Pubblichiamo
un interessante contributo della dottoressa CECILIA GATTO TROCCHI
Occultismo, esoterismo, magia, satanismo
Analisi antropologica
“Il territorio che il pensiero laico ha
sottratto ai teologi è sul punto di cadere in mano ai
negromanti” (Italo Calvino)
Inizierò con una diagnosi della complessa
situazione dell’attuale “bisogno di spiritualità” e delle
ambiguità che tale situazione sta creando.
Praticare
rituali magici, cantare sortilegi davanti al mazzo dei
tarocchi, evocare energie occulte, frequentare sensitivi e
veggenti, credere ciecamente nell’astrologia: ecco le
nuove frontiere dell’esoterismo, spesso scambiato per
spiritualità alternativa. Dopo il crollo delle ideologie
politiche e dell’impegno «rivoluzionario», alcune di tali
forme ambigue sono praticate dal 12% delle persone e dal
35% dei giovani dai sedici ai ventiquattro anni, e
sembrano costituire un’alternativa alla dispersione
urbana, all’isolamento, alla neutralità affettiva, alla
confusione dei valori fondanti, alla crisi della famiglia
e delle istituzioni. Tale interesse per l’astrologia, la
magia, gli incantesimi, la stregoneria si impone nelle
città ricche e annoiate e trova vasta eco tra ragazze e
ragazzi, portatori di un maggiore disagio sociale.
L’opinionismo imperante, per cui
chiunque parla ha ragione, e il «politicamente corretto»
pongono sullo stesso piano oscuri culti magici e grandi
tradizioni religiose, seguaci della dea Kali e teologi
impegnati, satanisti e neo-protestanti. Il mago Otelma si
paragona al Pontefice Romano, astrologhe in cerca di
clienti festeggiano paganamente la Candelora convinte di
essere divine. Nelle università si invitano sedicenti
sciamani siberiani a realizzare i loro riti magici mentre
professori di storia delle religioni recitano in classe le
formule segrete per ottenere il potere occulto, celebrano
riti esoterici alle divinità pagane e sono convinti di
diventare simili a Dio.
Tutto appare migliore della
tradizione cristiana: i sacrifici umani dei Maya, la magia
africana, le orge sessuali del tantrismo, le profezie dei
druidi. Le catastrofi culturali del Novecento, l’abbandono
graduale ma costante delle religioni tradizionali, hanno
creato un vuoto sociale in cui maghi ed esoterici senza
scrupoli organizzano culti dal vivace proselitismo, che si
configurano anche come centri psicologici «del potenziale
umano».
Le tentazioni dell’occulto
L’ingresso in una
setta magica è presentato ai giovani come un dono
prezioso, una sovrumana possibilità in quanto permette di
raggiungere «poteri» di auto-guarigione, di purificazione,
di potenza, di immortalità. Moltissimi ragazzi portatori
di un disagio interiore non necessariamente patologico,
corrono a dissetarsi alle fonti impure della magia e
dell’occultismo, entrando in sette para-sataniche o
esoteriche. Avendo io stessa subito più di sessanta
iniziazioni, posso garantire che i grandi misteri che
vengono rivelati dopo mesi e mesi di lezioni melense e
noiose, sono penosamente simili.
Prima c’è la grande rivelazione
della nostra natura «divina», ricavata dalla cabala
ebraica, dalla gnosi, dalle filosofie orientali, da una
pseudo scienza «di confine», dalla massoneria di frangia,
che già nel Settecento aveva cucito insieme una mitologia
di seconda mano.
Vi sono poi le pratiche e i
rituali da compiere alla perfezione, senza sbagliare mai,
pena la non divinizzazione dell’adepto; si tratta di un
caleidoscopio di riti che vanno dalla ripetizione di
parole potenti alla meditazione, dall’auto-ipnosi alla
purificazione a base di saune e persino di clisteri
esoterici...
Da dove deriva la moda della
magia, il credere nei poteri occulti dell’uomo? La storia
dell’occultismo ha delle tappe specifiche: la magia del
Rinascimento, l’occultismo sei-settecentesco, la sintesi
operata dalla Massoneria. Nei gruppi esoterici
settecenteschi si definivano le potenzialità dell’uomo,
capace di diventare «simile a Dio» con iniziazioni e
cerimonie segrete. L’uomo doveva recuperare il suo sapere
precedente alla caduta nel giardino dell’Eden e diventare
onnipotente, quindi capace di operare magie.
