di Luca Doninelli (il
Giornale, 26 ottobre 2005)
Uno degli scrittori che amo di più, e
secondo me uno dei migliori in Italia, è Massimo Introvigne. I
suoi libri mi piacciono e m'interessano sempre, al di là
dell'interesse suscitato dal tema specifico trattato. Ne
Gli Illuminati e il Priorato di Sion (Piemme, pagg. 216,
euro 12,90) l'argomento, per esempio, sono due società segrete
che, come molti sapranno, compaiono nei super best-sellers di
Dan Brown, Il Codice Da Vinci e Angeli e demoni.
Al sottoscritto, che non è stato conquistato dai due libroni,
le confutazioni di Introvigne sul merito non interessavano
molto: mi trovavo d'accordo a priori con Introvigne, prima di
leggere il libro - lo so, è scorretto ma è così. Ma il valore
del suo libro va al di là dello specifico contenuto,
aiutandoci a chiarire meglio alcune dinamiche della cultura
dell'epoca moderna. E lo fa immettendoci nel secolo più
problematico, il Settecento, quando «una parte della classe
dirigente, abbandonato il cristianesimo, oscilla (...) fra il
non credere a nulla e credere a tutto». Su questa credulità
generata dall'apostasia si fonda l'ambiguità stessa del
termine «illuminismo», traduzione scorretta ma in fondo non
erronea delle Lumières francesi, ossia dei Lumi. Scorretta
perché esisteva un illuminisme in Francia, termine che
designava forme mistico-esoteriche, sia cattoliche che
protestanti. Non erronea perché, di fatto anche il disincanto
illuminista tende ad ammantarsi di forme rituali esoteriche. È
in quest'epoca che la Massoneria, proponendosi alle classi più
elevate, cerca di cancellare le proprie umili origini e si
dota di un passato nobile ma del tutto fittizio, resuscitando
ad esempio i Templari (morti da secoli) e ricollegando i
neonati Illuminati di Baviera nientemeno che all'apostolo
Giovanni.
Io voglio qui soffermarmi sul fatto che
un pensiero anticristiano e irreligioso si affermi attraverso
società segrete, rituali talvolta magici, conventicole,
iniziazioni. Nulla nasce dal basso, sono sempre piccoli gruppi
di potenti e di intellettuali, sono le élites gli strumenti di
propagazione di questo nuovo pensiero. E questo modello si è
mantenuto nel tempo, nei più diversi ambienti, fino a
diventare il modello diffusivo della cultura moderna. È il
contrario dell'annuncio cristiano. Questo, infatti, si
diffonde attraverso la missione personale, senza segreti (Dio
stesso non ha segreti con il Figlio, e il Figlio racconta ai
suoi amici tutto ciò che il Padre gli ha rivelato), mentre la
diffusione del pensiero anticristiano si basa sull'invidia,
sul desiderio smodato di entrare nelle grazie dei potenti, di
essere messi a parte dei loro segreti.
I tempi non sembrano, in questo, essere
cambiati. Dalle logge segrete all'Isola dei Famosi. Entrare in
quelle stanze, mettere piede su quell'isola: questo è il
problema.
Massimo Introvigne
Gli Illuminati e il Priorato di Sion. La verità sulle due
società segrete del Codice da Vinci e di Angeli e
demoni
Piemme, Casale Monferrato (Alessandria) 2005
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