PONTIFICIO
CONSIGLIO DELLA CULTURA
PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
GESÙ CRISTO
PORTATORE DELL'ACQUA VIVA
Una riflessione cristiana
sul “New Age”
INDICE
Premessa
1.
Che tipo di riflessione?
1.1.
Perché ora?
1.2.
L'era delle comunicazioni
1.3.
Il contesto culturale
1.4.
Il New Age e la fede cattolica
1.5.
Una sfida positiva
2.
La spiritualità new age: una panoramica
2.1.
Qual è la novità del New Age?
2.2.
Che cosa pretende di offrire il New Age?
2.2.1.
Incanto: deve esserci un angelo
2.2.2.
Armonia e comprensione: una buona vibrazione
2.2.3.
Salute: una vita aurea
2.2.4.
Unità integrale: un viaggio magico e misterioso
2.3.
I principi fondamentali del pensiero New Age
2.3.1.
Una risposta globale in un tempo di crisi
2.3.2.
La matrice essenziale del pensiero New Age
2.3.3.
Temi centrali del New Age
2.3.4.
Che cosa dice il New Age a proposito...
2.3.4.1.
...della persona umana?
2.3.4.2.
...di Dio?
2.3.4.3.
... del mondo?
2.4.
« Abitanti del mito piuttosto che della storia »?: New
Age e cultura
2.5.
Perché il New Age ha avuto un successo così rapido
e si è diffuso con tanta efficacia?
3.
New age
e spiritualità cristiana
3.1.
Il New Age come spiritualità
3.2.
Narcisismo spirituale?
3.3.
Il Cristo Cosmico
3.4.
Mistica cristiana e mistica New Age
3.5.
Il « dio interiore » e la « theosis »
4.
Il New Age e la fede cristiana a confronto
5.
Gesù Cristo ci offre l'acqua della vita
6.
Punti da notare
6.1.
Necessità di guida e di formazione solida
6.2.
Passi concreti
7.
Appendice
7.1.
Alcune brevi formulazioni delle idee del New Age
7.2.
Glossario scelto
7.3.
Luoghi chiave del New Age
8.
Risorse
8.1.
Documenti del Magistero della Chiesa cattolica
8.2.
Studi cristiani
9.
Bibliografia generale
9.1.
Alcuni libri del New Age
9.2.
Opere storiche, descrittive e analitiche
NOTE
PREMESSA
Questo studio si occupa del complesso fenomeno del New
Age che influenza numerosi aspetti della cultura
contemporanea.
Lo
studio è un rapporto provvisorio. È il frutto della
riflessione comune del Gruppo di Studio sui Nuovi
Movimenti Religiosi, composto da membri dello « staff » di
diversi Dicasteri della Santa Sede: i Pontifici Consigli
della Cultura e per il Dialogo Interreligioso (che sono
stati i principali redattori di questo progetto), la
Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli e il
Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei
Cristiani.
Queste riflessioni si rivolgono innanzitutto a coloro che
sono impegnati nella pastorale, così che possano essere in
grado di spiegare in che modo il movimento New Age
differisca dalla fede cristiana. Questo studio invita i
lettori a tener conto della maniera in cui la religiosità
New Age si rivolge alla fame spirituale degli
uomini e delle donne contemporanee. Si deve riconoscere
che l'attrazione che la religiosità New Age
esercita su alcuni cristiani è in parte dovuta alla
mancanza di una seria attenzione nelle proprie comunità a
temi che fanno realmente parte della sintesi cattolica,
quali l'importanza della dimensione spirituale dell'uomo e
la sua integrazione con l'insieme della vita, la ricerca
di un significato per essa, il legame fra gli esseri umani
ed il resto della creazione, il desiderio di un
cambiamento personale e sociale, ed il rifiuto di una
visione razionalista e materialista dell'umanità.
La
presente pubblicazione richiama l'attenzione sulla
necessità di conoscere e comprendere il New Age
quale corrente culturale, così come sulla necessità per i
cattolici di una conoscenza dell'autentica dottrina e
spiritualità cattolica per valutare in maniera corretta i
temi di questa corrente. I primi due capitoli presentano
il New Age come una tendenza culturale dai
molteplici aspetti e offrono un'analisi dei fondamenti del
suo pensiero. Dal terzo capitolo in poi vengono offerte
indicazioni per una ricerca su questo movimento in
paragone con il messaggio cristiano. Vi sono anche alcuni
suggerimenti di natura pastorale.
Chi
desidera approfondire lo studio del New Age troverà
riferimenti utili nell'Appendice. È auspicabile che
quest'opera sia uno stimolo per studi ulteriori che si
adattino a diversi contesti culturali. Essa si prefigge
anche lo scopo di incoraggiare il discernimento in quanti
cercano sicuri punti di riferimento per una vita di
maggiore pienezza. È davvero nostra convinzione che in
tanti dei nostri contemporanei che sono in ricerca, noi
possiamo scoprire una autentica sete di Dio. Come ha
affermato Papa Giovanni Paolo II rivolgendosi a un gruppo
di Vescovi degli Stati Uniti: « I Pastori devono
onestamente chiedersi se hanno prestato sufficiente
attenzione alla sete del cuore umano di vera “acqua viva”
che solo Cristo nostro Redentore può offrirci (cf. Gv
4, 7-13). Come lui, noi dobbiamo insistere “sulla
dimensione spirituale della fede, sulla perenne freschezza
del messaggio evangelico e sulla sua capacità di
trasformare e rinnovare coloro che lo accettano » (AAS
86/4, 330).
1. CHE TIPO DI RIFLESSIONE?
Le
seguenti riflessioni intendono essere una guida per i
cattolici impegnati nella predicazione del Vangelo e
nell'insegnamento della fede a ogni livello in seno alla
Chiesa. Questo documento non intende offrire un insieme di
risposte complete ai numerosi interrogativi suscitati dal
New Age o da altri segni contemporanei della
perenne ricerca umana di felicità, significato e salvezza.
È un invito a comprendere questa corrente culturale e a
impegnarsi in un dialogo autentico con quanti sono
influenzati dal suo pensiero. Il documento guida coloro
che sono impegnati nella pastorale nella loro comprensione
e risposta alla spiritualità New Age, sia
illustrando i punti nei quali questa spiritualità
contrasta con la fede cattolica sia rifiutando le
posizioni esposte dai pensatori New Age in
opposizione alla fede cristiana. Ciò che si richiede ai
cristiani è, innanzitutto, un saldo radicamento nella
propria fede. Su questa solida base, possono edificare una
vita che risponda positivamente all'esortazione contenuta
nella Prima Lettera di San Pietro: « rispondere a chiunque
vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia
questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta
coscienza » (1 Pt 3, 15 e seg.).
1.1. Perché ora?
L'inizio del terzo millennio arriva non soltanto duemila
anni dopo la nascita di Gesù, ma anche in un momento in
cui gli astrologi credono che l'Età dei Pesci, loro nota
come era cristiana, volga al termine. Il movimento New
Age prende il nome dall'imminente Età astrologica
dell'Acquario. Il New Age è una delle numerose
spiegazioni del significato di questo momento storico che
bombardano la cultura contemporanea (in particolare quella
occidentale) ed è difficile individuare con chiarezza
quanto sia coerente o meno con il messaggio cristiano.
Perciò questo sembra essere il momento giusto per offrire
una valutazione, dall'ottica cristiana, del pensiero del
New Age e del movimento New Age nel suo
insieme. È stato detto, abbastanza correttamente, che oggi
molte persone oscillano fra certezza e incertezza, in
particolare per quanto riguarda la propria identità.1
Alcuni sono del parere che la religione cristiana sia
patriarcale e autoritaria, che le istituzioni politiche
siano incapaci di migliorare il mondo e che la medicina
ufficiale (allopatica) non riesca a guarire efficacemente
le persone. Il fatto che quelli che una volta erano
elementi centrali nella società vengano ora percepiti come
indegni di fiducia o privi di autentica autorità, ha
creato un clima in cui le persone guardano dentro di sé,
in se stesse, alla ricerca di senso e di forza. Si
rivolgono anche a istituzioni alternative, nella speranza
che possano soddisfare i loro bisogni più profondi. La
vita caotica o non strutturata delle comunità alternative
degli anni '70 ha promosso una ricerca di disciplina e di
strutture che sono evidentemente gli elementi chiave dei
popolarissimi movimenti « mistici ». Il New Age è
attraente soprattutto perché molto di quanto offre
soddisfa aspirazioni, spesso non soddisfatte dalle
istituzioni ufficiali.
Sebbene molto del New Age sia una reazione alla
cultura contemporanea, per molti versi ne è figlio. Il
Rinascimento e la Riforma hanno plasmato l'individuo
occidentale moderno, che non è oppresso da fardelli
esteriori come l'autorità meramente estrinseca e la
tradizione. Le persone sentono sempre meno il bisogno di
« far parte di » istituzioni (e tuttavia la solitudine è
una vera e propria piaga della vita moderna) e non sono
inclini a sottoporsi a giudizi « ufficiali ». Con questo
culto dell'uomo, la religione viene ricondotta alla sfera
intima, ciò che prepara il terreno per una celebrazione
della sacralità del sé. Per questo motivo il New Age
condivide molti dei valori propugnati dalla cultura
imprenditoriale e dal « Vangelo della prosperità » (di cui
si parlerà in seguito: sezione 2. 4) e anche dalla cultura
consumistica, la cui influenza si manifesta nel numero
sempre più alto di persone che ritengono possibile
mischiare cristianesimo e New Age, prendendo da
ognuno quanto ritengono sia il meglio di entrambi.2
Vale la pena ricordare che alcune deviazioni all'interno
del cristianesimo sono andate oltre il teismo
tradizionale, accettando una svolta unilaterale verso il
sé e questo ha incoraggiato una confusione di prospettive.
È importante osservare che, in alcune pratiche New Age,
Dio è ridotto alla funzione di promuovere lo sviluppo
dell'individuo.
Il
New Age attira persone imbevute dei valori della
cultura moderna. La libertà, l'autenticità, l'autonomia e
altri valori simili sono considerati sacri. Affascina
quanti hanno problemi con la società patriarcale. « Non
richiede più fede che andare al cinema » 3 e
tuttavia pretende di soddisfare le aspirazioni spirituali
delle persone. Qui si pone una questione centrale: che
cosa si intende per spiritualità in un contesto New Age?
La risposta svela alcune differenze fra la tradizione
cristiana e molto di ciò che può essere chiamato New
Age. Alcune versioni del New Age sfruttano le
forze della natura e cercano di comunicare con un altro
mondo per scoprire il destino degli individui, aiutandoli
a sintonizzarsi sulla giusta frequenza per trarre il
meglio da sé e dalle circostanze. Nella maggior parte dei
casi, tutto ciò è completamente fatalistico. Il
cristianesimo, invece, è un invito a guardare fuori di sé
e oltre, al « Nuovo Avvento » di Dio che ci chiama a
vivere il dialogo d'amore.4
1.2. L'era delle comunicazioni
Negli ultimi anni, la rivoluzione tecnologica nelle
comunicazioni ha creato una situazione del tutto nuova. La
facilità e la velocità con le quali, nel nostro tempo, le
persone possono comunicare, costituiscono una delle
ragioni per cui il New Age è riuscito a richiamare
l'attenzione di persone di tutte le età e di tutte le
formazioni, confondendo anche molti seguaci di Cristo che
non sono sicuri di che cosa si tratti. Internet, in
particolare, esercita un'influenza enorme, soprattutto fra
i giovani, che lo considerano un modo loro congeniale e
affascinante per acquisire informazioni. Tuttavia, è un
mutevole veicolo di equivoci su moltissimi aspetti della
religione: non tutto ciò che è etichettato come
« cristiano » o « cattolico » riflette fedelmente gli
insegnamenti della Chiesa cattolica e, al contempo, c'è
una notevole diffusione delle fonti del New Age che
vanno dal serio al faceto. Le persone hanno bisogno, e a
ragione, di informazioni affidabili sulle differenze fra
cristianesimo e New Age.
1.3. Il contesto culturale
Esaminando molte tradizioni New Age, appare subito
chiaro che, di fatto, di nuovo c'è molto poco. Il nome
sembra essersi diffuso attraverso i Rosa Croce e la
Massoneria, al tempo delle rivoluzioni francese e
americana, ma la realtà a cui si riferisce è una variante
contemporanea dell'esoterismo occidentale. Quest'ultimo
s'ispira ai gruppi gnostici che sorsero nei primi anni del
cristianesimo e acquisì importanza in Europa nel periodo
della Riforma. Si è sviluppato parallelamente alle visioni
scientifiche del mondo e ha acquisito una giustificazione
razionale nei secoli diciottesimo e diciannovesimo. Si è
caratterizzato per il rifiuto progressivo di un Dio
personale e per il concentrarsi su altre entità, che
spesso fungono da intermediari fra Dio e l'uomo nel
cristianesimo tradizionale, con adattamenti sempre più
originali di questi ultimi e l'introduzione di altri. Una
forte tendenza della cultura occidentale moderna, che ha
fatto spazio alle idee New Age, è l'accettazione
generale della teoria evoluzionistica di Darwin.
Quest'ultima, accanto all'attenzione rivolta a poteri
spirituali nascosti o forze della natura, ha costituito la
spina dorsale di molti aspetti di ciò che è ora conosciuta
come teoria New Age. Fondamentalmente, il New
Age ha avuto un grande successo perché la sua visione
del mondo era già stata ampiamente accettata. Il terreno
era stato preparato dallo sviluppo e dalla diffusione del
relativismo e dall'antipatia o dall'indifferenza verso la
fede cristiana. Inoltre, si è svolto un acceso dibattito
su una possibile definizione del New Age come
fenomeno postmoderno. L'esistenza ed il fervore del
pensiero e della pratica New Age testimoniano le
inestinguibili aspirazioni dello spirito umano verso la
trascendenza e il senso religioso, che non è solo un
fenomeno culturale contemporaneo, ma era già evidente nel
mondo antico sia cristiano che pagano.