La cosiddetta Filosofia Perenne,
presente nella Teosofia di madame Blavatskij, nell’Antroposofia
di Rudolph Steiner, nelle sette massoniche dedite
all’occultismo si è riferita costantemente ai «classici»
della magia rinascimentale, all’ermetismo, ma anche alla
Kabbalà, costruzione simbolica del misticismo ebraico
medievale, e dall’Ottocento in poi alle filosofie indiane.
La magia stava diventando una gnosi operativa, una
conoscenza volta a trasformare gli adepti in esseri
«super-naturali», per i quali le comuni leggi etiche non
avevano senso.
L’esoterismo massonico è stato
il grande serbatoio dal quale hanno attinto i principali
movimenti magici contemporanei, dalla Teosofia alla Golden
Dawn, dai Rosacroce alla New Age, dal neo-paganesimo alle
Chiese gnostiche.
La prima sintesi (che viene
riproposta puntualmente dagli esoterici) tra scuole
pitagoriche, kabbaliste, alchemiche, gnostiche,
rosacrociane e templari fu fatta dalla massoneria dei
riti. Si trattò di una sorta di archeologia mitica che
riciclava credenze e istituzioni dissuete, tentando di
fornire strumenti di ricerca speculativa attraverso
l’esoterismo e l’occultismo. Anche chi contesta le origini
«mitiche» della Massoneria non può non citare autori che
fanno risalire «l’istituzione della Libera Muratoria ad
Adamo, agli Atlantidi, a Ermete Trismegisto, ai re di
Babilonia, ai Magi, a Salomone».
Gli scrittori interni alla
Massoneria sono concordi nell’identificare una tradizione
presente «nelle civiltà dell’Indo, dell’Eufrate, del Nilo,
delle rive del Mediterraneo e nelle terre dei Celtici» che
postula ... «una unità creativa e un concetto animistico
di divinità nell’uomo». Tale concetto fu tradotto in
simboli e affidato ad una società iniziatica,
gradualistica e segreta, mentre al volgo si propinava una
versione essoterica dogmatica e chiesastica. La Massoneria
postula così una tradizione primordiale (a-filologica
direbbe Benedetto Croce) a carattere iniziatico-spirituale,
perdurante nel tempo, spesso gestita da Maestri occulti e
segreti come i famosi Superiori Incogniti. Tali tematiche,
più o meno articolate sono equivalenti dal Settecento ai
giorni nostri. Secondo alcuni autori fu Elias Ashmole
(1646) che gettò le basi della leggenda che faceva
risalire le origini della Massoneria al re Salomone e al
suo mitico architetto Hiram. A.M. Ramsay collegò la
Massoneria ai Templari mentre altri autori affermavano una
derivazione delle gilde dei muratori (o dei fabbri) dotati
di esclusivi segreti del mestiere .
La Massoneria esoterica si
manifesta già al suo sorgere come sincretica e gnostica.
Il sincretismo è palese persino nelle strutture
simboliche: secondo il Rito Scozzese nella «cripta» sono
poste le statue di Confucio, Zarathustra, Buddha, Ermete
Trismegisto, Platone, Gesù, Maometto e una stella per
«colui di domani». Si presuppone così una catena ermetica
che mai si sarebbe spezzata nell’ambito di una religione
universale simile a quella proposta dall’attuale New Age.
Lo gnosticismo è richiamato di continuo (anche se pochi
sanno bene cosa sia): René Guénon dice espressamente che
la «gnosi è l’essenza e il midollo della Massoneria. Per
gnosi bisogna intendere la Conoscenza tradizionale che
costituisce il fondo comune di tutte le iniziazioni e le
cui dottrine e simboli si sono trasmessi dalla più lontana
antichità ai giorni nostri, attraverso tutte le
fratellanze segrete la cui lunga catena non si è mai
interrotta», dando una versione un po' riduttiva della
gnosi stessa. Guénon continua affermando che
«l’iniziazione massonica si ricollega alla Grande Arte,
all’Arte Sacerdotale e Regale degli antichi iniziati». Per
Guénon il più importante filosofo gnostico, Valentino già
aveva adottato come simboli ermetici gli utensili che
caratterizzarono i Muratori costruttori. Egli contesta che
siano stati Ashmole e Ramsay ad inventare gli alti gradi
che comunque presentano i caratteri di una composizione (a
suo dire) fittizia, artigianale, inventata di sana
pianta..
L’occultismo contemporaneo è il
segno della regressione della coscienza che ha perduto la
forza di pensare il mistero e contemporaneamente di
accettare la realtà oggettiva: invece di differenziare
l’uno e l’altro l’occultismo li mescola arbitrariamente.
