Templari veri e...
UNA
PRECISAZIONE COERENTE
Segnaliamo questo importante commento alla faccenda
templare, in quanto pseudo/sedicenti templari vogliono
accreditarsi "radici" che non hanno!
Dopo
aver letto questo testo, potremo dire: il resto sono tutte
storie!
Mi
sia permesso di dubitare - e molto - sul fatto che possano
esistere documenti che attesterebbero gli attuali "Ordini"
templari come eredi dell'antico Ordine del Tempio. Il 22
Marzo 1312, Papa Clemente V, con la bolla “Vox in excelso”
soppresse l’Ordine del Tempio: il Sommo Pontefice, come
capo visibile della Chiesa, come suprema autorità da cui
il Gran Maestro dell’Ordine Templare e l’Ordine stesso
dipendevano direttamente, aveva facoltà di estinguere
l’Ordine ed una volta che tale soppressione fosse
avvenuta, nessuno, se non la legittima autorità della
Chiesa stessa, avrebbe potuto restaurarlo. Potremmo
discutere se la soppressione fosse opportuna o anche se
moralmente fosse giusta, ma ciò non sposterebbe di una
virgola la realtà dei fatti: Clemente V era il Papa, Capo
visibile della Chiesa di Cristo, diretto superiore
gerarchico del Maestro dell’Ordine, poteva sopprimere
l’Ordine, questo era nel suo diritto ed egli si servì di
questo diritto e di fatto soppresse l’Ordine. Lo stesso
Clemente nella bolla “Ad providam Christi Vicarii” del 2
Maggio 1313, chiarisce che “Questa estinzione dello
statuto dell’Ordine, del suo abito, del suo stesso nome,
Noi l’abbiamo decretata con l’approvazione del Sacro
Concilio, non sotto forma di sentenza giudiziaria, poiché
secondo le inchieste ed i processi intentati in questo
affare, Noi non eravamo giuridicamente in grado di
pronunciarla, ma come provvedimento, cioè con ordinanza
apostolica”. Clemente V sembra dirci di non sapere se
l’Ordine fosse colpevole delle accuse che gli venivano
rivolte, di eresia eccetera, o se al contrario fosse
innocente, per cui non poteva sopprimerlo in base a queste
accuse, tuttavia siccome era sua volontà sopprimerlo, ed
essendo lui il Papa aveva facoltà di farlo, di fatto lo
sopprimeva. Non mi sembra che ci sia spazio per altre
interpretazioni. E’ possibile che, in seguito alla
soppressione decretata da Papa Clemente V, vi siano state
delle investiture? Il 22 Marzo 1312 l’Ordine cessò di
esistere, se da qualche parte in Europa, successivamente a
questa data, in qualche Precettoria o in qualche Magione
templare, fossero stati accolti dei novizi e fatti nuovi
Cavalieri (Il che non è), ciò sarebbe avvenuto in maniera
assolutamente illegale, perché non conforme alla lettera
della legge, espressa nella bolla “Vox in excelso”, che
proibiva la continuazione o la ricostituzione dell’Ordine,
ed illecita, perché non conforme al fine voluto dalla
legge, che voleva la
fine dell’Ordine, e, poiché l’Ordine
non esisteva più, quei tali, ammesso che ve ne siano
stati, non sarebbero stati Templari. Avrebbero potuto i
Cavalieri Templari trasmettere ai loro figli la loro
dignità di cavalieri? Qui la riposta è più facile:
l’Ordine era composto da monaci-cavalieri, monaci con
facoltà di impugnare le armi, ma pur sempre monaci,
vincolati alla castità,
obbedienza e povertà. Non esistevano
Monaci Templari coniugati.
Pur ammettendo che qualcuno di loro possa aver peccato, è
certo che, mentre si può trasmettere ai figli il proprio
nome, il proprio titolo nobiliare, i propri beni
materiali, non si possa trasmettere lo status monastico
come non si può trasmettere quello sacerdotale, che
derivano sia da una vocazione soprannaturale e dalla
conseguente adesione personale, che dalla chiamata del
legittimo superiore. Avrebbe potuto l’ultimo Gran Maestro
dell’Ordine, Jacques Bernard de Molay, trasmettere i suoi
poteri ad un altro Cavaliere per assicurare la continuità
dell’Ordine? Anche riguardo a questo punto la risposta mi
sembra piuttosto facile: l’autorità magistrale non era
ereditaria, bensì elettiva e Jacques de Molay non ne era
il proprietario e quindi non avrebbe potuto conferirla o
trasmetterla a chicchessia, così come Benedetto XVI non
può nominare il Papa suo successore, essendo il
Pontificato elettivo, né Giorgio Napolitano può nominare
il prossimo Presidente della Repubblica Italiana, e così
via. Ma ammettiamo che Jacques de Molay abbia redatto nel
1314 un atto di conferimento dei poteri del Gran Maestro
ad un altro cavaliere (Il che non è): vogliamo domandarci
il valore di questo documento? Tenendo presente che
l’Ordine era già stato soppresso da due anni, il valore di
questo documento è zero! Scendiamo ancora più nel ridicolo
ed ammettiamo che l’atto fosse di qualche tempo precedente
alla soppressione dell’Ordine (il che non è): tenendo
presente che la carica di Gran Maestro era elettiva, il
valore del documento è ugualmente zero! Zero, meno della
carta su cui sarebbe stato scritto!
Cordialmente,
Knight Richard - Roma
Ecco cosa dice un passo
finale della bolla "Vox in excelso":
…Anche in altri casi, pur
senza colpa dei frati, la chiesa romana qualche volta ha
soppresso ordini di importanza assai maggiore per motivi
senza paragone più modesti di quelli accennati, pertanto
con amarezza e dolore, non con sentenza definitiva, ma con
provvedimento apostolico, noi, con l'approvazione del
santo concilio, sopprimiamo l'ordine dei Templari, la sua
regola, il suo abito e il suo nome, con decreto assoluto,
perenne, proibendolo per sempre, e vietando severamente
che qualcuno, in seguito, entri in esso, ne assuma
l'abito, lo porti, e intenda comportarsi da Templare. Se
poi qualcuno facesse diversamente, incorra la sentenza di
scomunica ipso facto….
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