1.4. Il New Age e la fede cattolica
Pur
ammettendo che la religiosità New Age in qualche
modo risponde alle legittime aspirazioni della natura
umana, si deve riconoscere che esso tenta di farlo
opponendosi ogni volta alla rivelazione cristiana. In
particolare nella cultura occidentale, il fascino
esercitato dagli approcci « alternativi » alla
spiritualità è molto forte. Da una parte, fra i cattolici
si sono diffuse nuove forme di affermazione psicologica
dell'individuo, anche nei centri di ritiro, nei seminari e
negli istituti di formazione per religiosi. Dall'altra, la
nostalgia e la curiosità sempre più forti per la saggezza
e i rituali antichi spiegano l'ampia diffusione
dell'esoterismo e dello gnosticismo. Molte persone sono
particolarmente attratte da quanto è noto, a torto o a
ragione, come spiritualità « celtica »,5 o da
religioni di popoli antichi. Libri e corsi sulla
spiritualità e sulle religioni antiche o orientali sono
un'impresa in forte espansione e sono spesso etichettati
con il termine New Age per motivi commerciali.
Tuttavia i collegamenti con quelle religioni non sono
sempre chiari e spesso vengono negati.
Un
adeguato discernimento cristiano del pensiero e della
pratica New Age non può non riconoscere che, come
nello gnosticismo del secondo e terzo secolo, esso
rappresenta una specie di compendio di posizioni che la
Chiesa ha identificato come eterodosse. Giovanni Paolo II
mette in guardia sulla « rinascita delle antiche idee
gnostiche nella forma del cosiddetto New Age. Non
ci si può illudere che esso porti a un rinnovamento della
religione. È soltanto un nuovo modo di praticare la gnosi,
cioè quell'atteggiamento dello spirito che, in nome di una
profonda conoscenza di Dio, finisce per stravolgere la Sua
Parola sostituendo parole che sono soltanto umane. La
gnosi non si è mai ritirata dal terreno del cristianesimo,
ma ha sempre convissuto con esso, a volte sotto forme di
corrente filosofica, più spesso con modalità religiose o
parareligiose, in deciso anche se non dichiarato contrasto
con ciò che è essenzialmente cristiano ».6 Se
ne può vedere un esempio nell'enneagramma, lo strumento
per l'analisi del carattere secondo nove tipi, il quale,
quando viene utilizzato come mezzo di crescita spirituale
introduce ambiguità nella dottrina e nella vita della fede
cristiana.
1.5. Una sfida positiva
Il
fascino del New Age non si può sottovalutare.
Quando la conoscenza del contenuto della fede cristiana è
debole, si può sostenere, erroneamente, che la religione
cristiana non ispiri una profonda spiritualità e si è
tentati di cercare altrove. È vero che alcuni ritengono
che il New Age sia già un fenomeno passato e
parlano di « next » Age.7 Si riferiscono a una
crisi che ha cominciato a manifestarsi negli Stati Uniti
d'America nei primi anni '90, ma ammettono che, in
particolare al di fuori del mondo anglofono, questa
« crisi » potrebbe sopraggiungere più tardi. Tuttavia
librerie, stazioni radiofoniche e la pletora di gruppi di
auto-aiuto sorti in numerose città e cittadine
occidentali, sembrano narrare una storia diversa. Pare
che, almeno per il momento, il New Age sia ancora
molto vivo e parte integrante dell'attuale scenario
culturale.
Il
successo del New Age lancia una sfida alla Chiesa.
Le persone sentono che la religione cristiana non offre
loro – o forse non gli ha mai dato – ciò di cui hanno
veramente bisogno. La ricerca che spesso conduce le
persone al New Age è un desiderio autentico di
spiritualità più profonda, di qualcosa che tocchi il loro
cuore, e di un modo per conferire un senso a un mondo
confuso e spesso alienante. C'è un tono positivo nelle
critiche che il New Age muove al « materialismo
della vita quotidiana, della filosofia e anche della
medicina e della psichiatria; al riduzionismo che si
rifiuta di prendere in considerazione le esperienze
religiose e soprannaturali; alla cultura industriale
dell'individualismo sfrenato, che insegna l'egoismo e non
si preoccupa degli altri, del futuro e dell'ambiente ».8
A creare problema sono le risposte alternative del New
Age alle questioni esistenziali. Se la Chiesa non
vuole essere accusata di essere sorda ai desideri delle
persone, i suoi membri devono fare due cose: radicarsi
ancor più saldamente nei fondamenti della propria fede e
ascoltare il grido, spesso silenzioso, che si leva dal
cuore delle persone e che, se non viene ascoltato dalla
Chiesa, le porta altrove. I fedeli devono essere esortati
a unirsi più intimamente a Gesù Cristo per essere pronti a
seguirlo, poiché Egli è la via autentica verso la
felicità, la verità su Dio e la pienezza di vita per tutti
gli uomini e per tutte le donne in grado di rispondere al
Suo amore.
2. LA SPIRITUALITÀ NEW AGE: UNA PANORAMICA
I
cristiani in molte società occidentali, e sempre più
spesso anche in altre parti del mondo, vengono in contatto
con aspetti diversi del fenomeno noto come New Age.
Molti di loro desiderano capire qual è il modo migliore
per avvicinarsi a qualcosa che affascina ma è allo stesso
tempo complesso, sfuggente e a volte irritante. Queste
riflessioni costituiscono il tentativo di aiutare i
cristiani a fare due cose:
– Individuare gli
elementi dello sviluppo della tradizione New Age;
– Indicare quegli aspetti che sono in contraddizione con
la rivelazione cristiana.
Questa è una risposta
pastorale a una sfida attuale che non tenta neanche di
elencare esaustivamente i fenomeni del New Age,
poiché ne risulterebbe un pesante volume ed è già
possibile trovare altrove queste informazioni. È
essenziale tuttavia cercare di capire il New Age
correttamente per valutarlo con serenità ed evitare di
farne una caricatura. Sarebbe sconsiderato e falso
affermare che tutto ciò che è legato al New Age è
giusto o è sbagliato. Tuttavia, data la visione che
soggiace alla religiosità New Age, nel complesso è
difficile conciliarlo con la dottrina e la spiritualità
cristiane.
Il New Age non è
un movimento nel senso normalmente attribuito
all'espressione « Nuovo Movimento Religioso » e non è
neanche quanto si intende abitualmente con i termini
« culto » e « setta ». Essendo trasversale alle culture e
presente in vari fenomeni quali la musica, il cinema, i
seminari, i gruppi di studio, i ritiri, le terapie e molte
altre attività ed eventi, è molto più diffuso e informale,
sebbene alcuni gruppi religiosi o para-religiosi
incorporino consapevolmente elementi New Age.
Secondo alcuni, questa corrente è stata una fonte di idee
per varie sette religiose e parareligiose.9 Il
New Age non è un movimento unico o uniforme, ma
piuttosto una rete a maglie larghe di praticanti il cui
approccio consiste nel pensare globalmente, ma agire
localmente. Chi fa parte di questa rete non ne conosce
necessariamente gli altri componenti e li incontra
raramente, se non addirittura mai. Nel tentativo di
evitare la confusione che può derivare dall'uso del
termine « movimento », alcuni si riferiscono al New Age
come a un « milieu » 10 o a un « culto di
ascoltatori » (audience cult).11
Tuttavia, si è anche sottolineato che « è una corrente di
pensiero molto coerente »,12 una sfida
deliberata alla cultura moderna. Si tratta di un struttura
sincretica che incorpora molti elementi diversi,
permettendo alle persone di condividere interessi o legami
a gradi molto diversi e a vari livelli di impegno. Molte
tendenze, pratiche e atteggiamenti che fanno in qualche
maniera parte del New Age sono, di fatto, parte di
una profonda reazione, facilmente identificabile, contro
la cultura dominante, e così in questo senso il termine
« movimento » non è del tutto fuori luogo. Esso si può
applicare al New Age nello stesso senso in cui si
applica ad altri ampi movimenti sociali, come quello per i
diritti civili o quello pacifista. Come questi ultimi,
infatti, esso comprende una sbalorditiva schiera di
persone legate ai principali scopi del movimento, ma molto
diverse nel modo di esserne coinvolte e di comprendere
alcune questioni particolari.
L'espressione
« religione del New Age » è ancor più controversa,
perciò è meglio evitarla, sebbene il New Age sia
spesso una risposta a interrogativi e necessità di
carattere religioso e il suo fascino si eserciti su
persone che cercano di scoprire e riscoprire una
dimensione spirituale nella propria vita. La scelta di
evitare l'espressione « religione del New Age » non
vuole in alcun modo mettere in dubbio il carattere
autentico della ricerca di significato e di senso nella
vita da parte di queste persone, ma solo rispettare il
fatto che molti nell'ambito di questo movimento fanno
un'attenta distinzione fra « religione » e
« spiritualità ». Molti hanno rifiutato la religione
organizzata perché a loro giudizio non è riuscita a
soddisfare i loro bisogni e proprio per questo motivo si
sono rivolti altrove per trovare « spiritualità ».
Inoltre, nel New Age è fondamentale la convinzione
che il tempo delle religioni particolari sia finito e
quindi riferirsi ad esso come a una religione sarebbe
contrario al suo modo di concepirsi. Comunque, è
abbastanza corretto porre il New Age nel contesto
più ampio di religiosità esoterica, il cui fascino
continua ad aumentare.13
Questo testo pone un
problema di fondo. È un tentativo di comprendere e
valutare qualcosa che è fondamentalmente un'esaltazione
della ricchezza dell'esperienza umana. È quindi destinato
a suscitare critiche per il fatto di non riuscire a
rendere giustizia a un movimento culturale la cui essenza
è proprio quella di infrangere quelli che sono considerati
gli angusti limiti del discorso razionale. Tuttavia
intende essere un invito a tutti i cristiani a prendere
sul serio il New Age e come tale chiede ai suoi
lettori di entrare in un dialogo critico con persone che
seguono prospettive molto diverse per affrontare la stessa
realtà.
L'efficacia pastorale
della Chiesa nel terzo millennio dipende in grande misura
dalla preparazione di proclamatori efficaci del messaggio
evangelico. Quanto segue è una risposta alle difficoltà
espresse da molti nell'affrontare il complesso e sfuggente
fenomeno del New Age. È un tentativo di comprendere
che cosa è il New Age e di individuare gli
interrogativi ai quali sostiene di offrire delle risposte
e delle soluzioni. Ci sono alcuni ottimi libri e altri
studi che indagano l'intero fenomeno o spiegano in
dettagli alcuni suoi aspetti particolari. Ad alcuni di
essi si farà riferimento nell'Appendice. In ogni caso
questi non sempre operano il necessario discernimento alla
luce della fede cristiana. Questo testo si prefigge lo
scopo di aiutare i cattolici a trovare una chiave di
lettura dei principi basilari che sono dietro il pensiero
New Age, così che essi possano compiere una
valutazione cristiana degli elementi del New Age in
cui si imbatteranno. Va detto che molte persone non amano
il termine New Age e ritengono l'espressione
« spiritualità alternativa » più corretta e meno
limitante. È anche vero che molti dei fenomeni menzionati
in questo documento non recano alcuna etichetta, ma si
presume, per brevità, che i lettori riconosceranno un
fenomeno o un insieme di fenomeni che possono, a ragione,
essere collegati con il movimento culturale generale
denominato spesso New Age.
2.1. Qual è la
novità del New Age?
Per molti, il termine
New Age indica chiaramente un'importantissima
svolta storica. Secondo alcuni astrologi, viviamo nell'Età
dei Pesci, dominata dal cristianesimo, che verrà
sostituita dalla Nuova Età dell'Acquario all'inizio
del terzo millennio.14 L'Età dell'Acquario
mantiene un posto importante nel movimento New Age
per l'influenza della teosofia, dello spiritismo,
dell'antroposofia e dei loro precedenti esoterici. Chi
sottolinea il mutamento imminente nel mondo esprime spesso
il desiderio di questo cambiamento, non tanto nel
mondo stesso quanto nella nostra cultura e nel modo di
rapportarsi al mondo. Ciò è particolarmente evidente in
quanti sottolineano l'idea di un Nuovo Paradigma di vita.
È un approccio affascinante perché, in alcune delle sue
espressioni, le persone non sono spettatori passivi, ma
svolgono un ruolo attivo nel modificare la cultura e nel
creare una nuova consapevolezza spirituale. In altre
espressioni, viene attribuita una forza maggiore alla
progressione inevitabile dei cicli naturali. In ogni caso,
l'Età dell'Acquario è una visione, non una teoria. Quella
del New Age è un'ampia tradizione che include molte
idee che non hanno un esplicito collegamento con il
passaggio dall'Età dei Pesci a quella dell'Acquario. Vi si
trovano visioni del futuro, moderate, ma piuttosto
generalizzate, che prevedono una spiritualità planetaria
accanto a religioni separate, ed analoghe istituzioni
politiche planetarie a complemento di quelle locali,
entità economiche globali più partecipative e
democratiche, una maggiore enfasi sulla comunicazione e
sull'educazione, un approccio misto alla salute che
combini la medicina ufficiale con l'autoguarigione, una
comprensione di sé più androgina e modi per integrare
scienza, misticismo, tecnologia ed ecologia. Ancora una
volta si evidenzia il desiderio profondo di un'esistenza
piena e sana per la razza umana e per il pianeta. Fra le
tradizioni confluite nel New Age vi sono antiche
pratiche occulte egiziane, la cabala, il primo gnosticismo
cristiano, il sufismo, la sapienza dei druidi, il
cristianesimo celtico, l'alchimia medievale, l'ermetismo
rinascimentale, il buddismo zen, lo yoga, ecc...15
Ecco ciò che è
« nuovo » nel New Age. Si tratta di un
« sincretismo di elementi esoterici e secolari »,16
collegati gli uni agli altri dalla diffusa percezione che
i tempi siano maturi per un cambiamento fondamentale degli
individui, della società e del mondo. Esistono varie
espressioni della necessità di un cambiamento:
– dalla fisica
meccanica di Newton alla fisica quantistica;
– dall'esaltazione moderna della ragione all'apprezzamento
del sentimento, dell'emozione e dell'esperienza (spesso
descritti come passaggio dal pensiero razionale
dell'emisfero sinistro del cervello a quello intuitivo
dell'emisfero destro);
– dal dominio della mascolinità e del patriarcato alla
celebrazione della femminilità, negli individui e nella
società.