Eppure questa panacea inferiore denuncia una sete
condivisa di conoscenza e di senso profondo, da cui la
cultura ufficiale sembra escludere la gente comune. Questa
sete non è saziata dall’esoterismo: le rivelazioni
spettacolari date dopo anni di percorso iniziatico noioso
e melenso non vanno al di là della bizzarra poltiglia
culturale in cui ogni storico delle religioni può
rintracciare agevolmente le fonti, anche senza
illuminazioni particolari. Occorre distinguere da una
parte la miseria culturale dei moderni maestri di
salvezza, dall’altra l’emergenza di effettive istanze
psicologiche, etiche, sociali di coloro che seguono la
magia, o che fruiscono sistematicamente di prestazioni
degli occultisti. Emerge il desiderio di un nuovo
incantamento del mondo, di una rivalutazione del soggetto,
di una autorealizzazione totale e soprattutto del
ripristino di relazioni umane forti. I gruppi a sfondo
magico mostrano un bisogno di aggregazione, mai così forte
nella nostra specie umana da quando si è determinato uno
stile di vita basato sull’isolamento urbano e su una
generica e piatta elargizione di servizi sociali. La moda
della magia e dell’occultismo non è un relitto del passato
ma uno dei valori dominanti del mondo presente e una grave
ipoteca del futuro. In questo panorama variegato ed
inquietante sorgono e si diffondono gruppi a sfondo magico
che pur nella loro eterogeneità propongono linee
programmatiche in cui ricorrono vari luoghi comuni
fortemente condivisi. Il mondo dell’occultismo è un
ramificarsi di sette e gruppi intercomunicanti per cui una
stessa persona può essere iniziata a più gruppi e
praticare un «nomadismo» esoterico assai spinto, persino
nella stessa serata. Può accadere che un adepto frequenti
i Rosacroce nel pomeriggio e di notte vada alle riunioni
dell’Ordo Templi Orientis, può seguire un week-end di
sciamanesimo e una cerimonia teosofica il lunedì
successivo...Nelle mie ricerche ho definito tali persone
“nomadi spirituali” , intrigati in un “turismo dell’anima”
assai lontano dalla vera religiosità.
Nomadismo spirituale e ricerca del senso
I vari gruppi New Age ad
esempio, propongono una antropologia alternativa, in cui
l’uomo è visto come un essere privilegiato che ha un
potenziale enorme di energia psichica che può usare a
scopi magici, cioè adatti a cambiare il corso naturale
degli eventi. Allo stesso modo i seguaci della magia
propongono una cosmologia alternativa, in cui domina
l’idea dell’emanazione. Un’energia primitiva forse di
natura divina ha originato la materia per emanazione. Da
questo deriva il destino dell’anima che risente fortemente
del romanzo gnostico. Essendo l’anima umana parte
dell’energia del cosmo dopo la morte l’anima è costretta a
reincarnarsi. Le dottrine esoteriche attuali presentano
aspetti sincretici spesso incongrui, sintesi a volte
arbitrarie di dottrine arcaiche a cui si mescolano
innovazioni spesso superficiali. Le teorie e gli autores
più saccheggiati sono lo gnosticismo (che già complesso da
parte sua diventa un guazzabuglio spesso incomprensibile),
l’ermetismo e la sua sintesi rinascimentale; la Kabbalà
(mistica ebraica di cui ben pochi esoterici conoscono i
testi), l’alchimia, l’astrologia, la mitologia di tutto il
mondo. Tali sintesi arbitrarie erano già state compiute
dagli occultisti dell’Ottocento e del Novecento da Eliphas
Levi a Madame Blavatsky, da Gurgjeff ad Aleister Crowley,
da Rudolph Steiner a Giuliano Kremmers, inoltre un
cospicuo apporto alla magia contemporanea è dato dalle
religioni orientali. Come vedremo è stata la Massoneria
dei riti a inaugurare il revival megico-esoterico. Un
altro elemento in comune ai gruppi magico-esoterici è un
rituale di iniziazione per i nuovi adepti, rituale che può
essere appena accennato o estremamente elaborato e
complesso come quello dell’Ordo Templi Orientis (ricalcato
sui gradi Templari della Massoneria) o di altri gruppi
segreti.
