La Madonna è
venuta con
Gesù bambino
tra le braccia
e non ha dato
messaggio, ma
Gesù bambino
ha iniziato a
parlare e ha
detto: “Io
sono la vostra
pace, vivete i
miei
comandamenti”.
La Madonna e
Gesù bambino,
insieme, ci
hanno
benedetto con
il segno della
croce.
Commento al
messaggio del
25 dicembre di
Padre Livio di
Radio Maria
Questo
messaggio
della Madonna
a Marja è un
po’
particolare,
la novità
consiste nel
fatto che la
Madonna non ha
dato il
messaggio, ma
ha parlato il
bambino Gesù
in braccio.
Con grande
autorità il
bambino ha
dato il
messaggio
dicendo: “Io
sono la pace,
vivete i miei
comandamenti”.
Si tratta
dunque di un
fatto nuovo,
particolarissimo.
Dobbiamo dire
intanto che la
Madonna è
apparsa fin
dal primo
giorno il 24
giugno 1981
col Bambino in
braccio.
Lo scopo della
Madonna è
quello di
portarci Gesù
e di farceLo
scoprire.
Poi in tutti i
Natali la
Madonna è
apparsa col
Bambino in
braccio, in
un’occasione
nei primi
tempi quando i
veggenti erano
perseguitati e
si erano
lamentati, è
apparsa con
vicino Gesù
nella figura
dell’Ecce
homo, cioè
coronato di
spine,
flagellato,
sofferente,
grondante di
sangue, e la
Madonna ha
detto: ”Ecco
Gesù, ha
sofferto tanto
per voi, anche
voi soffrite
un po’ per
Lui.”
Ma Gesù non ha
mai parlato in
31 anni di
apparizioni,
ha sempre
parlato la
Madre. Quindi
il fatto che
il Bambino
abbia parlato
è un fatto
assolutamente
nuovo, ancora
tutto da
comprendere,
ha detto
Marja, molto
scioccata da
questo evento.
Il mio
giudizio,
personalissimo,
è che si
tratti di un
fatto nuovo,
ma altamente
significativo
e a mio parere
il messaggio è
straordinario,
ma tuttavia
non è un fatto
nuovo nelle
altre
apparizioni;
Gesù ha
parlato a
Lucia di
Fatima nel
1925, in
monastero, e
anche
nell’apparizione
a Rue du Bac a
Parigi.
Ho chiesto a
Marja se la
voce fosse di
bambino o di
uomo adulto e
Marja ha
risposto che
la voce era di
bambino, ma
estremamente
autorevole.
Gesù ha
sintetizzato
in queste sue
due
affermazioni
tutta la fede
e la morale
cristiana.
Infatti Gesù
dicendo: “Io
sono” indica
se stesso come
Dio, cioè si
appropria del
nome divino.
Quando Mosè si
trovava
davanti al
roveto ardente
dovendo dire a
nome di chi
veniva, il
Signore disse:
”Io sono è
colui che mi
manda”. “Io
sono” è il
nome divino,
l’essere per
eccellenza,
l’assoluto,
l’essere che
non è causato
da nessuno e
che è la causa
di tutto, quel
nome che è al
di sopra di
ogni altro
nome.
Questo nome
Gesù l’ha
attribuito a
se stesso più
volte nel
Vangelo:
“Prima che
Abramo fosse,
Io sono” o nel
Getsemani,
circondato dai
soldati, Gesù
domanda: ”Chi
cercate?”-“Gesù
di Nazareth” e
risponde: ”Io
sono”.
Rispondendo
così, i
soldati
stramazzano a
terra
atterriti.
Gesù,
indicando se
stesso come
Dio, indica il
cuore del
Cristianesimo
che è credere
che Gesù è
Dio.
”Vivete i miei
comandamenti”,
che sono
quelli che Dio
ha dato a Mosè
e che Gesù ha
riproposto
nella loro
purezza
originaria e
che ha
perfezionato
con il
comandamento
dell’amore.