In questi contesti
viene spesso utilizzata l'espressione « mutamento di
paradigma ». In alcuni casi, si suppone chiaramente che
tale passaggio non sia solo desiderabile ma inevitabile.
Il rifiuto della modernità che sta alla base del desiderio
di cambiamento non è nuovo, ma può essere descritto come
« un risveglio moderno di religioni pagane mescolato con
influssi delle religioni orientali, della psicologia
moderna, della filosofia, della scienza e della
controcultura sviluppatasi negli anni '50 e '60 ».17
Il New Age non è altro che il testimone di una
rivoluzione culturale, una reazione complessa alle idee e
ai valori dominanti della cultura occidentale e tuttavia
il suo criticismo idealista è paradossalmente tipico
proprio della cultura che combatte.
Riteniamo necessario
dire una parola sul concetto di « mutamento di
paradigma », reso popolare da Thomas Kuhn, uno storico
della scienza americano, che considerò un paradigma
« l'intera costellazione di credi, valori, tecniche ecc.
condivisi dai membri di una data comunità ».18
Quando si verifica un mutamento da un paradigma a un
altro, si ha una trasformazione completa di prospettiva
piuttosto che uno sviluppo graduale. Si tratta di una vera
e propria rivoluzione e Kuhn sottolineò che i paradigmi
contrastanti fra loro sono di tale ampiezza che non
possono coesistere. Così, ritenere che un mutamento di
paradigmi nel campo della religione e della spiritualità
sia semplicemente un nuovo modo per affermare credi
tradizionali significa non afferrare l'essenziale. Quanto
sta accadendo è un cambiamento radicale nella visione del
mondo, che mette in dubbio non solo il contenuto, ma anche
l'interpretazione fondamentale della visione precedente.
Forse l'esempio più chiaro di questo, per quanto riguarda
il rapporto fra New Age e cristianesimo, è la
ricostruzione completa della vita e del significato di
Gesù Cristo. È impossibile riconciliare queste due
visioni.19
È evidente che scienza
e tecnologia non sono riuscite a dare tutto ciò che un
tempo sembravano promettere, così nella loro ricerca di
significato e di liberazione le persone si sono rivolte
alla spiritualità. Il New Age che conosciamo è nato
dalla ricerca di qualcosa di più umano e più bello
rispetto alla vita opprimente e alienante della società
occidentale. I suoi primi esponenti erano pronti a
guardare lontano nella loro ricerca e per questo il New
Age è divenuto un approccio molto eclettico. Può anche
essere uno dei segni di un « ritorno alla religione », ma
di certo non è un ritorno alle dottrine e ai credi
cristiani ortodossi. I primi simboli di questo
« movimento » che sono penetrati nella cultura occidentale
furono il famoso festival di Woodstock nello Stato di New
York nel 1969 e il musical Hair, che espose i temi
principali del New Age nell'emblematica canzone « Aquarius ».20
Tuttavia, essi furono soltanto la punta di un iceberg,
le cui reali dimensioni sarebbero apparse solo in seguito.
L'idealismo degli anni '60 e '70 sopravvive ancora in
alcuni ambienti, ma ora non sono coinvolti
predominantemente gli adolescenti. Sono svaniti i legami
con l'ideologia politica di sinistra e le droghe
psichedeliche non sono affatto importanti come una volta.
Sono accadute talmente tante cose da allora che tutto ciò
non sembra più rivoluzionario. Le tendenze « spirituali »
e « mistiche », prima limitate alla controcultura, sono
ora parte della cultura dominante e riguardano aspetti
diversi della vita quali la medicina, la scienza, l'arte e
la religione. La cultura occidentale possiede ora una
consapevolezza politica ed ecologica più generale e tutto
questo mutamento culturale ha avuto un impatto enorme
sullo stile di vita delle persone. Alcuni hanno suggerito
che il « movimento » New Age sia proprio questo
grande passaggio a ciò che è considerato « un modo di vita
decisamente migliore ».21
2.2. Che cosa
pretende di offrire il New Age?
2.2.1. Incanto:
deve esserci un angelo
Uno degli elementi
ricorrenti della « spiritualità » del New Age è il
fascino esercitato da manifestazioni straordinarie e in
particolare da entità paranormali. Le persone riconosciute
come « medium » sostengono che un'altra entità prende il
controllo della loro personalità durante il processo di
« estasi » – fenomeno del New Age noto come « channeling »
– durante il quale il « medium » può perdere il controllo
del suo corpo e delle sue facoltà. Alcune persone che
hanno assistito a questi eventi dichiarano che le
manifestazioni sono davvero spirituali, ma non provengono
da Dio, nonostante venga utilizzato quasi sempre un
linguaggio d'amore e di luce. È probabilmente più corretto
riferirsi ad esse come a forme di spiritismo piuttosto che
di spiritualità in senso stretto. Altri amici e
consiglieri del mondo dello spirito sono angeli (divenuti
il fulcro del nuovo mercato di libri e immagini). Chi fa
riferimento agli angeli nel New Age non lo fa in
modo sistematico, perché in quest'ambito le distinzioni a
volte sono considerate inutili se troppo precise, in
quanto « esistono molti livelli di guide, entità, energie
e esseri in ogni angolo dell'universo. Sono tutti lì da
cogliere e scegliere secondo i vostri meccanismi di
attrazione/repulsione ».22 Queste entità
spirituali sono spesso invocate « non religiosamente » per
aiutare ad un rilassamento volto a esercitare un migliore
controllo della propria vita e della propria carriera e ad
agevolare il processo decisionale. La fusione con alcuni
spiriti che insegnano attraverso persone particolari è
un'altra esperienza del New Age, sostenuta da chi
si definisce « mistico ». Alcuni spiriti della natura
vengono descritti come energie potenti, esistenti nel
mondo naturale e anche nei « piani interiori », ossia
coloro ai quali si accede per mezzo di rituali, droghe e
altre tecniche che inducono stati alterati di coscienza. È
chiaro che, almeno in teoria, nel New Age spesso
non si riconosce alcuna autorità spirituale più elevata
della propria esperienza personale interiore.
2.2.2. Armonia e
comprensione: una buona vibrazione
Fenomeni diversi come
il giardino di Findhorn e il Feng Shui 23
illustrano in vario modo l'importanza di essere in
sintonia con la natura e con il cosmo. Nel New Age
non esiste distinzione fra bene e male. Le azioni umane
sono il frutto sia dell'illuminazione sia dell'ignoranza.
Quindi, non possiamo condannare nessuno e nessuno ha
bisogno di perdono. Credere nell'esistenza del male può
creare soltanto negatività e paura. La risposta alla
negatività è l'amore. Tuttavia, non si tratta di tradurlo
in azioni, ma di avere determinati atteggiamenti mentali.
L'amore è energia, una vibrazione ad alta frequenza, e il
segreto della felicità, della salute e del successo è
essere in grado di trovare una sintonia, di trovare il
proprio posto nella grande catena dell'essere. Gli
insegnanti e le terapie del New Age pretendono di
offrire la chiave per individuare corrispondenze fra tutti
gli elementi dell'universo, cosicché le persone possano
modulare il tono della propria vita e essere in armonia le
une con le altre e con tutto ciò che le circonda. Il
quadro teorico di riferimento diverge tuttavia tra autore
e autore.24
2.2.3. Salute:
vita aurea
La medicina ufficiale
(allopatica) tende oggi a limitarsi alla cura di malattie
particolari e isolate e non riesce a prestare attenzione
al quadro più ampio della salute della persona. Questo
atteggiamento ha causato una notevole e comprensibile
insoddisfazione. Le terapie alternative hanno acquisito
un'enorme popolarità perché sostengono di considerare la
persona nella sua interezza e guariscono anziché curare.
La salute olistica, come si sa, si concentra
sull'importante ruolo che la mente svolge nella guarigione
fisica. Si afferma che il legame fra aspetti spirituali e
fisici della persona risiede nel sistema immunitario o nel
sistema indiano dei chakra. Dal punto di vista
New Age, la malattia e la sofferenza derivano
dall'agire contro la natura. Quando si è in sintonia con
la natura, ci si può aspettare una vita molto più sana e
anche prosperità materiale. Secondo alcuni guaritori del
New Age, in realtà non dovremmo neanche morire. Lo
sviluppo del nostro potenziale umano ci metterà in
contatto con la nostra divinità interiore e con quelle
parti di noi stessi che sono state alienate o soppresse.
Ciò si rivela soprattutto negli Stati Alterati di
Coscienza (ASCs), spesso indotti da droghe o da varie
tecniche di espansione della mente, in particolare in seno
alla « psicologia transpersonale ». Lo sciamano è spesso
considerato lo specialista degli stati alterati di
coscienza, una persona che è in grado di mediare fra i
regni transpersonali di spiriti o divinità e il mondo
degli umani.
Esiste una
straordinaria varietà di approcci che promuovono la salute
olistica, alcuni derivanti da antiche tradizioni
culturali, sia religiose sia esoteriche, altri legati a
teorie psicologiche sviluppate a Esalen fra il 1960 e il
1970. Il New Age pubblicizza una vasta gamma di
pratiche quali l'agopuntura, il biofeedback, la
chiroterapia, la kinesiterapia, l'omeopatia, l'iridologia,
il massaggio e vari tipi di « bodywork » (ad
esempio l'ergonomia, il metodo Feldenkrais, la
riflessologia, il rolfing, il massaggio di
polarità, il tocco terapeutico, ecc.), la meditazione e la
visualizzazione, le terapie nutrizionali, la guarigione
psichica, vari tipi di erboristeria, la cristalloterapia,
la metalloterapia, la musicoterapia e la cromoterapia, le
terapie legate rifiutò le corrispondenze mentre Jung
relativizzò in maniera enfatica la causalità a favore di
una visione esoterica del mondo basata sulle
corrispondenze. alla reincarnazione e, infine, i programmi
in dodici tappe e i gruppi di auto-aiuto.25 Il
New Age ritiene che la fonte della guarigione sia
dentro di noi e che possiamo raggiungerla entrando in
contatto con la nostra energia interiore o energia
cosmica.
Dal momento che la
buona salute implica un prolungamento della vita, il
New Age offre una formula orientale in termini
occidentali. In origine la reincarnazione era parte del
pensiero ciclico induista, basato sull'atman o
nucleo divino della personalità (in seguito il concetto di
jiva), che si muoveva da un corpo all'altro in un
ciclo di sofferenza (samsara) determinato dalla
legge del karma, legata al comportamento nelle vite
passate. La speranza era riposta nella possibilità di
nascere in una condizione migliore o infine nella
liberazione dalla necessità di rinascere. Nella maggior
parte delle tradizioni buddiste, invece, ciò che vaga da
un corpo all'altro non è un'anima, ma un continuum di
consapevolezza. La vita presente è prigioniera di un
infinito processo cosmico che non risparmia neanche gli
dei. In Occidente, dal tempo di Lessing, la reincarnazione
è stata considerata molto più ottimisticamente come un
processo di apprendimento e di progressiva realizzazione
individuale. Lo spiritismo, la teosofia, l'antroposofia e
il New Age considerano la reincarnazione una forma
di partecipazione all'evoluzione cosmica. Questo approccio
post-cristiano all'escatologia sembra rispondere a
interrogativi di teodicea lasciati in sospeso ed elimina
la nozione di Inferno. Quando l'anima si separa dal corpo,
gli individui possono rivedere tutta la propria vita fin a
quel punto, e una volta che l'anima si è unita al suo
nuovo corpo vedono in anticipo qualcosa della fase
successiva. Le persone hanno accesso alle loro vite
precedenti attraverso i sogni e le tecniche di
meditazione.26
2.2.4. Unità
integrale: un viaggio magico e misterioso
Una delle
preoccupazioni centrali del movimento New Age è la
ricerca dell' « integralità ». Esso incoraggia il
superamento di tutte le forme di « dualismo », poiché tali
divisioni sono un prodotto nocivo di un passato meno
illuminato. Le divisioni che il New Age propone
come necessarie da superare comprendono la distinzione
reale fra Creatore e Creato, la reale distinzione fra uomo
e natura, o spirito e materia, che sono tutte considerate
erroneamente come forme di dualismo. Spesso si considerano
queste tendenze dualistiche come radicate nella tradizione
giudaico-cristiana della civiltà occidentale, mentre
sarebbe più corretto collegarle al manicheismo. La
rivoluzione scientifica e lo spirito del razionalismo
moderno vengono criticati in particolare per la tendenza
alla frammentazione, che tratta insiemi organici come
meccanismi riducibili alle loro più piccole componenti e
con esse spiegabili, e la tendenza a ridurre lo spirito
alla materia, cosicché la realtà spirituale, inclusa
l'anima, diviene semplicemente un « epifenomeno »
contingente di processi essenzialmente materiali. In tutti
questi ambiti, le alternative del New Age sono
definite « olistiche ». L'olismo pervade tutto il
movimento New Age, dalla sua preoccupazione per la
salute olistica alla sua ricerca di coscienza unitiva,
dalla sua consapevolezza ecologica all'idea di un « networking
» globale.