Il panorama italiano delle sette
oggi mostra un mondo sommerso, marginale eppure in rapida
e irreversibile espansione. Chi, come me, si è tuffato
all’interno di tale mondo ha ricevuto come primo impatto
un senso di incredulità e questo non solo per il numero di
queste sette e dei loro adepti: quel che meraviglia è
accorgersi che non ci si trova di fronte a residui o a
occasionali emergenze di una cultura arcaica, ma ad un
fenomeno in rapida espansione che giunge nel nostro paese
dalle sedi centrali della cultura dell’Occidente, prospera
nelle città più ricche dell’Italia settentrionale, più in
Lombardia ed in Emilia che in Puglia o in Calabria, trova
vasta eco nella piccola e media borghesia, nelle fasce più
alte della classe operaia ma anche tra le casalinghe che
hanno il problema di far quadrare i conti della spesa,
come nel ceto imprenditoriale, in ambienti di
professionisti, tra gli studenti. Il panorama dei seicento
e più punti di incontro di associazioni magico-esoteriche
rivela una tipologia quanto mai complessa e
ideologicamente sincretica: dai Templari ai profeti del
libero sesso, dalla Fraternità Bianca Universale alle
sette religiose neo-orientali, dai gruppi satanici ai
centri di ufologia sperimentale, dalle più nobili dottrine
tradizionali ai più confusi «credo» nati negli ambienti
della provincia italiana. Gli adepti sono interclassisti e
di tutte le età: sono giovani donne, anziani
professionisti, intere famiglie, persone colte e meno
colte residenti nelle grandi città come nei centri più
piccoli. Un altro dato che emerge in maniera determinante
è la grande capacità di proselitismo delle sette magiche
ed esoteriche.Questo mondo caleidoscopico e bizzarro
presenta una grande difficoltà di classificazione: le
tipologie sfumano le une nelle altre e ad esempio gruppi
satanici si configurano come vie di salvezza, sette
religiose neo-orientali praticano la magia, confraternite
religiose insospettabili come i Templari praticano
l’esoterismo. Questo universo dai contorni sfumati e
imprecisi è caratterizzato dalla eterogeneità e dal
sincretismo. Inoltre un demone scissionista agita il mondo
delle sette che nascono, si espandono e poi scompaiono,
oppure si dividono intorno a figure poco raccomandabili di
capi carismatici. Tutto questo costa molto: i nuovi
movimenti religiosi e l’esoterismo muovono un vertiginoso
giro di denaro. In sintesi gli affari della magia sono di
più di 6.000 miliardi all’anno. Secondo il telefono
Antiplagio la cifra più consistente sborsata da un singolo
cittadino è stata di 1 miliardo (in provincia di Torino).,
al secondo posto un camionista di Bergamo che ha sborsato
850 milioni. L’evasione fiscale dei maghi ed occultisti è
stata di circa 25 miliardi dal 1990 al 2000. Le vetrine
più utilizzate sono le linee auditel e le chat line ,i
numeri telefonici 166, 002 ecc. , le Pagine Gialle, le
Pagine Utili, le televisioni locali (circa 600), le radio
locali. E’ un fatto molto pericoloso che vari gruppi
esoterici e persino satanisti si configurano come
Associazioni Culturali ottenendo fondi considerevoli da
Enti locali (Comuni, Provincie e Regioni)
Satanismo
La mania magica ha la
sua punta di diamante nel satanismo . Non vi è dubbio che
il Maligno alita il suo fiato infernale sui tempi che
corrono. Non penso di essere catastrofica: almeno la metà
della musica hard rock e heavy metal propone invocazioni e
consacrazioni al principe delle tenebre. Abbiamo poi messe
nere, pedofilia, riti orgiastici. «Parteggiare» per il
diavolo è un fenomeno recente, anche se la figura del
Maligno si presenta assai complessa nella tradizione
occidentale.
Satana rivela all’uomo i suoi impulsi segreti: il
desiderio smodato di perdersi nella voluttà sensuale e
l’ansia di affermarsi come centro di smisurato potere.
Nella modernità il diavolo gradualmente perde i suoi
tratti temibili e diventa l’alleato di chi vuole il potere
magico. L’Illuminismo è percorso da correnti sataniste, e
se di giorno combatte le superstizioni clericali ed
oscurantiste, negando la realtà metafisica del diavolo, di
notte pratica le scienze occulte evocando demoni, spiriti
ed entità oscure. Il rapporto con il demoniaco fu emblema
di libertà dalla legge e di trionfo dell’Io. L’adorazione
di Satana inizia nell’epoca dei Lumi.
