di
Jibran
Khan
L’attentato
è
avvenuto
questa
mattina
a
Islamabad.
Un
commando
armato
ha
sparato
al
ministro
cattolico
sulla
sua
auto.
Trasportato
in
ospedale
non
è
sopravvissuto
alle
ferite.
L'assassinio
rivendicato
da
Tehrik-e-Taliban
Pakistan.
Islamabad
(AsiaNews)
–
Il
ministro
pakistano
per
le
minoranze,
Shahbaz
Bhatti
è
stato
ucciso
questa
mattina
da
un
commando
armato.
L’attentato
è
stato
compiuto
nel
quartiere
I-8/3
da
un
gruppo
di
uomini
mascherati
che
hanno
teso
un
agguato
al
ministro
per
strada.
L’hanno
tirato
fuori
dalla
sua
auto
e
hanno
aperto
il
fuoco
contro
di
lui
a
brevissima
distanza,
crivellandolo
con 30
proiettili
prima
di
fuggire
su
un’automobile.
La
nipote
di
Shabhaz
Bhatti
stava
viaggiando
con
lui
quando
è
avvenuta
l’aggressione.
I
terroristi
hanno
continuato
a
sparare
per
circa
due
minuti.
Non
c’era
nessun
agente
della
sicurezza
con
Bhatti
quando
è
avvenuto
l’attentato.
Il
ministro
è
stato
immediatamente
trasportato
all’ospedale
Shifa,
dove
però
i
medici
non
sono
riusciti
a
salvarlo.
Gli
assassini
hanno
lasciato
sul
luogo
del
delitto
un
manifestino:
"
Tehrik-e-Taliban
Pakistan"
(Ttp)
rivendica
l’assassinio
di
Bhatti
per
aver
parlato
contro
la
legge
sulla
blasfemia.
"
Tehrik-e-Taliban
Pakistan"
è
un’organizzazione
“ombrello”
che
raggruppa
vari
gruppi
di
militanti
islamici.
Shahbaz
Bhatti,
cattolico,
era
stato
confermato
di
recente
nel
suo
incarico
di
ministro
per
le
Minoranze
in
un
rimpasto
governativo.
Aveva
difeso
con
coraggio
Asia
Bibi,
la
cristiana
condannata
a
morte
per
blasfemia
in
base
a
false
accuse.
Apparteneva
al
PPP,
il
partito
progressista
al
governo.
Dopo
l’uccisione
di
Salman
Taseer,
governatore
del
Punjab,
che
aveva
agli
occhi
dei
fondamentalisti
islamici
la
colpa
di
aver
difeso
anch’egli
Asia
Bibi,
Bhatti
aveva
detto
di
essere
ora
“il
bersaglio
più
alto”
dei
radicali.
“Questa
è
una
campagna
concertata
per
sopprimere
ogni
voce
progressista,
liberale
e
umanitaria
in
Pakistan”
ha
detto
Farahnaz
Ispahani,
assistente
del
presidente
Asif
Ali
Zardari.
“E’
venuto
il
momento
per
il
governo
nazionale
e
per
i
governi
federali
di
parlare
chiaro,
e
di
prendere
una
posizione
ferma
contro
questi
assassini
per
salvare
l’essenza
stessa
del
Pakistan”.
Robinson
Asghar,
che
era
amico
di
Bhatti
ha
detto
che
il
ministro
ucciso
aveva
ricevuto
minacce
dopo
l’assassinio
del
governatore
del
Punjab,
Salman
Taseer.
Asghar
ha
detto
di
aver
consigliato
Bhatti
a
lasciare
il
Pakistan
per
un
certo
periodo
a
causa
delle
minacce,
ma
che
Bhatti
si
è
rifiutato.
Il
ministro
dell’Informazione,
Firdous
Ashiq
Awan
ha
detto
che
Bhatti
ha
giocato
un
ruolo
chiave
nel
promuovere
l’armonia
interreligiosa,
ed
era
una
grande
risorsa.
“Siamo
tristi
per
la
sua
morte
tragica”
ha
detto,
aggiungendo
che
il
governo
aprirà
un’indagine
sul
perché
non
aveva
una
scorta. |