato a te, santissima e gloriosissima'', recita questo canto accorato che ''parla di dolore, interminabili attese, angoscia ma anche speranza. Fu scritta dai Templari in prigione, ma potrebbe essere recitata da chiunque si trovi in un momento di sconforto e difficoltà''. ''Te imploriamo umilmente, concedi - invoca il testo - la liberta' per il nostro ordine, con l'intercessione degli angeli, degli arcangeli, dei profeti, degli evangelisti, degli apostoli, dei martiri, dei confessori, delle vergini, e nonostante tutte le calunnie rovesciate su di noi dai bugiardi, come tu sai, i nostri avversari siano ricondotti alla verita' e alla carita', sicche' noi possiamo serbare i nostri voti e i comandamenti del Signore nostro Gesu' Cristo''. ''Un documento - commenta il quotidiano vaticano - pieno di poesia, e che incredibilmente non e' mai stato studiato''. Ma che spiega bene perche' ''poco piu' tardi, nel Concilio di Vienna del 1312, Papa Clemente V fara' mettere agli atti che i Templari non erano eretici; e anche se costretto a chiudere l'ordine per evitare che Filippo il Bello aprisse uno scisma in seno alla Chiesa Cattolica, chiari' espressamente che l'ordine del Tempio non poteva essere condannato. Bafometti e altri mostri a parte, sulla storia dei Templari - conclude l'articolo - c'e' ancora davvero tanto da indagare. E lo studio della spiritualita' di questo antico ordine religioso dara' alla cultura contemporanea altri notevoli spunti di discussione''.

 

http://www.papanews.it/news.asp?IdNews=8927

 

Scudetto della Congregazione T.S.B.

 

 

   

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