Il primo club satanico, chiamato
«Hell Fire» (Fuoco Infernale) sorse nei pressi di Londra
nel 1750 ad opera di Sir Francis Dashwood, un filosofo
libertino amico di Benjamin Franklin, scienziato e padre
fondatore degli Stati Uniti d’America. Lui stesso fondò la
setta degli «Illuminati» che mise sotto l’egida di
Lucifero, visto come la forza vindice della Ragione e del
libero pensiero che lottavano contro l’oscutantismo
clericale. In California circola la voce che gli
«Illuminati» controllino ancora tutto il network satanista
clandestino.
Il Marchese de Sade, maestro di tutti i perversi, osannato
come «grande scrittore» nel nostro secolo, mescola
satanismo e pedofilia. Già nel 1791 (in piena rivoluzione
illuministica) nel romanzo Justine o le disgrazie della
virtù, de Sade descrive una sventurata bambina, Florette,
che, vestita come la Vergine Maria, veniva violentata e
martirizzata sull’altare del diavolo.
Molti gruppi satanici o para-satanici si oggi si
definiscono «neo-gnostici»: ma il satanismo si rifà solo
miticamente al passato. Esso è figlio della
secolarizzazione e dell’attacco ai valori della
tradizione.
Se i membri ufficiali delle sette sono scarsi e non
superano le duemila persone, pure il satanismo ha creato
una moda che coinvolge numerosissimi giovani. I veri
adoratori del Diavolo, coloro che venerano la figura
biblica, immagine metafisica del male, sono presenti negli
Stati Uniti, dove le varie chiese sataniche hanno un
riconoscimento ufficiale ed hanno i loro «cappellani
militari» all’interno dell’esercito americano.
In Italia i gruppi satanici
ruotano intorno ad un capo che pretende di possedere il
potere magico e, onorando Satana, di accrescere la sua
potenza. L’elemento voluttuoso e trasgressivo è parte
integrante dei rituali, spesso parodie alla rovescia dell’Eucarestia
cattolica, con profanazione dell’ostia e affronti alla
Croce. Varie ditte specializzate inviano contro assegno
l’occorrente per le messe nere: paramenti, ceri, tovaglie,
simboli dominati dal più bizzarro sincretismo che pesca
nell’immaginario pagano, orientale, esotico, nella magia
cerimoniale, nel versante luciferino e gnostico della
massoneria dei riti. Molti simboli satanici sono accettati
acriticamente dai giovani che si ornano con la stella a
cinque punte, la croce rovesciata, il numero 666, simbolo
della Grande Bestia nell’Apocalisse di Giovanni.
Il satanismo raggiunge gruppi estremi come la Chiesa
dell’Eutanasia, che propaganda come strumenti di
santificazione il suicidio, l’aborto, il cannibalismo e la
sodomia. Lo scopo della setta è la scomparsa dell’uomo
dalla faccia della Terra.
In tutto questo marasma negativo, si evidenzia un bisogno
del sacro «a rovescio», un desiderio abissale di potere,
un’eco della voce dell’antico Serpente: «Sarete simili a
Dio». Il diavolo propone di non essere più sottoposti alla
distinzione tra bene e male. Il dualismo dell’etica
cristiana viene attaccato come riduttivo, si cerca l’Uno
del tutto, e il potere degli dei.
Tutti i mali cominciano dall’intelletto, dalla mente che
si ritiene libera da ogni ancoraggio morale. Cattivi
maestri hanno intossicato la cultura : Il Marchese de Sade
è una bandiera per gli intellettuali trasgressivi, un
maestro di pensiero, un corruttore da imitare. Georges
Bataille, scrittore francese novecentesco, andava in
pellegrinaggio nella foresta del «divin marchese» de Sade,
e fondava una setta occulta volta alle trasgressioni più
totali ed eversive che dovevano sboccare in suicidi
collettivi.
Dopo un secolo di indottrinamento fondato sul mito della
trasgressione, su inni a Satana, su simboli ambigui e
perversi, ora dobbiamo fare i conti con i bambini
martirizzati o con fanciulle vittime e carnefici. Oltre al
satanismo dei figli occorre evidenziare il satanismo dei
padri. Satana diventa un paravento, un’immagine mitologica
che garantisce il superamento di ogni morale, che promette
il potere magico per restare impuniti, per farla franca.
Satana ha sempre rappresentato per i suoi adepti
l’abolizione della legge e il raggiungimento dello smodato
piacere e del totale potere. Oggi i corteggiatori di
Satana non sono solo filosofi libertini o artisti
«maledetti» ma ragazzotti di periferia, intonacatori,
dipendenti di supermercati, meccanici, commessi...