2.3. I principi
fondamentali del pensiero New Age
2.3.1. Una
risposta globale in un tempo di crisi
« Sia la tradizione
cristiana sia la fede secolare in un processo scientifico
infinito hanno dovuto affrontare un grave momento di
stallo, manifestato per la prima volta nelle rivoluzioni
studentesche del 1968 ».27 La saggezza delle
generazioni precedenti è stata improvvisamente privata del
significato e del rispetto che prima si portava loro,
mentre l'onnipotenza della scienza è svanita, cosicché la
Chiesa ha dovuto « affrontare un grave collasso nella
trasmissione della sua fede alle nuove generazioni ».28
Una perdita generale di fede in quelli che in precedenza
erano pilastri della coscienza e della coesione sociale è
stata accompagnata da un inaspettato ritorno a una
religiosità cosmica, ai rituali e credi che molti
ritenevano fossero stati soppiantati dal cristianesimo. In
realtà, questa perenne vena sotterranea esoterica non si è
mai esaurita. Invece, la popolarità acquisita dalla
religione asiatica è stata qualcosa di nuovo nel contesto
occidentale, formatosi alla fine del XIX secolo nel
movimento teosofico, e ha rispecchiato « la crescente
consapevolezza di una spiritualità globale, che incorpora
tutte le tradizioni religiose esistenti ».29
L'eterna questione
filosofica dell'uno e dei molti assume una forma moderna e
contemporanea nella tentazione di superare la divisione
indebita, ma anche la reale differenza e distinzione, e la
sua espressione più comune è l'olismo, un ingrediente
essenziale del New Age e uno dei principali segni
dei tempi dell'ultimo quarto del XX secolo. È stata spesa
una quantità straordinaria di energia nello sforzo di
superare la divisione in compartimenti, caratteristica
dell'ideologia meccanicistica, ma questo ha portato a
sentire l'obbligo di sottomettersi a una rete globale che
assuma un'autorità quasi trascendente. Le sue implicazioni
più ovvie sono un processo di trasformazione della
coscienza e lo sviluppo dell'ecologia.30 La
nuova visione, che è lo scopo della trasformazione della
coscienza, ha impiegato del tempo per essere formulata e
il suo consolidarsi è avversato da forme più antiche di
pensiero, protette dallo status quo. Ad avere successo è
stata la generalizzazione dell'ecologia come fascino della
natura e risacralizzazione della Terra, della Madre Terra,
o Gaia, con lo zelo missionario tipico della politica dei
Verdi. L'agente esecutivo della Terra è tutta la razza
umana. L'armonia e la comprensione necessarie a una
sua gestione responsabile sono sempre più pensate come un
governo globale, con un inquadramento etico globale. Si
crede che il calore della Madre Terra, la cui divinità
pervade tutto il Creato, colmi il divario fra Creato e il
Dio-Padre trascendente dell'Ebraismo e del Cristianesimo e
elimini la prospettiva di essere giudicati da questo
Essere.
In questa visione di un
universo chiuso che contiene « Dio » ed altri esseri
spirituali insieme a noi, riconosciamo un implicito
panteismo. Questo è un punto fondamentale che pervade
tutto il pensiero e la pratica New Age, e
condiziona in partenza ogni altra
affermazione positiva
che possa essere a favore dell'uno o dell'altro aspetto
della sua spiritualità. Come cristiani noi crediamo invece
che « l'uomo è essenzialmente creatura e tale rimane in
eterno, cosicché non sarà mai possibile un assorbimento
dell'io umano nell'io divino ».31
2.3.2. La matrice
essenziale del pensiero New Age
La matrice essenziale
del pensiero New Age va ricercata nella tradizione
esoterico-teosofica, ampiamente accettata dai circoli
intellettuali europei nei secoli diciottesimo e
diciannovesimo. È stata particolarmente presente nella
massoneria, nello spiritismo, nell'occultismo e nella
teosofia, che hanno in comune un certo tipo di cultura
esoterica. In questa visione del mondo, gli universi
visibili e invisibili sono collegati da una serie di
corrispondenze, analogie e influenze fra il microcosmo e
il macrocosmo, fra metalli e pianeti, fra pianeti e varie
parti del corpo umano, fra cosmo visibile e regni
invisibili della realtà. La natura è un essere vivente,
attraversato da flussi di simpatia e antipatia, animato da
una luce e da un fuoco segreti che gli esseri umani
cercano di controllare. Le persone possono entrare in
contatto con mondi superiori e inferiori mediante
l'immaginazione (un organo dell'anima e dello spirito)
oppure utilizzando mediatori (angeli, spiriti, diavoli) o
rituali.
Le persone possono
essere iniziate ai misteri del cosmo, di Dio e del sé
mediante un percorso spirituale di trasformazione. La vera
meta è la gnosi, la forma più elevata di
conoscenza, l'equivalente della salvezza. Essa implica una
ricerca delle tradizioni più antiche e più elevate della
filosofia (ciò che in maniera inappropriata viene
denominato come philosophia perennis) e della
religione (teologia primordiale) e una dottrina segreta
(esoterica) che è la chiave di tutte le tradizioni
« essoteriche » accessibili a chiunque. Gli insegnamenti
esoterici vengono trasmessi da maestro a discepolo in un
programma graduale di iniziazione.
Alcuni ritengono che
l'esoterismo del XIX secolo sia totalmente secolarizzato.
L'alchimia, l'astrologia e altri elementi di esoterismo
tradizionale sono stati integrati da aspetti della cultura
moderna, fra i quali la ricerca di leggi causali,
l'evoluzionismo, la psicologia e lo studio delle
religioni. Questo tipo di esoterismo ha assunto la sua
forma più chiara nelle idee di Helena Blavatsky, una
medium russa che nel 1875, a New York, fondò con Henry
Olcott la Società Teosofica. La Società intendeva
fondere elementi delle tradizioni orientale e occidentale
in un tipo di spiritismo evoluzionistico e si prefisse tre
scopi principali:
1) « Formare
un nucleo della Fratellanza Universale dell'umanità, senza
distinzione di razza, credo, casta o colore;
2) « Promuovere lo studio comparato di religione,
filosofia e scienza;
3) « Indagare le leggi non ancora spiegate della
natura e le forze latenti nell'uomo ».
« Il significato di
questi obiettivi... deve essere chiarito. Il primo
obiettivo rifiuta implicitamente il « fanatismo
irrazionale » e il « settarismo » del cristianesimo
tradizionale così come lo percepiscono gli spiritisti e i
teosofi... Tuttavia da questi obiettivi non appare subito
chiaro che per « scienza » i teosofi intendevano scienze
occulte e per filosofia la occulta philosophia, che
le leggi di natura erano di natura occulta o psichica e
che si aspettavano che la religione comparata rivelasse
una « tradizione primordiale », modellata in maniera
definitiva sulla philosophia perennis ermetista ».32
Un elemento molto
importante degli scritti di Madame Blavatsky era
l'emancipazione delle donne, che implicava un attacco al
Dio « maschio » dell'ebraismo, del cristianesimo e
dell'islam. Si auspicava un ritorno alla Dea-Madre
dell'induismo e alla pratica delle virtù femminili. Queste
idee furono portate avanti da Annie Besant, figura di
punta del movimento femminista. Oggi, la « Wicca » e la
« Spiritualità delle Donne » continuano a combattere
contro il cristianesimo « patriarcale ».
Marilyn Ferguson ha
dedicato un capitolo del suo The Aquarian Conspiracy,
« La Cospirazione dell'Acquario », ai precursori
dell'Età dell'Acquario, che hanno ordito le trame di una
visione trasformatrice basata sull'espansione della
coscienza e sull'esperienza dell'autotrascendenza. Fra gli
altri menziona lo psicologo americano Wiliam James e lo
psichiatra svizzero Carl Gustav Jung. James definì la
religione esperienza, non dogma, e insegnò che gli esseri
umani possono cambiare i propri atteggiamenti mentali in
modo tale da poter divenire artefici del proprio destino.
Jung sottolineò il carattere trascendente della coscienza
e introdusse l'idea dell'inconscio collettivo, una specie
di magazzino di simboli e memorie comuni a persone di
varie epoche e culture. Secondo Wouter Hanegraaff,
entrambi gli studiosi contribuirono a una
« sacralizzazione della psicologia », che è divenuta un
importante elemento del pensiero e della pratica New
Age. Jung, infatti, « non solo conferì
all'esoterismo un carattere psicologico, ma sacralizzò la
psicologia, riempiendola di contenuti tipici della
speculazione esoterica. Il risultato è un corpo di teorie
che ha permesso alle persone di parlare di Dio intendendo
in realtà la propria psiche e della propria psiche
pensando di fatto al divino. Se la psiche è « mente », e
anche Dio è « mente », allora mettere in discussione l'una
significa mettere in discussione l'altro ».33
Jung rispose all'accusa di aver « psicologizzato » il
cristianesimo, affermando che « la psicologia è il mito
moderno e che la fede si può comprendere solo mediante
tale mito ».34 Di certo, la psicologia di Jung
fa luce su numerosi aspetti della fede cristiana, in
particolare sulla necessità di affrontare la realtà del
male, ma le sue convinzioni religiose variano talmente
nelle diverse fasi della sua vita che quel che rimane è
un'immagine di Dio piuttosto confusa. Un elemento centrale
nel suo pensiero è il culto del sole, dove Dio è l'energia
vitale (libido) all'interno di una persona ».35
Come disse egli stesso: « questo paragone non è un mero
gioco di parole ».36 Jung si riferisce a un
« dio interiore », la divinità essenziale che riteneva
fosse presente in ogni essere umano. Il cammino verso
l'universo interiore passa per l'inconscio. L'armonia fra
mondo interiore e mondo esteriore sta nell'inconscio
collettivo.
La tendenza a
intercambiare psicologia e spiritualità fu fatta propria
dal Movimento del Potenziale Umano e si sviluppò verso la
fine degli anni '60 presso lo Esalen Institute in
California. La psicologia transpersonale, fortemente
influenzata dalle religioni orientali e da Jung, offriva
un viaggio contemplativo in cui la scienza incontrava il
misticismo. L'accento posto sulla corporeità, la ricerca
di modi di espansione della coscienza e il coltivare i
miti dell'inconscio collettivo erano tutti incoraggiamenti
a ricercare un « dio all'interno di se stessi ». Per
realizzare le proprie potenzialità, bisognava superare il
proprio ego per divenire il dio che ognuno in fondo
è. Per farlo bisognava scegliere la terapia adatta, la
meditazione, esperienze parapsicologiche, l'uso di
allucinogeni. Erano tutti modi per acquisire le
« esperienze culmine », esperienze « mistiche » di fusione
con Dio e con il cosmo.
Il simbolo
dell'Acquario fu mutuato dalla mitologia astrologica, ma
in seguito arrivò a significare il desiderio di un mondo
radicalmente nuovo. I due centri che funsero da motori
propulsori iniziali del New Age, furono, e in una
certa misura lo sono ancora, la Comunità-giardino di
Findhorn nella Scozia nord-orientale e il Centro per lo
sviluppo del potenziale umano di Esalen, a Big Sur, in
California, negli Stati Uniti d'America. Ciò che alimenta
il New Age in maniera consistente è una crescente
coscienza globale e una crescente consapevolezza di
un'imminente crisi ecologica.
2.3.3. Temi
centrali del New Age
Il New Age non è
esattamente una religione, ma è interessato a ciò che è
chiamato « divino ». L'essenza del New Age è la
libera associazione di varie attività, idee e persone a
cui si può applicare questo termine. Quindi non esiste
un'articolazione definitiva di qualcosa come le dottrine
delle religioni principali. Ciononostante, e malgrado
l'immensa varietà in seno al New Age, si possono
individuare alcuni punti comuni:
– Il cosmo è un tutto
organico;
– È animato da un'Energia, che viene anche identificata
come Anima o Spirito;
– Si crede molto nella mediazione di varie entità
spirituali. Gli esseri umani sono capaci di ascendere a
sfere superiori invisibili e di controllare la propria
vita oltre la morte;
– Si sostiene l'esistenza di una « conoscenza perenne »
che è antecedente e superiore a tutte le religioni e
culture;
– Le persone seguono maestri illuminati...
2.3.4. Che cosa dice
il New Age a proposito...
2.3.4.1. ...della
persona umana
Il New Age crede
nella perfettibilità della persona umana per mezzo di una
vasta gamma di tecniche e terapie (in contrasto con la
visione cristiana della cooperazione con la grazia
divina). In generale concorda con Nietzsche, secondo il
quale il cristianesimo ha impedito all'umanità autentica
di manifestarsi pienamente. La perfezione, in questo
contesto, significa raggiungere l'autorealizzazione,
secondo un ordine di valori che noi stessi creiamo e che
otteniamo con le nostre forze. Si può quindi parlare di un
sé che si auto- crea. Questa visione evidenzia che vi è
maggiore differenza fra come sono ora gli esseri umani e
quello che saranno quando avranno realizzato pienamente il
proprio potenziale, che fra gli esseri umani e gli
antropoidi.
È utile distinguere fra
esoterismo, ossia una ricerca di conoscenza, e
magico, o occulto: quest'ultimo è uno strumento per
ottenere potere. Alcuni gruppi sono sia esoterici sia
occulti. Al centro dell'occultismo esiste una volontà di
potere basata sul sogno di divenire divini. Le tecniche di
espansione della mente intendono rivelare all'uomo il suo
potere divino. Usando questo potere le persone preparano
la via all'Età dell'Illuminazione. Questa esaltazione
dell'umanità capovolge il giusto rapporto fra Creatore e
creatura e una delle sue forme estreme è il satanismo.
Satana diviene il simbolo della ribellione contro le
convenzioni e le regole, un simbolo che spesso assume
forme aggressive, egoistiche e violente. Alcuni gruppi
evangelici hanno espresso preoccupazione per la presenza
subliminale di quello che definiscono simbolismo satanista
in alcune espressioni della musica rock, che esercitano
una forte influenza sui giovani. Tutto ciò è completamente
assente nel messaggio di pace e armonia del Nuovo
Testamento e spesso è una delle conseguenze
dell'esaltazione dell'umanità quando essa implica la
negazione di un Dio trascendente.
Non sono solo i giovani
a farne le spese. I temi fondamentali della cultura
esoterica sono presenti anche nei campi della politica,
dell'educazione e della legislazione.37 È il
caso, in particolare, dell'ecologia. L'enfasi posta
dall'ecologia radicale sul biocentrismo nega la visione
antropologica della Bibbia, nella quale gli esseri umani
sono al centro del mondo perché sono considerati
qualitativamente superiori ad altre forme naturali. Ciò è
molto presente oggi nella legislazione e nell'educazione,
nonostante il fatto che in tal modo si sminuisce
l'umanità. La stessa matrice culturale esoterica si
ritrova nell'ideologia che sottostà alle politiche
demografiche e agli esperimenti di ingegneria genetica,
che sembrano esprimere il sogno degli esseri umani di
crearsi di nuovo da sé. Come si spera di farlo? Decifrando
il codice genetico, alterando le regole naturali della
sessualità, sconfiggendo i limiti della morte.
