Templari di San Bernardo
Congregazione laicale cattolico-cavalleresca di ispirazione templare
 
 
 
 Devozione Mariana
 

 
Messaggio 25 dicemebre 2012
della Madonna a Medjugorje
 

di Annalisa Colzi

 

La Madonna è venuta con Gesù bambino tra le braccia e non ha dato messaggio, ma Gesù bambino ha iniziato a parlare e ha detto: “Io sono la vostra pace, vivete i miei comandamenti”. La Madonna e Gesù bambino, insieme, ci hanno benedetto con il segno della croce.

Commento al messaggio del 25 dicembre di Padre Livio di Radio Maria
Questo messaggio della Madonna a Marja è un po’ particolare, la novità consiste nel fatto che la Madonna non ha dato il messaggio, ma ha parlato il bambino Gesù in braccio. Con grande autorità il bambino ha dato il messaggio dicendo: “Io sono la pace, vivete i miei comandamenti”.

Si tratta dunque di un fatto nuovo, particolarissimo. Dobbiamo dire intanto che la Madonna è apparsa fin dal primo giorno il 24 giugno 1981 col Bambino in braccio.

Lo scopo della Madonna è quello di portarci Gesù e di farceLo scoprire.

Poi in tutti i Natali la Madonna è apparsa col Bambino in braccio, in un’occasione nei primi tempi quando i veggenti erano perseguitati e si erano lamentati, è apparsa con vicino Gesù nella figura dell’Ecce homo, cioè coronato di spine, flagellato, sofferente, grondante di sangue, e la Madonna ha detto: ”Ecco Gesù, ha sofferto tanto per voi, anche voi soffrite un po’ per Lui.”

Ma Gesù non ha mai parlato in 31 anni di apparizioni, ha sempre parlato la Madre. Quindi il fatto che il Bambino abbia parlato è un fatto assolutamente nuovo, ancora tutto da comprendere, ha detto Marja, molto scioccata da questo evento.

Il mio giudizio, personalissimo, è che si tratti di un fatto nuovo, ma altamente significativo e a mio parere il messaggio è straordinario, ma tuttavia non è un fatto nuovo nelle altre apparizioni; Gesù ha parlato a Lucia di Fatima nel 1925, in monastero, e anche nell’apparizione a Rue du Bac a Parigi.

Ho chiesto a Marja se la voce fosse di bambino o di uomo adulto e Marja ha risposto che la voce era di bambino, ma estremamente autorevole. Gesù ha sintetizzato in queste sue due affermazioni tutta la fede e la morale cristiana.

Infatti Gesù dicendo: “Io sono” indica se stesso come Dio, cioè si appropria del nome divino. Quando Mosè si trovava davanti al roveto ardente dovendo dire a nome di chi veniva, il Signore disse: ”Io sono è colui che mi manda”. “Io sono” è il nome divino, l’essere per eccellenza, l’assoluto, l’essere che non è causato da nessuno e che è la causa di tutto, quel nome che è al di sopra di ogni altro nome.

Questo nome Gesù l’ha attribuito a se stesso più volte nel Vangelo: “Prima che Abramo fosse, Io sono” o nel Getsemani, circondato dai soldati, Gesù domanda: ”Chi cercate?”-“Gesù di Nazareth” e risponde: ”Io sono”. Rispondendo così, i soldati stramazzano a terra atterriti. Gesù, indicando se stesso come Dio, indica il cuore del Cristianesimo che è credere che Gesù è Dio.

”Vivete i miei comandamenti”, che sono quelli che Dio ha dato a Mosè e che Gesù ha riproposto nella loro purezza originaria e che ha perfezionato con il comandamento dell’amore. Gesù inoltre non ha detto “osservate”, ma “vivete” i miei comandamenti, è qualcosa di più profondo.

In “Io sono” c’è tutta la fede cristiana, in “vivete i miei comandamenti” c’è tutta la morale cristiana coronata dall’amore che è sopra tutti.

Vivere i comandamenti significa convertirsi, metter in pratica la parola di Dio, passare dalle parole ai fatti, da un Cristianesimo devozionale a un cristianesimo vivo, fatto di santità di vita, pensieri, sentimenti, cioè vivere in grazia di Dio. La Madonna diceva in un messaggio che i comandamenti sono “indicatori di strada sulla via della salvezza” e fonte di pace.

Il dono più importante di Medjugorje è la pace, frutto della conversione, si ottiene attraverso quella decisione radicale di vita con cui, aderendo a Cristo, si mette in pratica nella propria vita la sua Parola.

La Madre ci ha condotto al Figlio e il Figlio ci ha detto che se vogliamo la pace, la pace nel cuore, la pace nelle famiglie, la pace nel mondo, dobbiamo accoglierLo.

La Madonna e Gesù Bambino insieme ci hanno benedetto con il segno della croce.

È un lungo e accorato messaggio quello che la Madonna ha dato a Jakov. La Madonna guarda e vede anche quello che noi non vediamo neanche in noi stessi, ciò che trafigge il suo Cuore e quello di suo Figlio: “Tanti dei vostri cuori sono stati assorbiti (presi) dal peccato e vivete nel buio. Perciò, figli miei, dite no al peccato e donate il vostro cuore a mio Figlio.”

La Madonna ha messo il dito sulla piaga, la vita di peccato in cui molti vivono, l’abisso dell’inferno, dal quale vuole salvarci, la via larga della seduzione, della vita libertina, della schiavitù delle passioni, delle seduzioni di satana, il quale ci distrugge con quello che ci offre, e quelli che la percorrono non si accorgono di percorrere, perché sono nel buio, accecati, assorbiti dal peccato.

La Madonna non cede e invita a liberarsi dalle catene che ci tengono schiavi del demonio e dice “Coraggio, non aspettate, prendete una decisione: rinunciate al peccato!” Se sono sulla via della perdizione, mi fermo, faccio una curva a “u” e prendo la via della salvezza, decido di cambiare strada, dalla via della rovina mi incammino sulla via della salvezza. Allora sperimentiamo la Misericordia di Gesù e con Maria rinasciamo alla vita di Grazia, torniamo membra vive del corpo mistico.

Quando la Madonna ci dice che ci ama immensamente, quando dice che Gesù ci ama, non lo dice solo per i Santi, ma anche per i più grandi peccatori; non c’è peccato che sia più grande della divina Misericordia. Dio vuole tutti salvi.

Allora “non aspettate”, mai rimandare la conversione. Se rimandi a domani il diavolo ha tutto il tempo a disposizione per disarmarti, fiaccarti, rimandare all’ennesima volta. Solo nel cuore di chi dice no al peccato può nascere Suo Figlio. Quindi non aspettiamo, se questo non è avvenuto, dobbiamo farlo, siamo ancora in tempo, facciamo nostro l’appello di Maria.

Decidersi per la conversione significa sudare sangue, perché siamo incatenati, non abbiamo la forza di farlo, però possiamo sempre invocare la Grazia e con la Grazia deciderci per la vita nuova.

 
Il blog di Annalisa Colzi

Scudetto della Congregazione T.S.B.

 

 

   

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