Eppure questo satanismo
straccione esalta la vischiosità del negativo, e sembra la
messa in scena da circo della dissoluzione dell’etica,
auspicata da intellettuali e maestri di pensiero alla
moda. Cosa dire dell’omicidio della suora di Chiavenna,
operato qualche mese fa da tre ragazze minorenni in onore
di Satana? Sono fatti che lasciano senza parole.
Il satanismo è un fenomeno della
modernità, collegato alla iper-trasgressione, al
nichilismo, al materialismo, all’occultismo. Esiste una
«moda» che coinvolge numerosissimi giovani (come la musica
hard rock su cui ritorneremo). I gruppi satanici si
definiscono «neo-gnostici» e «neo-pagani». Il satanismo si
rifà al passato ma è figlio della secolarizzazione e
dell’attacco ai valori della tradizione. In Italia i
satanisti pretendono, onorando Satana, di ottenere poteri
magici. Il satanismo così sfuma nella magia. Si ritiene
che i condizionamenti (legge morale, tradizione, rispetto
ai genitori, ecc.) tolgano i poteri occulti.
Varie sette furono fondate negli anni Settanta: The Family
di Manson, la Chiesa di Satana, il Tempio di Set. I
simboli sono sincretici: pagani, orientali, vodù, magici,
gnostici e massonici. Al di là degli scarsi seguaci (non
più di 100.000 nel mondo e non più di 5.000 in Italia) il
satanismo ha influenzato un particolare tipo di cultura
iper-trasgressiva, che ha ben più penetrazione tra i
giovani delle messe gnostiche e dei lambiccati rituali. L’attuale moda dell’esoterismo e dell’occultismo, propone
una violenta polemica anticristiana secondo cui la Chiesa
avrebbe spento e distrutto i poteri magici dell’uomo, come
sostiene lo gnosticismo massonico. La necessità di
trasgredire ogni legge per esprimere pienamente la propria
volontà è un dato comune ai satanisti e agli esoterici New
Age. Riti sessuali segreti per riconquistare il potere
magico si compiono ai livelli più alti di iniziazione. .
Queste manie convivono con il progetto di costruire un
nuovo mondo libero dalle leggi, dalla repressione e dalla
religione istituzionale.
Occorre riflettere sul fatto che
le proposte trasgressive, divenute di massa, tendono ad
abituare al negativo e a presentarlo come se fosse
«normale». E’ la banalità, l’ovvietà del male che avvelena
le nostre anime. Il male riproposto nei supermarket dei
mass-media, nei talk-show della permissività consumistica,
perde persino la sua grandezza abissale, la sua drammatica
intensità.
La trasgressione si stempera in un cattivo gusto che ne
annulla la potenzialità trasformativa e catartica. Quando
Milton fa dire a Lucifero «meglio regnare all’Inferno che
servire in Paradiso», la frase provoca un brivido di
titanica grandezza, ma se la ripete un satanista
campagnolo mentre nutre i polli nell’aia («servono per i
sacrifici ai demoni»), l’effetto è solo risibile. Eppure
questa banalizzazione del male, questa ovvietà del
negativo ha i suoi effetti perversi che ottundono la
sensibilità e offuscano lo spirito.
Il Principe delle tenebre è diventato un povero satanasso
da rotocalco che, evocato dagli occultisti, non trova di
meglio, per contrapporsi al sommo Bene, che indirizzare le
sue forze tra le gambe di qualche ragazzotta di periferia
in cerca di potere magico.
Il corteggiamento nei riguardi del diavolo sembra
diventato un gioco culturale che garantisce
spregiudicatezza, libertà dagli schemi dogmatici e
adorabile frivolezza. Il revival di Lucifero mette in
scena mostre, dibattiti, libri e film tutti dedicati al
Maligno, come il vero dominatore del presunto inconscio
collettivo. Oggi chi condanna i crimini del cuore, i
romanzi sadici, la perversione di alcune avanguardie, i
cattivi maestri di lussurie, i pensatori del negativo? La
cultura underground ha celebrato l’anti-giubileo con
filmati dedicati a Satana che mandano in visibilio gli
amanti del «trash» diabolico. Un anno fa il sito Internet
ufficiale del Comune di Roma ha ospitato in uno dei suoi
link le teorie della Loggia Nera, che proponeva una «via
satanica alla conoscenza».