In quello che si può
definire un tipico racconto New Age, gli uomini
nascono con una scintilla divina, in un modo che ricorda
l'antico gnosticismo. Questo li collega all'unità del
Tutto. Sono considerati essenzialmente divini, sebbene
partecipino alla divinità cosmica a diversi livelli di
coscienza. Noi siamo co-creatori e creiamo la nostra
realtà personale. Secondo una concezione che considera
ogni individuo fonte creativa dell'universo, alcuni autori
del New Age sostengono che scegliamo noi le
circostanze della nostra vita (perfino la malattia e la
morte). Tuttavia, per comprendere bene qual è il nostro
posto nell'unità del cosmo dobbiamo compiere un viaggio.
Il viaggio è la psicoterapia e la salvezza è il
riconoscimento della coscienza universale. Il peccato non
esiste. Esiste soltanto una conoscenza imperfetta.
L'identità di ogni essere umano è diluita nell'essere
universale e nel processo delle incarnazioni successive.
Siamo soggetti a determinate influenze degli astri, ma
possiamo aprirci alla divinità che vive dentro di noi, in
una ricerca costante (mediante tecniche appropriate) di
un'armonia sempre maggiore fra il sé e l'energia cosmica
divina. Non è necessaria alcuna Rivelazione o Salvezza che
provenga dal di fuori delle persone, ma soltanto il
compimento dell'esperienza della salvezza che è dentro di
noi (auto- salvezza), possibile mediante tecniche
psico-fisiche che portano all'illuminazione definitiva.
Alcune fasi del
percorso verso l'auto-redenzione sono preparatorie
(meditazione, armonia fisica, liberazione di energie di
auto- guarigione). Sono i punti di partenza di processi di
spiritualizzazione, perfezione e illuminazione che aiutano
le persone ad acquisire ulteriori autocontrollo e
concentrazione psichica sulla « trasformazione » del sé
individuale in « coscienza cosmica ». Il destino della
persona umana è costituito da una serie di reincarnazioni
dell'anima in diversi corpi. Non ci si riferisce a un
ciclo di samsara, nel senso di purificazione come
punizione, ma ad un'ascensione graduale verso lo sviluppo
perfetto delle proprie potenzialità.
La psicologia è
utilizzata per spiegare l'espansione della mente come
esperienza « mistica ». Lo yoga, lo zen, la meditazione
trascendentale e gli esercizi tantrici conducono
all'autorealizzazione o illuminazione. Si crede che le
« esperienze culmine » (rivivere la propria nascita,
viaggiare fino ai confini della morte, il biofeedback,
la danza e perfino gli stupefacenti, qualsiasi cosa che
provochi uno stato alterato di coscienza), conducano
all'unità e all'illuminazione. Poiché c'è una sola Mente,
alcune persone possono essere canali per
raggiungere esseri superiori. Ogni parte di questo unico
essere universale ha contatti con tutte le altre.
L'approccio classico al New Age è la psicologia
transpersonale, i cui concetti principali sono la Mente
Universale, il Sé superiore, l'inconscio personale e
collettivo e l'io individuale. Il Sé Superiore è la nostra
identità reale, un ponte fra Dio, che è la mente divina, e
l'umanità. Lo sviluppo spirituale è il contatto con il Sé
Superiore che supera tutte le forme di dualismo fra
soggetto e oggetto, vita e morte, psiche e soma, il sé e
aspetti frammentari del sé. La nostra personalità limitata
è come un'ombra o un sogno creato dal sé reale. Il Sé
Superiore contiene i ricordi di precedenti
(re-)incarnazioni.
2.3.4.2. ...di
Dio?
Il New Age ha
una preferenza marcata per le religioni orientali e
precristiane, perché le considera incontaminate da
distorsioni giudaico-cristiane. Quindi tributa grande
rispetto agli antichi riti agresti e ai culti legati alla
fertilità. « Gaia », la Madre Terra, viene proposta come
alternativa a Dio Padre, la cui immagine viene collegata a
una concezione patriarcale del dominio maschile sulla
donna. Si parla di Dio, ma non di un Dio personale. Il Dio
di cui parla il New Age non è né personale né
trascendente. Non è né il libero Creatore né l'amorevole
reggente dell'universo, ma un'« energia impersonale »,
immanente al mondo, con il quale costituisce una « unità
cosmica »: « Tutto è uno ». Quest'unità è monistica,
panteistica, o più precisamente, panenteistica. Dio è il
« principio di vita », lo « spirito o anima del mondo »,
la somma totale della coscienza esistente nel mondo. In un
certo senso, tutto è Dio. La presenza di Dio è più
evidente negli aspetti spirituali della realtà, così ogni
mente/spirito è, in un certo qual modo, Dio.
Quando uomini e donne
la ricevono consciamente, « l'energia divina » è spesso
descritta come « energia cristica ». Si parla anche di
Cristo, ma non di Gesù di Nazaret. « Cristo » è un titolo
conferito a qualcuno che ha raggiunto uno stato di
coscienza nel quale percepisce la propria divinità e può
quindi affermare di essere un « Maestro universale ». Gesù
di Nazaret non era il Cristo, ma soltanto una delle
figure storiche nelle quali questa natura « cristica » si
è rivelata, come nel caso del Buddha e di altri. Ogni
manifestazione storica del Cristo mostra
chiaramente che tutti gli esseri umani sono celesti e
divini e li conduce verso questa realizzazione.
Il livello più
interiore e più personale (« psichico ») nel quale gli
esseri umani « avvertono » questa « divina energia
cosmica » è detto anche « Spirito Santo ».
2.3.4.3. ...del
mondo?
Importantissimo per
gran parte del pensiero New Age è il passaggio dal
modello meccanicistico della fisica classica a quello
« olistico » della fisica moderna atomica e subatomica,
basato sul concetto di materia costituita da onde o
energie invece che da particelle. L'universo è un oceano
di energia, che è un tutto unico o una rete di legami.
L'energia che anima quest'organismo unico che è l'universo
è « spirito ». Non esiste alterità fra Dio e il mondo. Il
mondo stesso è divino e subisce un processo evolutivo che
porta dalla materia inerte a una « coscienza più elevata e
perfetta ». Il mondo non è stato creato. Esso è eterno e
autosufficiente. Il futuro del mondo dipende da un
dinamismo interiore necessariamente positivo e porta
all'unità (divina) riconciliata di tutto quanto esiste.
Dio e il mondo, anima e corpo, intelligenza (razionalità)
ed emotività, cielo e terra, sono un'unica immensa
vibrazione di energia.
James Lovelock nel suo
libro sull'Ipotesi Gaia sostiene che « l'intera gamma di
materia vivente sulla terra, dalle balene ai virus, e
dalle querce alle alghe, si potrebbe considerare come una
singola entità vivente, in grado di manipolare l'atmosfera
della Terra per soddisfare tutte le sue esigenze e dotata
di facoltà e poteri superiori a quelli delle sue parti
costitutive ».38 Per alcuni, l'ipotesi Gaia è
« una strana sintesi di individualismo e collettivismo. È
come se il New Age, avendo sottratto le persone
alle politiche frammentarie, non veda l'ora di gettarle
nel calderone della mente globale ». Il cervello globale
ha bisogno di istituzioni con le quali governare, in altre
parole, di un governo mondiale. « Per affrontare i
problemi odierni, il New Age sogna un'aristocrazia
spirituale nello stile de La Repubblica di Platone,
gestita da società segrete... ».39 Può essere
esagerato asserire questo, ma è provato che l'elitarismo
gnostico e il governo globale coincidano su numerose
questioni di politica internazionale.
Nell'universo è tutto
correlato. Infatti ogni parte è in sé immagine della
totalità. Il tutto è in ogni cosa. Nella « grande catena
dell'essere », tutti gli esseri sono intimamente legati e
formano un'unica famiglia con differenti gradi di
evoluzione. Ogni persona umana è un ologramma,
un'immagine dell'insieme della creazione, in cui tutto
vibra sulla propria frequenza. Ogni essere umano è un
neurone del sistema nervoso centrale della Terra e tutte
le entità individuali sono in rapporto di complementarietà
le une con le altre.
Infatti, esiste una
complementarietà interiore o androginia in tutta la
creazione.40
Uno dei temi ricorrenti
negli scritti e nel pensiero New Age è quello del « nuovo
paradigma » introdotto dalla scienza contemporanea. « La
scienza ci ha permesso di vedere all'interno di insiemi e
di sistemi, ci ha sollecitato e trasformato. Stiamo
imparando a interpretare tendenze, a riconoscere i primi
segni di un altro paradigma più promettente. Creiamo
scenari futuri alternativi. Parliamo dei fallimenti dei
vecchi sistemi, introducendo nuove soluzioni ai problemi
in tutti i campi ».41 Quindi, il « mutamento
dei paradigmi » è un cambiamento radicale di prospettiva,
ma niente di più. Ci si chiede se il pensiero e il
cambiamento reale siano proporzionati e quanto una
trasformazione interiore possa rivelarsi efficace nel
mondo esterno. Ci si deve chiedere, pur non esprimendo un
giudizio negativo, quanto possa essere scientifico un
processo concettuale che implica affermazioni come questa:
« la guerra è impensabile in una società di persone
autonome che hanno scoperto che tutta l'umanità è
interdipendente, che non temono idee e culture estranee,
che sanno che tutte le rivoluzioni cominciano
nell'interiorità e che non si può imprimere il proprio
marchio di illuminazione sugli altri ».42 È
illogico concludere che qualcosa non possa accadere solo
perché è impensabile. Questo ragionamento è veramente
gnostico, nel senso che attribuisce un potere eccessivo
alla conoscenza e alla coscienza. Non vogliamo negare il
ruolo fondamentale e cruciale dello sviluppo della
coscienza nell'indagine scientifica, ma soltanto mettere
in guardia contro l'imposizione alla realtà esterna di ciò
che alberga ancora solo nella mente.
2.4. « Abitanti del
mito piuttosto che della Storia » 43?:
New Age e cultura
« In fondo, il fascino
del New Age risiede nell'interesse suscitato
culturalmente per il sé, il suo valore, le sue capacità e
i suoi problemi. Mentre la religiosità tradizionale, con
la sua organizzazione gerarchica, è adatta alla comunità,
la spiritualità scevra da tradizione si adatta bene
all'individuo. Il New Age è « del » sé, poiché
facilita la celebrazione di quanto deve essere e deve
divenire ed è « per » il sé, perché differendo da ciò che
è dominante, può affrontare i problemi di identità
generati da forme convenzionali di vita ».44
Il rifiuto della
tradizione quale organizzazione patriarcale, gerarchica ed
ecclesiale implica la ricerca di una forma alternativa di
società che si inspiri chiaramente alla nozione moderna
del sé. Molti scritti del New Age spiegano che non
si può fare nulla (direttamente) per cambiare il mondo, ma
tutto per cambiare se stessi. Modificare la coscienza
individuale sembra essere il modo (indiretto) per cambiare
il mondo. Il più importante strumento di cambiamento
sociale è l'esempio personale. Il riconoscimento mondiale
di questi esempi personali porterà costantemente alla
trasformazione della mente collettiva e tale
trasformazione sarà l'acquisizione principale del nostro
tempo. Questo fa chiaramente parte del paradigma olistico
ed è una riaffermazione della classica questione
filosofica dell'uno e dei molti. Si ricollega anche
all'esposizione junghiana della teoria della
corrispondenza e al suo rifiuto della causalità. Gli
individui sono immagini frammentarie dell'ologramma
planetario. Guardando nella propria interiorità non solo
si conosce l'universo, ma lo si modifica.
Tuttavia più ci si guarda dentro, più piccola diviene
l'arena politica. Tutto questo è veramente in sintonia con
la retorica della partecipazione democratica in un nuovo
ordine planetario oppure è un modo inconscio e sottile per
privare di potere le persone esponendole così al rischio
di venire manipolate? L'attuale preoccupazione per i
problemi planetari (questioni ecologiche, esaurimento
delle risorse, sovrappopolazione, divario economico fra
Nord e Sud, l'enorme arsenale militare e l'instabilità
politica) permettono o impediscono l'impegno in altre
questioni sociali e politiche parimenti reali? Il vecchio
adagio « la carità comincia a casa » può rappresentare un
sano equilibrio nell'approccio a tali questioni. Alcuni
osservatori del New Age individuano un sinistro
autoritarismo dietro l'apparente indifferenza verso la
politica. Lo stesso David Spangler sottolinea che una
delle ombre del New Age è « un subdolo arrendersi
alla mancanza di potere e alla irresponsabilità in nome
dell'attesa della nuova era piuttosto che essere attivi
creatori di integrità nella propria vita ».45
Anche se non è del
tutto corretto affermare che negli atteggiamenti del
New Age il quietismo è pressoché assoluto, una delle
critiche principali mosse al movimento New Age è
che il desiderio privato di autorealizzazione opera
veramente contro la possibilità di una profonda cultura
religiosa. Lo mettono in evidenza tre punti:
– Ci si chiede se il
New Age sia intellettualmente convincente quando cerca
di fornire un quadro completo del cosmo in una visione del
mondo che sostiene di integrare natura e realtà
spirituale. L'universo occidentale viene considerato
diviso e basato sul monoteismo, la trascendenza,
l'alterità e la separazione. Si rileva un dualismo
fondamentale in divisioni come quelle fra reale e ideale,
relativo e assoluto, finito e infinito, umano e divino,
sacro e profano, passato e presente, tutte riconducibili
alla « coscienza infelice » di Hegel. Tutto ciò viene
descritto come qualcosa di tragico. La risposta del New
Age è l'unità attraverso la fusione. Esso pretende di
riconciliare l'anima e il corpo, il femminile e il
maschile, lo spirito e la materia, l'umano e il divino, la
terra e il cosmo, il trascendente e l'immanente, la
religione e la scienza, le differenze fra le religioni, lo
Yin e lo Yang. Quindi non c'è alterità. Quello che rimane
in termini umani è la transpersonalità. Il mondo New
Age è a-problematico: non c'è nulla da raggiungere.