Gesù inoltre
non ha detto
“osservate”,
ma “vivete” i
miei
comandamenti,
è qualcosa di
più profondo.
In “Io sono”
c’è tutta la
fede
cristiana, in
“vivete i miei
comandamenti”
c’è tutta la
morale
cristiana
coronata
dall’amore che
è sopra tutti.
Vivere i
comandamenti
significa
convertirsi,
metter in
pratica la
parola di Dio,
passare dalle
parole ai
fatti, da un
Cristianesimo
devozionale a
un
cristianesimo
vivo, fatto di
santità di
vita,
pensieri,
sentimenti,
cioè vivere in
grazia di Dio.
La Madonna
diceva in un
messaggio che
i comandamenti
sono
“indicatori di
strada sulla
via della
salvezza” e
fonte di pace.
Il dono più
importante di
Medjugorje è
la pace,
frutto della
conversione,
si ottiene
attraverso
quella
decisione
radicale di
vita con cui,
aderendo a
Cristo, si
mette in
pratica nella
propria vita
la sua Parola.
La Madre ci ha
condotto al
Figlio e il
Figlio ci ha
detto che se
vogliamo la
pace, la pace
nel cuore, la
pace nelle
famiglie, la
pace nel
mondo,
dobbiamo
accoglierLo.
La Madonna e
Gesù Bambino
insieme ci
hanno
benedetto con
il segno della
croce.
È un lungo e
accorato
messaggio
quello che la
Madonna ha
dato a Jakov.
La Madonna
guarda e vede
anche quello
che noi non
vediamo
neanche in noi
stessi, ciò
che trafigge
il suo Cuore e
quello di suo
Figlio: “Tanti
dei vostri
cuori sono
stati
assorbiti
(presi) dal
peccato e
vivete nel
buio. Perciò,
figli miei,
dite no al
peccato e
donate il
vostro cuore a
mio Figlio.”
La Madonna ha
messo il dito
sulla piaga,
la vita di
peccato in cui
molti vivono,
l’abisso
dell’inferno,
dal quale
vuole
salvarci, la
via larga
della
seduzione,
della vita
libertina,
della
schiavitù
delle
passioni,
delle
seduzioni di
satana, il
quale ci
distrugge con
quello che ci
offre, e
quelli che la
percorrono non
si accorgono
di percorrere,
perché sono
nel buio,
accecati,
assorbiti dal
peccato.
La Madonna non
cede e invita
a liberarsi
dalle catene
che ci tengono
schiavi del
demonio e dice
“Coraggio, non
aspettate,
prendete una
decisione:
rinunciate al
peccato!” Se
sono sulla via
della
perdizione, mi
fermo, faccio
una curva a
“u” e prendo
la via della
salvezza,
decido di
cambiare
strada, dalla
via della
rovina mi
incammino
sulla via
della
salvezza.
Allora
sperimentiamo
la
Misericordia
di Gesù e con
Maria
rinasciamo
alla vita di
Grazia,
torniamo
membra vive
del corpo
mistico.
Quando la
Madonna ci
dice che ci
ama
immensamente,
quando dice
che Gesù ci
ama, non lo
dice solo per
i Santi, ma
anche per i
più grandi
peccatori; non
c’è peccato
che sia più
grande della
divina
Misericordia.
Dio vuole
tutti salvi.
Allora “non
aspettate”,
mai rimandare
la
conversione.
Se rimandi a
domani il
diavolo ha
tutto il tempo
a disposizione
per
disarmarti,
fiaccarti,
rimandare
all’ennesima
volta. Solo
nel cuore di
chi dice no al
peccato può
nascere Suo
Figlio. Quindi
non
aspettiamo, se
questo non è
avvenuto,
dobbiamo
farlo, siamo
ancora in
tempo,
facciamo
nostro
l’appello di
Maria.
Decidersi per
la conversione
significa
sudare sangue,
perché siamo
incatenati,
non abbiamo la
forza di
farlo, però
possiamo
sempre
invocare la
Grazia e con
la Grazia
deciderci per
la vita nuova. |