Malgrado tali segnali
inquietanti molti studiosi sociali negano il ritorno del
Maligno, o meglio negano che egli sia l’immagine
metafisica del male, bensì una realtà simbolica a cui
attribuire il negativo che incombe sulla vita umana. La
trasgressione portata come bandiera dalle élite fascinose
surrealiste, dadaiste e «demoniste» si è diffusa tra le
masse. Ma la banalizzazione del male, l’ovvietà del
negativo, hanno i loro effetti distruttivi in quanto
spengono la sensibilità e offuscano lo spirito. Oggi la
discesa agli Inferi, proposta continuamente da
psicoanalisti, scrittori alla moda, operatori culturali
d’avanguardia e autori del rock duro, non prevede la
risalita alle tenui atmosfere purgatoriali e alla gloria
dell’Empireo.
La neo-stregoneria e il neo paganesimo si configurano come
un insieme d piccoli gruppi istabili, i quali presentano
un curioso sfondo culturale che si rifa' a studi
"antropologici".
Nel 1933 la studiosa inglese Margareth A: Murray pubblico'
“IL dio delle streghe” nel quale sosteneva che la
stregoneria europea altro non era che un residuo di
antichi culti pre-cristiani che mettevano in scena
cerimonialmente un dio dalle corna" e una sacerdotessa
legata ad una dea cui Diana sarebbe una tardiva
manifestazione. I riti, segreti notturni, trassero in
inganno l'Inquisizione che bollò come “demoniaco" questo
culto. Tali idee si mescolarono al revival druidico, al
neo-paganesimo, alla magia cerimoniale che Inghilterra si
espresse nell' Ordine Ermetico della Golden o Alba Dorata,
che vide nel suo interno come abbiamo visto intellettuali,
scrittori, e artisti.
Nella Golden Dawn era presente anche Aleister Crowley il
più famoso e colto mago del primo Novecento.
Da questi apporti eterogenei trassero e traggono tuttora
ispirazione gruppetti di neo-stregoneria come l'anglo-sassone Wicca (presente anche a Milano presso un
elettrotecnico) o le associazioni statunitensi che
conterebbero un milione di adepti.
Tali gruppi sono altresi' influenzati dall'attivita' di
G.B. Gardner che pubblico' nel 1954 il misterioso Book of
Shaddows o Libro delle Ombre.
In Italia vi sono almeno due ordini segreti a sfondo
femminista: le Ierodule di Iside e Le Figlie di Mat.
La magia di Aleister Crowley ( di cui si hanno descrizioni
diverse della "messa gnostica" a forte contenuto sessuale
e con paramenti di gusto kitch) vive in due rami del Ordo
Templi Orientis ,uno a Bologna e 'altro a Milano.
Il neo-paganesimo e' piu' fiorente: oltre allo storico
Centro ellenico di religiosita' politeista del ragioniere
e Antonino de Bono di Milano e al Cenacolo dei Lari di
Roma e' sorto nel 1993 sempre a Roma il gruppo denominato
Eliopolis che si prefigge come scopo la religione degli
antichi dei pagani, depositari della magia
Va ricordato che la piu' importante comunita' magica
d'Italia, Damanhur si trova in Piemonte, presso Baldissero
.
Alcuni governi europei stanno osservando il fenomeno con
apprensione. Già l’Assemblea Nazionale in Francia aveva
fatto eseguire nel gennaio del 1996, un’ indagine nota
come “ Rapporto Guyard” in cui si indentificavano alcuni
movimenti magico-occulti o estremisti-fondamentalisti da
tenere sotto controllo. Nel 1997 il governo tedesco ha
messo sotto sorveglianza alcuni culti, mentre in Austria i
partiti hanno ratificato una delibera per escludere nel
loro ambito gli appartenenti alle sette.
Il rapporto del Ministero dell’Interno sul Satanismo, Neo
stregoneria e Neo paganesimo del febbraio 1998 ha sortito
in Italia non già allarmismo ma indignazione da parte
della maggior parte degli intellettuali.
Si sono moltiplicate le iniziative a “difesa” dei nuovi
culti , . mentre la semplice analisi neutrale su una
setta, ( che non sia altamente elogiativa o scopra le
attività finanziarie spesso assai prospere), è tacciata di
“intolleranza”. E’ altamente scorretto usare la parola
setta, vista come discriminante e negativa.