Tuttavia la questione metafisica dell'uno e dei molti
rimane irrisolta, o forse non viene neanche posta, poiché
c'è una grande preoccupazione per gli effetti della
disunità e della divisione, ma la risposta è solo una
descrizione di come le cose apparirebbero se venissero
guardate in un altro modo.
– Il New Age
importa, un po' alla volta, pratiche religiose orientali e
le reinterpreta per adattarle agli occidentali. Ciò
implica il rifiuto dei termini « peccato » e « salvezza »,
sostituiti dai moralmente neutri « addition » (dipendenza)
e « recovery » (ripresa). I riferimenti a influenze
extraeuropee sono a volte soltanto una « pseudo-orientalizzazione »
della cultura occidentale. Inoltre, non si tratta di un
dialogo autentico. In un contesto nel quale le influenze
greco-romane e giudaico-cristiane sono considerate con
sospetto, le influenze orientali vengono utilizzate
precisamente come alternative alla cultura occidentale. La
scienza e la medicina tradizionali sono percepite come
inferiori agli approcci olistici così come le strutture
patriarcali e particolaristiche nella politica e nella
religione. Sono ostacoli all'avvento dell'Età
dell'Acquario. Ancora una volta è evidente che la scelta
delle alternative proposte dal New Age esige che le
persone rompano completamente con la tradizione in cui
sono cresciute. Ma si tratta veramente, come spesso si
ritiene o si presume che sia, di una scelta libera e
matura?
– Le tradizioni
religiose autentiche promuovono la disciplina al fine di
acquisire saggezza, equanimità e compassione. Il
New Age è un'eco del desiderio profondo e inalienabile
di una cultura religiosa integrale e di qualcosa di più
generale e illuminante di quello che offrono in genere i
politici. Ma non è chiaro se i benefici di una visione
basata sul Sé, che si espande continuamente, siano
destinati agli individui o alle società. I corsi di
formazione del New Age (detti « erhard seminar
trainings » [EST] ecc.) fondono valori controculturali con
il bisogno dominante di avere successo, la soddisfazione
interiore con il successo esterno. Il ritiro « Spirit of
Business » che si tiene a Findhorn trasforma l'esperienza
del lavoro aumentandone la produttività. Alcuni seguaci
del New Age non vogliono solo divenire più
autentici e spontanei, ma anche più ricchi (attraverso le
arti magiche, ecc.). « Ciò che rende tutto più
affascinante all'uomo d'affari dalla mentalità
imprenditoriale è che questi corsi di formazione sembrano
propugnare idee in qualche modo più umanistiche nel mondo
degli affari. Si tratta di idee per le quali il luogo di
lavoro diventa “ambiente di apprendimento”, bisogna
“instillare nuova vita nel lavoro”, il “lavoro deve essere
umanizzante”. Si parla di “realizzazione del manager”,
“priorità delle persone” o di “dischiudere il potenziale”.
Presentate dai formatori New Age, queste idee
probabilmente piacciono a quegli uomini d'affari che hanno
già seguito altri esercizi più basati sull'umanesimo
secolare e desiderano andare avanti con l'obiettivo di
raggiungere la crescita personale, la felicità e
l'entusiasmo e allo stesso tempo la produttività
commerciale ».46 È dunque chiaro che le persone
coinvolte ricercano saggezza ed equanimità a proprio
beneficio, ma fino a che punto le attività nelle quali
sono impegnate permettono loro di operare per il bene
comune? Indipendentemente dalle loro motivazioni, tutti
questi fenomeni vanno giudicati dai frutti che recano e
bisogna chiedersi se promuovono il sé oppure
solidarietà non solo con balene, alberi o persone che
la pensano allo stesso modo, ma con tutto il creato, ossia
con tutta l'umanità. Il Cardinale Joseph Ratzinger
definisce le conseguenze più nefaste di qualsiasi
filosofia basata sull'egoismo, alla quale aderiscono
istituzioni o un gran numero di persone, come un insieme
di « strategie volte a ridurre il numero di quanti
potranno sfamarsi alla tavola dell'umanità ».47
Questo è un modello di valutazione dell'impatto di
qualsiasi filosofia o teoria. Il cristianesimo cerca
sempre di misurare i comportamenti umani in base alla loro
apertura al Creatore e a tutte le altre creature con un
rispetto che si basa saldamente sull'amore.
2.5. Perché il
New Age ha avuto un successo così rapido e si è
diffuso con tanta efficacia?
Indipendentemente dalle
questioni che solleva e dalle critiche che suscita, il
New Age è il tentativo di portare un po' di calore nel
mondo tanto duro e spietato in cui viviamo. Come reazione
alla modernità, agisce per lo più a livello dei
sentimenti, degli istinti e delle emozioni. L'ansia per un
futuro apocalittico di instabilità economica, incertezza
politica e mutamento climatico svolge un ruolo importante
nella ricerca di un'alternativa, di un rapporto
decisamente ottimistico con il cosmo. Si ricercano
integrità e felicità, spesso a un livello dichiaratamente
spirituale. Non è certo un caso che il New Age
abbia avuto un successo enorme in un'epoca che si
contraddistingue per un'esaltazione quasi universale della
diversità. La cultura occidentale è andata oltre la
tolleranza, nel senso di accettazione forzata o di
rassegnazione alle idiosincrasie di una persona o di un
gruppo minoritario, ed è giunta a una consapevole erosione
del rispetto per la normalità. La normalità ci viene
presentata come un concetto moralmente pesante,
necessariamente legato a norme assolute. Per un numero
sempre più alto di persone, norme e credi assoluti non
sono altro che l'incapacità di tollerare i punti di vista
e le convinzioni degli altri. In un clima del genere,
stili di vita e teorie alternative hanno avuto un successo
straordinario: essere diversi non è solo accettabile, ma è
anche una cosa buona e positiva.48
È essenziale ricordare
che gli individui seguono il New Age in molti modi
diversi e a vari livelli. Nella maggior parte dei casi non
è una questione di « appartenenza » a un gruppo o a un
movimento, né di essere pienamente consapevoli dei
principi alla base del New Age. A quanto pare, le
persone sono attratte per lo più da particolari terapie o
pratiche, senza chiedersi cosa c'è dietro e altre sono
semplicemente consumatori occasionali di prodotti
etichettati « New Age ». Chi utilizza l'aromaterapia o
ascolta musica New Age, per esempio, in genere è
semplicemente interessato agli effetti che essi hanno
sulla propria salute e il proprio benessere. Solo una
minoranza approfondisce lo studio del New Age e
cerca di capire il suo significato teorico (« mistico »).
Ciò è perfettamente in sintonia con i modelli di consumo
di società nelle quali il divertimento e lo svago hanno
tanta importanza. Questo « movimento » si è ben adattato
alle leggi del mercato e la sua diffusione si deve in
parte proprio alla sua attraente offerta economica. Almeno
in alcune culture, il New Age è stato considerato
come l'etichetta per un prodotto creato dall'applicazione
di regole di marketing a un fenomeno religioso.49
Del resto ci sarà sempre un modo per approfittare
economicamente dei bisogni spirituali delle persone. Come
molte altre cose nell' economia contemporanea, il New
Age è un fenomeno globale mantenuto e alimentato con
l'informazione dai mezzi di comunicazione sociale. Si può
affermare che questa comunità globale sia stata creata dai
mezzi di comunicazione sociale ed è piuttosto chiaro che
la letteratura popolare e la comunicazione di massa
assicurano che le nozioni comuni condivise dai
« credenti » e dai simpatizzanti si diffondano molto
rapidamente quasi dappertutto. Tuttavia, non si può
provare che questa rapida diffusione di idee sia avvenuta
per caso o invece sia sostenuta da un disegno preciso,
poiché si tratta di una forma molto libera di
« comunità ». Come le comunità cibernetiche create da
Internet, si tratta di un dominio in cui i rapporti umani
possono essere o molto impersonali o interpersonali in un
senso molto limitato.
Il New Age è
divenuto immensamente popolare come un insieme poco
preciso di credi, terapie e pratiche, spesso scelti e
combinati arbitrariamente, senza considerare le
incompatibilità e le incoerenze che un metodo del genere
può implicare. Del resto, questo non desta meraviglia in
una visione del mondo deliberatamente basata sul pensiero
intuitivo del « cervello destro ». Proprio per questo è
importante scoprire e riconoscere le caratteristiche
fondamentali delle idee del New Age. Quanto propone
è spesso descritto come « spirituale », piuttosto che
tipico di una qualche religione, ma i legami con certe
religioni orientali sono molto più stretti di quanto
immaginino molti « consumatori ». Ovviamente questo è
importante soprattutto per i gruppi di « preghiera » ai
quali le persone scelgono di partecipare, ma è anche un
problema reale per la gestione di un numero crescente di
società, i cui impiegati devono praticare la meditazione e
adottare tecniche di espansione della mente come parte
della loro vita lavorativa.50
È importante dire
qualcosa anche sulla promozione organica del New Age
come di un'ideologia, ma si tratta di una materia
piuttosto complessa. Alcuni gruppi hanno reagito al New
Age muovendogli generiche accuse di cospirazione, ma è
stato loro risposto che stiamo assistendo a un mutamento
culturale spontaneo il cui corso è felicemente determinato
da influenze che trascendono il controllo umano. Tuttavia
è sufficiente sottolineare che il New Age condivide
con alcuni gruppi di influenza internazionale lo scopo di
soppiantare e superare le religioni particolari per far
spazio a una religione universale in grado di unire tutta
l'umanità. Strettamente legato a questo fine è lo sforzo
concertato da parte di molte istituzioni di inventare un'Etica
Globale, una cornice etica che rifletterebbe la natura
globale della cultura, dell'economia e della politica
contemporanee. Inoltre, la politicizzazione delle
questioni ecologiche aggiunge colore all'intera questione
dell'ipotesi Gaia o del culto della Madre Terra.
3. NEW AGE E
SPIRITUALITÀ CRISTIANA
3.1. Il New Age
come spiritualità
I suoi promotori
definiscono spesso il New Age come « nuova
spiritualità ». È un po' ironico definirlo « nuovo »
quando tante delle sue idee derivano da antiche religioni
e culture. Ciò che è veramente nuovo, tuttavia, è la
ricerca consapevole di un'alternativa alla cultura
occidentale e alle sue radici giudaico-cristiane. Il
termine « spiritualità », dunque, si riferisce
all'esperienza interiore di armonia e di unità con tutta
la realtà che elimina il senso di imperfezione e di
finitezza che affligge la persona umana. Le persone
scoprono un profondo legame con la forza o energia
universale sacra che è il nucleo di tutta la vita. Dopo
aver fatto questa scoperta, uomini e donne possono
intraprendere un cammino di perfezione che permetterà loro
di indirizzare la propria vita personale e il rapporto con
il mondo, e di assumere un proprio ruolo nel processo
universale del divenire e nella nuova genesi di un mondo
in costante evoluzione. Il risultato è una mistica
cosmica,51 basato sulla consapevolezza di
un universo che si evolve con energie dinamiche. Quindi,
l'energia cosmica, la vibrazione, la luce, Dio, l'amore,
anche il Sé superiore, si riferiscono tutti alla stessa e
unica realtà, la fonte primaria presente in ogni essere.
Questa spiritualità
consta di due elementi distinti, uno metafisico e l'altro
psicologico. La componente metafisica deriva dalle
radici esoteriche e teosofiche del New Age e
fondamentalmente è una nuova forma di gnosi. Si accede al
divino svelando misteri nascosti grazie alla ricerca
dell'individuo del « reale dietro ciò che è solo
apparente, dell'origine al di là del tempo, del
trascendente al di là di ciò che è mera fugacità, della
tradizione primordiale oltre la tradizione semplicemente
effimera, dell'altro al di là dell'io, della divinità
cosmica al di là dell'individuo incarnato ». La
spiritualità esoterica « è un'indagine dell'Essere al di
là della separatezza degli esseri, una sorta di nostalgia
dell'unità perduta ».52
« Qui si può vedere la
matrice gnostica della spiritualità esoterica, che appare
evidente quando i figli dell'Acquario cercano l'Unità
Trascendente delle religioni. Delle religioni storiche
tendono a cogliere soltanto il nucleo esoterico, di cui
sostengono di essere i custodi. In un certo qual modo
negano la storia e rifiutano l'idea che la spiritualità
possa essere radicata nel tempo o in qualche istituzione.
Gesù di Nazaret non è Dio, ma una delle numerose
manifestazioni del Cristo universale e cosmico ».53
La componente
psicologica di questo tipo di spiritualità scaturisce
dall'incontro fra cultura esoterica e psicologia (cf.
2.32). Il New Age diviene quindi un'esperienza di
trasformazione psico-spirituale personale, considerata
analoga all'esperienza religiosa. Per alcuni questa
trasformazione assume la forma di una profonda esperienza
mistica, che segue una crisi personale o una lunga ricerca
spirituale. Per altri scaturisce dalla pratica della
meditazione o da qualche tipo di terapia o ancora da
esperienze paranormali che alterano gli stati di coscienza
e permettono di percepire l'unità della realtà.54
3.2. Narcisismo
spirituale?
Diversi autori
considerano la spiritualità del New Age come una
specie di narcisismo spirituale o di pseudomisticismo. È
interessante osservare come queste critiche siano state
mosse perfino da un esponente importante del New Age,
David Spangler che, nelle sue ultime opere, ha preso le
distanze dagli aspetti più esoterici di questa corrente di
pensiero.
