Pregare
sempre senza
stancarsi è
visto come una
inderogabile
necessità per
ogni credente.
Possiamo pur
dire, per ogni
uomo. È
insopprimibile
in noi il
desiderio del
trascendente,
del divino. È
insito nella
nostra natura
il bisogno di
scoprire la
prima fonte
del nostro
esistere e nel
contempo
l'urgenza di
stabilire una
comunione
con colui che
noi chiamiamo
Padre.
La preghiera
dunque, prima
di tradursi in
parole, in
gesti, in
segni
visibili,
sgorga
dall'anima
come
ricerca della
verità. La
verità su Dio
e la verità su
di noi ci
rende
veramente
liberi, dona
cioè a
ciascuno la
sua vera
identità. In
questo noi
scopriamo la
verità
dell'essere e
di conseguenza
la verità del
nostro
operare.
Diventa così
coerente il
nostro agire.
Senza questi
voli
dell'anima ci
condanniamo al
buio e
riduciamo la
nostra
esistenza agli
strati più
bassi del
vivere. Ci
viene da
pensare, anche
sulla scia
delle nostre
quotidiane
esperienze,
che sia quasi
impossibile
pregare sempre
e senza
stancarsi. È
davvero
impraticabile
quel precetto
se limitiamo
la nostra
preghiera alla
recita verbale
delle nostre
orazioni. Se
però scatta in
noi quella
meravigliosa
molla che ci
lancia con
forza verso
Dio nell'amore
e nella
comunione
incessante e
crescente,
allora sì che
ci convinciamo
che la
preghiera non
ammette pause
e non soffre
stanchezza.
Taceranno
forse le
nostre labbra,
ma il cuore
non smetterà
mai di pulsare
intensamente
verso Dio.
Anzi ad ogni
preghiera ad
ogni fiotto
d'amore
seguirà una
comunione
sempre più
intima e
sperimenteremo
come più si
prega, più si
ama e maggiore
sarà il
bisogno di
amare e di
pregare. Altro
che
stanchezza...
diventiamo
innamorati di
Dio e Dio
verrà a noi e
prenderà
stabile dimora
in noi. Sarà
poi Lui stesso
a pregare in
noi, con noi e
per noi. È
proprio vero
che
s'impara a
pregare
pregando.
Gli inizi come
sempre sono
irti di
difficoltà e
ciò sia per le
nostre umane
debolezze sia
perché quel
fuoco che arde
e non si
consuma
conserva
sempre i segni
imperscrutabili
del mistero.
Il primo
dono da
chiedere è
allora quello
della
perseveranza
e poi mai
iniziare una
preghiera
senza aver
premesso
l'invocazione
allo Spirito
Santo. |