I nuovi culti , con intraprendente aggressività hanno
iniziato una contro-offensiva in nome delle libertà
religiose. Si moltiplicano gli opuscoli difensivi , in cui
si stigmatizzano i governi dalla linea “dura”. Oltre alla
strategia di difesa palese, alcuni culti hanno messo in
atto tattiche per rendere più rigorosi i segreti nei vari
circuiti di iniziazione e mentre svolgono campagne
pubbliche a favore della libertà religiosa sulla stampa e
in TV, nei circoli interni “privati” degli inziati i
giuramenti di segretezza, e gli obblighi al silenzio si
fanno più pressanti. Le presunte “persecuzioni” rendono
gli adepti degli eroi in miniatura, più esposti al plagio
dei dirigenti.
Molti gruppi magico-occulti si sono nuovamente immersi
nella clandestinità, rendendo meno agevole il controllo
anche scientifico dei loro rituali e delle loro cerimonie.
Uno dei gruppi estremi, la Chiesa dell ‘Eutanasia che
propaganda come strumenti di santificazione il suicidio,
l’aborto , il cannibalismo e la sodomia, ha cessato le sue
pubblicazioni. Il capo Scott La Mort e il suo vescovo
reverendo Korda, fino a pochi mesi fa sostenevano che la
Terra non è in grado di ospitare l’umanità per cui il
compito di ogni fedele è il suicidio, o se non si è ancora
maturi, l’aborto e/ o il cannibalismo. In ogni caso è
d’obbligo la sodomia. La setta prometteva di raggiungere
il suo obiettivo, la scomparsa dell’uomo dalla faccia
della Terra, proponendosi attraverso un circolo più
interno detto il “Fronte di liberazione Gaia “di
diffondere dei virus letali sul pianeta. i battenti. La
Chiesa non conta più di 500/600 seguaci ma il suo sito
internet è stato visitato da oltre duecentomila utenti.
Ora sembra sparita dalla circolazione, ma probabilmente,
passati alcuni mesi, riaprirà i battenti.
Nell’attacco alla religione istituzionale e ai valori
dell’Occidente cristiano, i nuovi culti sono in linea con
il laicismo e il nichilismo del pensiero debole.
- Oggi la trasgressione dalle élite fascinose surrealiste,
dadaiste e “demoniste” è scesa tra le masse. Ma la
banalizzazione del male, l’ovvietà del negativo, hanno i
loro effetti distruttivi in quanto spengono la sensibilità
e offuscano lo spirito.
- Oggi la discesa agli Inferi, proposta continuamente da
psicoanalisti, scrittori, operatori culturali e autori
del rock duro, non prevede la risalita alle tenui
atmosfere purgatoriali e tantomeno alla gloria
dell’Empireo.
Che fare?
Insieme con la pars
destruens vanno considerate le reali esigenze degli esseri
umani che nel marasma dell’attuale pluralismo e
relativismo dei valori cercano un senso profondo da
conferire alle loro azioni e alla loro vita. Un dinamismo
insensato che conduce al buio e al nulla è un dato
intollerabile per la specie umana, specialmente per i
giovani.
Il Cristianesimo è la vera risposta ai problemi di oggi.
La dottrina cattolica va di nuovo proposta nella sua
semplicità e profondità, il mistero della grazia va di
nuovo sondato e il Cristo nella sua natura “paradossale”
di vero Dio e vero uomo va presentato come fonte di
salvezza e di sapienza. Inoltre il bisogno profondo di
ritualità che oggi emerge da più parte va tenuto in
considerazione.
Nella dimensione estetica che erompe nella liturgia
cattolica , nella forza che nasce dalla condivisione di
musica, sapienza, mistero e grazia è racchiuso un
messaggio di speranza, di creatività e di bellezza che
salverà il mondo.
Invece di parlare di Satana occorrerebbe parlare del
Paradiso, liberando le potenze angeliche dalla melassa dei
luoghi comuni e dal pasticcio che su di esse ha inventato
la New Age. Perché non rivolgersi agli Angeli, magari con
i versi del poeta Rilke:
“Voi, primi perfetti, viziati della Creazione / Profili di
vette, creste di tutto il creato/ rosse d’aurora, polline
della divinità in fiore / articolazioni di luce, passaggi,
scale troni / spazi d’essenza, scudi di delizia e specchi:
la bellezza che da voi scorre la riattingete nei vostri
volti…”.
BIBLIOGRAFIA
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C. Climati Inchiesta sul Rock satanico, Piemme, 1999
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- Il Risorgimento esoterico, Oscar Mondadori, 1997
- Nomadi spirituali, Oscar Mondadori, 1998.
- Affare magia. Queriniana , 2001
- Storia esoterica d’Italia, Piemme, 2001
LACROIX, M., L’ideologia della New Age , Il Saggiatore, ,
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C: Mongardini: Il magico e il moderno, Angeli, 1989.
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