Egli ha scritto che,
nelle forme più popolari del New Age, « gli
individui e i gruppi realizzano le proprie fantasie di
avventura e di potere, in genere di forma occulta o
millenarista... la caratteristica principale di questo
livello è l'attaccamento a un mondo privato di
realizzazione dell'io e un conseguente (sebbene non sempre
manifesto) ritrarsi dal mondo. A questo livello, il New
Age è popolato di esseri strani ed esotici, maestri,
adepti, extraterrestri; è un luogo di poteri psichici e di
misteri occulti, di cospirazioni e di dottrine nascoste ».55
In un'opera successiva,
David Spangler elenca quelli che considera elementi
negativi o « ombre » del New Age: « alienazione dal
passato in nome del futuro, attaccamento al nuovo in
quanto tale...; indiscriminazione e mancanza di
discernimento in nome dell'integrità e della comunione,
quindi mancata comprensione o mancato rispetto del ruolo
dei limiti; confusione fra fenomeni psichici e conoscenza,
fra channeling (cf. glossario al § 7.2, n.d.t.) e
spiritualità, fra la prospettiva del New Age e la
verità ultima ».56 Comunque Spangler è convinto
che l'egoismo e il narcisismo irrazionale siano
caratteristiche di un numero ridotto di seguaci del New
Age. E sottolinea come aspetti positivi la funzione
del New Age come simbolo di cambiamento e come
incarnazione del sacro, essendo un movimento in cui le
persone, per la maggior parte, sono « ricercatori molto
seri della verità », e lavorano per la vita e la crescita
spirituale.
David Toolan, un
gesuita americano che ha frequentato per diversi anni
l'ambiente del New Age, analizza l'aspetto
commerciale di molti prodotti e terapie etichettati come
New Age. Egli osserva come i seguaci del New Age
abbiano scoperto la vita interiore e siano affascinati
dalla prospettiva di essere responsabili del mondo, ma
vengano facilmente sopraffatti dalla tendenza
all'individualismo e a vedere tutto come un oggetto di
consumo. In questo senso, pur non essendo cristiana, la
spiritualità del New Age non è nemmeno buddista
poiché non implica la negazione di sé. Il sogno
dell'unione mistica sembra condurre, in pratica, a
un'unione meramente virtuale, che alla fine lascia le
persone più sole e insoddisfatte.
3.3. Il Cristo
Cosmico
Nei primi tempi del
cristianesimo, i credenti in Gesù Cristo furono costretti
ad affrontare le religioni gnostiche. Non le ignorarono,
ma presero questa sfida positivamente e applicarono a
Cristo stesso i termini utilizzati per le divinità
cosmiche. L'esempio più chiaro di questo è il famoso inno
a Cristo contenuto nella Lettera che San Paolo rivolge
alla comunità cristiana di Colossi:
Egli è l'immagine del
Dio invisibile,
generato prima di ogni creatura;poiché per mezzo di lui
sono state create tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni, Principati e Potestà.
Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in
vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui.
Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa;
il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai
morti,
per ottenere il primato su tute le cose.
Perché piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza
e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose,
rappacificando con il sangue della sua croce
cioè per mezzo di lui,
le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli (Col
1, 15-20).
Per questi primi
cristiani non c'era alcuna nuova era cosmica da attendere.
Con questo inno celebravano il compimento di tutte le cose
iniziato con Cristo. « Il tempo in realtà si è compiuto
per il fatto stesso che Dio, con l'incarnazione, si è
calato dentro la storia dell'uomo. L'eternità è entrata
nel tempo: quale “compimento” più grande di questo? Quale
altro “compimento” sarebbe possibile? ».57 Il
credo gnostico nei poteri cosmici e in un qualche oscuro
tipo di destino nega la possibilità di un rapporto con un
Dio personale rivelato in Cristo. Per i cristiani, il vero
Cristo cosmico è colui che è attivamente presente nei vari
membri del suo corpo, che è la Chiesa. Non si rivolgono a
poteri cosmici impersonali, ma alla sollecitudine
amorevole di un Dio personale. Per loro il
biocentrismo cosmico va trasferito in un insieme di
rapporti sociali (nella Chiesa). Inoltre, i
cristiani non sono bloccati in un modello ciclico di
eventi cosmici, ma si concentrano sul Gesù storico,
in particolare sulla sua crocifissione e resurrezione. Noi
troviamo nella Lettera ai Colossesi e nel Nuovo Testamento
una dottrina su Dio differente da quella implicita nel
pensiero New Age: la concezione cristiana di Dio è
quella di una Trinità di Persone che ha creato la razza
umana per il desiderio di condividere la comunione della
vita trinitaria con le creature. Compreso nella maniera
esatta, ciò significa che l'autentica spiritualità non è
tanto la nostra ricerca di Dio ma Dio che
cerca noi.
Nei circoli del New
Age si è diffusa un'altra idea totalmente diversa del
significato cosmico di Cristo. « Il Cristo Cosmico è il
modello divino che trova connessione nella persona
di Gesù Cristo (ma non si limita a questa persona). Il
modello divino di questa connessione si fece carne e
venne ad abitare in mezzo a noi (Gv 1, 14). Il
Cristo Cosmico... conduce ad un nuovo esodo dalla
schiavitù e dal pessimismo di un universo newtoniano,
meccanicistico, pieno di competizione, con vincitori e
vinti, dualismi, antropocentrismo, nonché dal tedio di
veder il nostro entusiasmante universo descritto come una
macchina priva di mistero e misticismo. Il Cristo Cosmico
è locale e storico, davvero legato intimamente alla storia
umana. Il Cristo Cosmico può vivere alla porta accanto o
persino all'interno del più profondo e autentico sé di
ognuno ».58 Sebbene questa spiegazione può non
soddisfare tutti coloro che hanno a che fare con il New
Age, è molto incisiva e mostra con chiarezza assoluta
dove siano le differenze fra queste due visioni di Cristo.
Per il New Age il Cristo Cosmico è un modello che
può ripetersi in molte persone, luoghi e tempi; è il
portatore di un enorme mutamento di paradigmi; è, in
definitiva, un potenziale dentro di noi.
Per la fede cristiana,
Gesù Cristo non è un modello, ma una persona divina la cui
figura umano-divina rivela il mistero dell'amore del Padre
per ogni essere umano attraverso la storia (Gv. 3,
16). Egli vive in noi perché condivide con noi la sua
vita, ma questo non è né imposto né automatico. Tutti gli
uomini e tutte le donne sono invitati a partecipare alla
sua vita, a vivere « in Cristo ».
3.4. Mistica
cristiana e mistica New Age
Per i cristiani la vita
spirituale è un rapporto con Dio che gradualmente,
attraverso la sua grazia, diviene più profondo e in questo
processo illumina anche il nostro rapporto con il prossimo
e con l'universo. Spiritualità, in termini New Age,
significa sperimentare stati di coscienza dominati da un
senso di armonia e fusione con il Tutto. Dunque la
« mistica » non si riferisce all'incontro con un Dio
trascendente nella pienezza dell'amore, ma all'esperienza
scatenata dal rivolgersi a se stessi, da un senso
esaltante di essere tutt'uno con l'universo, di lasciare
affondare la propria individualità nel grande oceano
dell'Essere.59
Questa distinzione
fondamentale appare chiara a tutti i livelli di confronto
tra la mistica cristiana e quella del New Age. La
via di purificazione di quest'ultimo si basa sulla
consapevolezza del disagio o alienazione, da superare
mediante quest'immersione nel Tutto. Per cambiare, bisogna
utilizzare tecniche che portino all'esperienza
dell'illuminazione. Quest'ultima trasforma la coscienza di
una persona e la pone in contatto con la divinità, intesa
come l'essenza più profonda della realtà.
Le tecniche e i metodi
offerti da questo sistema religioso immanentista, che non
concepisce Dio come persona, procedono « dal basso ».
Sebbene implichino un'immersione nelle profondità del
proprio cuore e della propria anima, costituiscono
un'impresa essenzialmente umana da parte di una persona
che cerca di ascendere alla divinità mediante le proprie
forze. Spesso si tratta di « un'ascesa » a livello di
coscienza verso quanto è inteso come una consapevolezza
liberatrice del « dio interiore ». Non tutti hanno accesso
a queste tecniche, i cui benefici sono ristretti a una
« aristocrazia » spirituale privilegiata.
Invece, l'elemento
essenziale della fede cristiana è la discesa di Dio fra le
creature, in particolare le più umili, deboli e meno
dotate secondo i valori del « mondo ». Esistono tecniche
spirituali che è utile apprendere, ma Dio è in grado di
superarle o di farne a meno. « Il modo cristiano di
avvicinarsi a Dio non si fonda su alcuna tecnica nel senso
stretto della parola. Ciò contraddirebbe lo spirito
d'infanzia richiesto dal Vangelo. La mistica cristiana
autentica non ha niente a che vedere con la tecnica: è
sempre un dono di Dio, di cui chi ne beneficia si sente
indegno ».60
Per i cristiani
convertirsi significa rivolgersi al Padre, attraverso il
Figlio, e con docilità al potere dello Spirito Santo. Più
si progredisce nel rapporto con Dio, che è sempre e in
ogni modo un dono libero, più diviene impellente il
bisogno di abbandonare il peccato, la miopia spirituale e
l'infatuazione di sé, tutte cose che impediscono
l'abbandonarsi fiducioso a Dio e l'apertura al prossimo.
Tutte le tecniche di
meditazione vanno depurate dalla vanità e dalla
presunzione. La preghiera cristiana non è un esercizio di
auto- contemplazione, di staticità e svuotamento di sé, ma
un dialogo d'amore, che « implica un'atteggiamento di
conversione, un esodo dall'io verso il Tu di Dio ».61
Ciò conduce ad arrendersi sempre più alla volontà di Dio,
per mezzo della quale siamo invitati a una profonda e
autentica solidarietà con i nostri fratelli e le nostre
sorelle.62
3.5. Il « dio
interiore » e la « theosis »
Questo è un punto
cruciale di contrasto fra il cristianesimo e il New Age.
Molta letteratura New Age è pervasa dalla
convinzione che non esista alcun essere divino « là
fuori » o veramente distinto dal resto della realtà. Da
Jung in poi moltissime persone hanno professato il credo
nel « dio interiore ». Il nostro problema, secondo il
New Age, è l'incapacità di riconoscere la nostra
divinità, un'incapacità che si può superare con l'aiuto di
una guida e con l'uso di una serie di tecniche volte a
schiudere il nostro potenziale (divino) nascosto. L'idea
fondamentale è che « Dio » è profondamente all'interno di
noi. Siamo Dei e scopriamo il nostro potere illimitato
eliminando strati e strati di inautenticità.63
Più riconosciamo questo potenziale più esso si realizza e
in questo senso il New Age ha una propria idea di
theosis, del divenire divini, più precisamente, del
riconoscere e accettare la nostra natura divina. Secondo
alcuni viviamo « in un'epoca in cui la nostra comprensione
di Dio va interiorizzata: dal Dio Onnipotente esteriore al
Dio forza dinamica e creativa che si trova al centro
esatto di tutto l'essere: Dio come Spirito ».64
Nella Prefazione al
Libro V dell'opera Adversus Haereses Sant'Ireneo fa
riferimento a « Gesù Cristo, che, attraverso il Suo amore
trascendente, è divenuto ciò che siamo, così da portarci
ad essere perfino ciò che è egli stesso ». Qui la
theosis, la comprensione cristiana della
divinizzazione, non avviene soltanto grazie ai nostri
sforzi, ma con l'assistenza della grazia di Dio che opera
in noi e attraverso di noi. Ciò presuppone necessariamente
la consapevolezza basilare di essere incompleti e persino
peccatori e in nessun modo l'esaltazione del sé. Inoltre,
si presenta come un'introduzione alla vita della Trinità,
un caso perfetto di distinzione al centro dell'unità: una
sinergia piuttosto che una fusione. Tutto ciò è frutto di
un incontro personale, un'offerta di un nuovo tipo di
vita. La vita in Cristo non è qualcosa di così personale e
privato da essere limitato all'ambito della coscienza né
si tratta soltanto di un nuovo livello di consapevolezza.
Implica la trasformazione della nostra anima e del nostro
corpo mediante la partecipazione alla vita sacramentale
della Chiesa.
4. Il NEW AGE
E LA FEDE CRISTIANA IN CONTRASTO
È difficile separare i
singoli elementi della religiosità New Age, per
quanto innocenti possano apparire, dal quadro di
riferimento dominante che permea l'intero pensiero globale
del movimento New Age. La natura gnostica di questo
movimento ci richiede di giudicarlo nella sua interezza.
Dal punto di vista della fede cristiana, non è possibile
isolare alcuni elementi della religiosità New Age
come accettabili per i cristiani, mentre ne rifiutiamo
altri. Poiché il movimento New Age dà grande
importanza alla comunicazione con la natura e alla
conoscenza cosmica di un bene universale, e facendo così
nega i contenuti rivelati della fede cristiana, non si può
giudicare come positivo o innocuo. In un contesto
culturale, segnato dal relativismo religioso, è necessario
mettere in guardia contro il tentativo di porre la
religiosità New Age allo stesso livello della fede
cristiana, facendo apparire relativa la differenza fra
fede e credenza, poiché ciò crea una grande confusione per
gli incauti. A questo riguardo, è utile ricordare
l'esortazione di San Paolo ad istruire alcune persone
perché « non insegnino dottrine diverse e non badino più a
favole e a genealogie interminabili, che servono più a
vane discussioni che al disegno divino manifestato nella
fede » (1 Tim 1, 3-4). Alcune pratiche vengono non
correttamente etichettate come New Age solo come
una strategia di mercato per venderle meglio, ma non sono
veramente associate con la sua visione globale. Ciò
aggiunge solo confusione. È quindi necessario identificare
accuratamente quegli elementi che appartengono al
movimento New Age e che non possono essere
accettati da coloro che sono fedeli a Cristo e alla sua
Chiesa.
Le seguenti domande
potrebbero essere il modo più semplice per valutare alcuni
degli elementi centrali del pensiero e della pratica
New Age da un punto di vista cristiano. Il termine « New
Age » si riferisce alle idee che fa circolare su Dio,
l'essere umano e il mondo, alle persone con le quali i
cristiani possono parlare a proposito di questioni
religiose, al materiale pubblicitario per i gruppi di
meditazione, a terapie, ad affermazioni sulla religione,
ecc. Alcune di queste domande applicate a persone e idee
non esplicitamente etichettate come New Age
rivelerebbero ulteriori collegamenti, ancora senza nome e
non riconosciuti, con l'intera atmosfera New Age.
