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DOMENICA TEMPO ORDINARIO ANNO B
AMORE LIBERATO
Il Figlio dell’uomo ha il potere
di rimettere i peccati sulla terra
(Mc 2,11)
Paralisi dell’amore, blocco dell’anima sono
il frutto della separazione dell’uomo da Dio.
È il peccato oscura il sole della vita
e leva la gioia di amare i fratelli.
Mendicanti d’amore, affamati di
considerazione e assetati di stima.
La malattia risiede nel fondo dell’anima
e per guarire bisogna andare alle radici.
Non ci sono terapie per guarire i nostri mali
se non si è convinti che qualsiasi sofferenza
ferisce anche l’anima che rimane
appesantita dal male oscuro, l’angoscia.
Quanti paralitici nella mente e nel cuore,
quanti affetti spezzati e persone
ridotte alla passività davanti alla vita,
senza sapere di che male si tratta.
Ansia, angoscia, solitudine, disperazione
sono le malattie dell’amore ferito
che rifiuta la vita come dono di sé.
Anima e corpo, malattia e disgregazione.
Non abbiamo bisogno di un guaritore,
ma di qualcuno che ci riscatti
dal pungiglione della morte, di un salvatore
che risani la radice profonda dell’essere.
Il Signore conosce la verità sull’uomo
afflitto e paralizzato, inchiodato al lettino:
interviene direttamente rimettendo
i peccati, sì, i peccati dell’anima.
Alzati, sei perdonato, ora puoi amare
perché sei amato da Dio che è tuo Padre.
Ama i fratelli, porta le loro pene e annuncia
il miracolo dell’amore fedele di Dio.
Dimentica te stesso, non sei infermo
ma solo incollato alla sbarra dell’egoismo;
và col cuore aperto e gioioso verso i fratelli
che hanno bisogno, come te, di perdono.
E il paralitico si scuote, si alza da terra
e, prendendo lo scomodo giaciglio,
se ne va per farsi carico delle sofferenze
di chi non è ancora stato perdonato.
Mistero della guarigione dell’anima
che risana anche ogni corpo malato d’amore.
La carità di Cristo preme dentro di noi
ed esplode nel dono generoso di sé.
Siamo guariti per amare, perdonati
per annunciare il perdono ai fratelli;
l’amore ricompone l’identità ferita, perché
Dio è santo, vivo, presente in Gesù Salvatore.
AMORE LIBERATO
Il Figlio dell’uomo ha il potere
di rimettere i peccati sulla terra
(Mc 2,11)
Paralisi dell’amore, blocco dell’anima sono
il frutto della separazione dell’uomo da Dio.
È il peccato oscura il sole della vita
e leva la gioia di amare i fratelli.
Mendicanti d’amore, affamati di
considerazione e assetati di stima.
La malattia risiede nel fondo dell’anima
e per guarire bisogna andare alle radici.
Non ci sono terapie per guarire i nostri mali
se non si è convinti che qualsiasi sofferenza
ferisce anche l’anima che rimane
appesantita dal male oscuro, l’angoscia.
Quanti paralitici nella mente e nel cuore,
quanti affetti spezzati e persone
ridotte alla passività davanti alla vita,
senza sapere di che male si tratta.
Ansia, angoscia, solitudine, disperazione
sono le malattie dell’amore ferito
che rifiuta la vita come dono di sé.
Anima e corpo, malattia e disgregazione.
Non abbiamo bisogno di un guaritore,
ma di qualcuno che ci riscatti
dal pungiglione della morte, di un salvatore
che risani la radice profonda dell’essere.
Il Signore conosce la verità sull’uomo
afflitto e paralizzato, inchiodato al lettino:
interviene direttamente rimettendo
i peccati, sì, i peccati dell’anima.
Alzati, sei perdonato, ora puoi amare
perché sei amato da Dio che è tuo Padre.
Ama i fratelli, porta le loro pene e annuncia
il miracolo dell’amore fedele di Dio.
Dimentica te stesso, non sei infermo
ma solo incollato alla sbarra dell’egoismo;
và col cuore aperto e gioioso verso i fratelli
che hanno bisogno, come te, di perdono.
E il paralitico si scuote, si alza da terra
e, prendendo lo scomodo giaciglio,
se ne va per farsi carico delle sofferenze
di chi non è ancora stato perdonato.
Mistero della guarigione dell’anima
che risana anche ogni corpo malato d’amore.
La carità di Cristo preme dentro di noi
ed esplode nel dono generoso di sé.
Siamo guariti per amare, perdonati
per annunciare il perdono ai fratelli;
l’amore ricompone l’identità ferita, perché
Dio è santo, vivo, presente in Gesù Salvatore.
padrebenedetto 22, ii, 2009