XXIII Domenica del Tempo Ordinario A
FRATELLI
Dove sono due o tre riuniti nel mio nome,
io sono in mezzo a loro.
(Mt 18,20)
Potenza dell’amore
fraterno
che cementa il mondo
con la carità:
cadono tutte le
barriere davanti alla mite
consapevolezza che
siamo tutti fratelli.
Il cuore si apre
alla gioia e alla pace,
perché Cristo si fa
presente per aprire
il mio essere
all’altro, senza ostacoli,
libero di fare dono
di me stesso al fratello.
Il viaggio della
vita non è una escursione
solitaria, ma un
cammino di popolo verso
la terra offerta
generosamente dal Padre
perché gli uomini
imparino ad amare.
La mia anima si
illumina:
non amici o
conoscenti, non parenti
o coetanei, tutti
semplicemente fratelli,
tutti figli dello
stesso Padre celeste.
La sublimazione del
mio rapporto
con l’altro mi fa
sperimentare
una nuova
appartenenza: non vivo
per me, ma sono vivo
per ogni uomo.
Gli amici? Uno su
mille ti può
essere consigliere
disinteressato.
Compagni di gioco,
interessi comuni?
Inutili evasioni
dalla scontata realtà.
Mi trovo
terribilmente solo quando non ho
un fratello da
amare, da accogliere
o da servire. Questo
mi ricorda
che io non sono
fatto per me stesso.
Chi mi può
correggere con amore
se non un fratello
che mi conosce?
Chi mi può sostenere
nella debolezza
se non chi sa di
essere come me?
Gesù si fa umilmente
mio fratello,
si china con
compassionevole tenerezza
sulla mia anima
diffidente e timorosa
per strapparla dalla
solitudine.
Egli mi insegna ad
amare l’altro
nel suo nome, anche
quando non
lo sopporto più come
marito o padre
e ha mentito come
amico.
Amare l’altro come
un fratello prevale
anche sul nemico che
mi fa del male.
Ho bisogno di tanti
fratelli e sorelle
per costituire il
popolo della speranza.
Una parentela
stretta tra i credenti,
figli dello stesso
Padre del cielo,
fratelli di acqua,
spirito e sangue,
riuniti in terra e
agganciati al cielo.
Tutto è vostro,
ormai, dice il Signore,
il potere di legare
e di sciogliere i cuori
per aprirli al
perdono e alla comunione
unendo in un
abbraccio cielo e terra, ormai.
Pben 7, ix, 2008
|