- Dio è un essere
con il quale abbiamo un rapporto oppure è qualcosa da
usare o una forza per essere più potenti?
Il concetto di Dio del
New Age è piuttosto vago, mentre quello cristiano è
molto chiaro. Il Dio del New Age è un'energia
impersonale, una particolare estensione o componente del
cosmo. In questo senso, Dio è la forza vitale o anima del
mondo. La divinità è presente in ogni essere, secondo una
gradualità che va « dal più infimo cristallo del mondo
minerale fino ed oltre al Dio Galattico stesso, sul Quale
non possiamo dire nulla. Non è un uomo, ma una Grande
Coscienza ».65 In alcuni scritti classici del
New Age appare chiaro che gli esseri umani pensano
a se stessi come a degli dei, atteggiamento questo più
sviluppato in alcune persone che in altre. Dio non va più
ricercato all'esterno del mondo, ma all'interno dell'io.66
Anche quando « Dio » è qualcosa di esterno a me, è lì per
essere manipolato.
Questo è molto
diverso dall'interpretazione cristiana di Dio come
Creatore del cielo e della terra e quale fonte di tutta la
vita personale. Dio è in se stesso personale, il Padre, il
Figlio e lo Spirito Santo, che ha creato l'universo per
condividere la comunione della sua vita con le creature.
« Dio, che “abita una luce inaccessibile” vuole comunicare
la propria vita divina agli uomini da lui liberamente
creati, per farne figli adottivi nel suo Unico Figlio.
Rivelando se stesso, Dio vuole rendere gli uomini capaci
di rispondergli, di conoscerlo e di amarlo ben più di
quanto sarebbero capaci da se stessi ».67Dio
non viene identificato con il principio vitale inteso come
« Spirito » o « energia di base » del cosmo, ma è
quell'amore che è assolutamente diverso dal mondo e
tuttavia è presente in maniera creativa in ogni cosa e
conduce gli esseri umani alla salvezza.
- Esiste un solo
Gesù Cristo oppure ve ne sono migliaia?
La letteratura del
New Age presenta spesso Cristo come uno fra i tanti
saggi, iniziati, avatar. Negli approcci del New Age:
– Il Gesù storico
personale e individuale è distinto dal Cristo universale,
impersonale ed eterno;
– Gesù non è considerato l'unico Cristo;
– La morte di Gesù sulla croce viene negata o
reinterpretata per escludere l'idea che Egli, in quanto
Cristo, possa aver sofferto;
– Documenti apocrifi (come i vangeli neo-gnostici) sono
considerati fonti autentiche per la conoscenza di aspetti
della vita di Gesù che non si possono trovare nel canone
delle Scritture. Altre rivelazioni su Gesù, offerte da
entità, spiriti guida e maestri ascesi o anche dalle
« Cronache di Akasha », sono fondamentali per la
cristologia del New Age;
– Si compie una specie di esegesi esoterica dei testi
biblici per depurare il cristianesimo dalla religione
formale che impedisce l'accesso alla sua essenza
esoterica.68
Nella tradizione
cristiana, Gesù Cristo è Gesù di Nazaret del quale parlano
i Vangeli, il figlio di Maria e l'unico figlio di Dio,
vero uomo e vero Dio, la piena rivelazione della verità
divina, l'unico Salvatore del mondo: « Fu crocifisso per
noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo
giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al
cielo, siede alla destra del Padre ».69
- L'essere umano:
esiste un solo essere universale oppure molti individui?
Lo scopo delle tecniche
del New Age è la riproduzione deliberata di stati
mistici, come se si trattasse di materiale da laboratorio.
Il rebirthing, il biofeedback, l'isolamento
sensoriale, il respiro olotropico, l'ipnosi, i mantra, il
digiuno, la privazione del sonno e la meditazione
trascendentale sono tentativi di controllare questi stati
e sperimentarli costantemente ».70 Tutte queste
pratiche producono debolezza psichica (e vulnerabilità).
Quando l'esercizio consiste nel reinventare se stessi, si
pone la questione reale del Chi sono « io ». Il « dio
interiore » e l'unione olistica con tutto il cosmo
ripropongono tale questione. Personalità individuali
isolate sarebbero patologiche nei termini del New Age
(in particolare per la psicologia transpersonale).
Tuttavia, « il pericolo vero è il paradigma olistico.
Quello del New Age è un pensiero basato sull'unità
totalitaria e proprio per questo è un pericolo... ».71
In tono più moderato: « Siamo autentici quando “ci
facciamo carico” di noi stessi, quando la nostra scelta e
le nostre reazioni fluiscono spontaneamente dai nostri
bisogni più profondi, quando il nostro comportamento e le
espressioni dei nostri sentimenti riflettono la nostra
integrità personale ».72 Il Movimento del
Potenziale Umano è l'esempio più eclatante della
convinzione che gli umani sono divini o hanno in sé una
scintilla divina.
L'approccio
cristiano si nutre degli insegnamenti delle Scritture
sulla natura umana; uomini e donne sono creati a immagine
e somiglianza di Dio (Gn 1, 27) e Dio li tiene in
grande considerazione con grande stupore del Salmista
(cf. Sal 8). La persona umana è un mistero pienamente
rivelato solo in Gesù Cristo (cf.
Gaudium et spes, n. 22), e
infatti diviene autenticamente umana grazie al suo
rapporto con Cristo attraverso il dono dello Spirito.73
Tutto ciò è molto distante dalla caricatura di
antropocentrismo attribuita al cristianesimo e rifiutata
perfino da numerosi autori e praticanti del New Age.
- Ci salviamo da
soli o la salvezza è un dono gratuito di Dio?
La soluzione a questo
problema sta nello scoprire da cosa o da chi riteniamo di
essere salvati. Salviamo noi stessi mediante le nostre
azioni come spesso spiega il New Age, oppure
veniamo salvati dall'amore di Dio? Le parole chiave sono
auto-compimento, auto-realizzazione e
auto-redenzione. Il New Age è essenzialmente
pelagiano per quanto riguarda la sua maniera di
comprendere la natura umana.74
Per i cristiani la
salvezza dipende dalla partecipazione alla passione, morte
e resurrezione di Cristo e da un rapporto personale
diretto con Dio piuttosto che da una qualsiasi tecnica. La
situazione umana, compromessa com'è dal peccato originale
e dal peccato personale, può essere rettificata solo
dall'azione di Dio: il peccato è un'offesa contro Dio, e
soltanto Dio può riconciliarci con lui. Nel piano divino
della salvezza, gli esseri umani sono stati salvati da
Gesù Cristo che, come Dio e come uomo, è l'unico mediatore
della redenzione. Nel cristianesimo la salvezza non è
un'esperienza del sé, un dimorare meditativo e intuitivo
in se stessi, ma è il perdono del peccato, la liberazione
dalle profonde ambivalenze che albergano dentro di noi e
il raggiungimento della pace dei sensi mediante il dono
della comunione con un Dio amorevole. La via della
salvezza non si trova in una semplice trasformazione
auto-indotta della coscienza, ma in una liberazione dal
peccato e dalle sue conseguenze che ci conducono a lottare
contro il peccato che è in noi stessi e nella società che
ci circonda. Essa necessariamente ci spinge verso una
solidarietà amorevole con il nostro prossimo in
difficoltà.
- Inventiamo la
verità o la riceviamo?
La verità del New
Age riguarda buone vibrazioni, corrispondenze
cosmiche, armonia ed estasi, in generale esperienze
piacevoli. Si cerca di individuare la propria verità
secondo un criterio di benessere. La valutazione della
religione e delle questioni etiche avviene naturalmente in
base ai propri sentimenti e alle proprie esperienze.
La dottrina
cristiana presenta Gesù Cristo come « la Via, la Verità,
la Vita » (Gv 14, 6). I suoi seguaci devono aprire
la propria vita a Lui e ai suoi valori, in altre parole a
un insieme oggettivo di requisiti che sono parte di una
realtà oggettiva che è alla fine conoscibile da tutti.
- Preghiera e
meditazione: ci rivolgiamo a noi stessi o a Dio?
La tendenza a
confondere la psicologia e la spiritualità ci spinge ad
insistere sul fatto che molte delle tecniche di
meditazione ora in voga non sono preghiera. Spesso sono
una buona preparazione alla preghiera, ma nulla di più,
anche se inducono un piacevole stato mentale o benessere
psicofisico. Le esperienze che ne scaturiscono sono
veramente intense, ma restare a questo livello significa
restare soli, non essere ancora al cospetto dell'altro. Il
silenzio può porci di fronte al vuoto piuttosto che essere
un silenzio di contemplazione dell'Amato. È anche vero che
le tecniche di immersione nel proprio cuore sono in
definitiva un appello alla propria capacità di raggiungere
il divino o persino di divenire divini. Se dimenticano la
ricerca di Dio del cuore umano non sono ancora una
preghiera cristiana. Anche se viene considerato un
collegamento con l'Energia Universale, « questo “rapporto”
facile con Dio, dove quest'ultimo ha la funzione di
soddisfare tutti i nostri bisogni, dimostra l'egoismo
presente al centro di questo New Age ».75
Le pratiche del New
Age non sono veramente preghiera perché riguardano
l'introspezione o fusione con l'energia cosmica in
opposizione al duplice orientamento della preghiera
cristiana che implica sì introspezione, ma è anche, e
soprattutto, incontro con Dio. Lungi dall'essere un
semplice sforzo umano, la mistica cristiana è
essenzialmente dialogo che implica « un atteggiamento di
conversione, un esodo dall'io verso il Tu di Dio ».76« Il
cristiano, anche quando è solo e prega nel segreto, ha la
consapevolezza di pregare sempre in unione con Cristo,
nello Spirito Santo, insieme con tutti i santi per il bene
della Chiesa ».77
- Abbiamo la
tentazione di negare il peccato oppure ne accettiamo
l'esistenza?
Nel New Age non
esiste un vero concetto di peccato, ma piuttosto l'idea di
conoscenza imperfetta. Si cerca l'illuminazione che si può
raggiungere mediante particolari tecniche psicofisiche. A
chi partecipa alle attività del New Age non viene
detto che cosa credere, che cosa fare o non fare, ma: « vi
sono mille modi di esplorare la realtà interiore. Vai dove
ti portano l'intelligenza e l'intuizione. Abbi fiducia in
te stesso ».78 L'autorità è passata da una
posizione teistica all'interno del sé. Il problema più
grave percepito nel pensiero New Age è quello
dell'alienazione da tutto il cosmo e non il fallimento
personale o il peccato. Il rimedio consiste
nell'immergersi sempre più nell'interezza dell'essere. Da
alcuni scritti e da alcune pratiche del New Age si
evince che una sola vita non è sufficiente e che debbono
verificarsi delle reincarnazioni affinché le persone
possano realizzare pienamente il proprio potenziale.
Nella prospettiva
cristiana « la realtà del peccato, e più particolarmente
del peccato delle origini, si chiarisce soltanto alla luce
della Rivelazione divina. Senza la conoscenza di Dio che
essa ci dà, non si può riconoscere chiaramente il peccato,
e si è tentati di spiegarlo semplicemente come un difetto
di crescita, come una debolezza psicologica, un errore,
come l'inevitabile conseguenza di una struttura sociale
inadeguata, ecc. Soltanto conoscendo i disegni di Dio
sull'uomo, si capisce che il peccato è un abuso di quella
libertà che Dio dona alle persone create perché possano
amare lui e amarsi reciprocamente ».79« Il
peccato è una mancanza contro la ragione, la verità, la
retta coscienza; è una trasgressione in ordine all'amore
vero, verso Dio e verso il prossimo; a causa di un
perverso attaccamento a certi beni. Esso ferisce la natura
dell'uomo e attenta alla solidarietà umana... ».80« Il
peccato è un'offesa a Dio... Il peccato si erge contro
l'amore di Dio e allontana da esso i nostri cuori... Il
peccato pertanto è “amore di sé fino al disprezzo di
Dio” ».81
- Veniamo
incoraggiati a rifiutare la sofferenza e la morte o ad
accettarla?
Alcuni scrittori del
New Age considerano la sofferenza come qualcosa che ci
siamo auto-imposti oppure come un karma negativo o ancora
come l'incapacità di sfruttare appieno le nostre risorse.
Altri si concentrano sui metodi per raggiungere il
successo e il benessere (es. Deepak Chopra, José Silva e
altri). Nel New Age la reincarnazione è spesso
considerata un elemento necessario alla crescita
spirituale, una fase di progressiva evoluzione spirituale
che è cominciata quando siamo nati e proseguirà dopo la
morte. Nella nostra vita attuale l'esperienza della morte
di altre persone provoca una crisi salutare.
Sia l'unità cosmica
sia la reincarnazione sono inconciliabili con la fede
cristiana secondo la quale la persona umana è un essere
distinto che vive una vita della quale è pienamente
responsabile: l' interpretazione che il New Age dà della
persona mette in dubbio le idee di responsabilità e di
libertà. I cristiani sanno che « nella Croce di Cristo non
solo si è compiuta la redenzione mediante la sofferenza,
ma anche la stessa sofferenza umana è stata redenta.
Cristo – senza nessuna colpa propria – si è addossato “il
male totale del peccato”. L'esperienza di questo male
determinò l'incomparabile misura della sofferenza di
Cristo, che diventò il prezzo della redenzione... Il
Redentore ha sofferto al posto dell'uomo e per l'uomo.
Ogni uomo ha una sua partecipazione alla redenzione.
Ognuno è anche chiamato a partecipare a quella sofferenza,
mediante la quale si è compiuta la redenzione. È chiamato
a partecipare a quella sofferenza, per mezzo della quale
ogni umana sofferenza è stata anche redenta. Operando la
redenzione mediante la sofferenza, Cristo ha elevato
insieme la sofferenza umana a livello di redenzione.
Quindi anche ogni uomo, nella sua sofferenza, può
diventare partecipe della sofferenza redentiva di
Cristo ».82
- Bisogna evitare o
perseguire l'impegno sociale?
Molto nel New Age
è solo un'indegna auto-promozione, ma alcune figure di
spicco del movimento sostengono che sia scorretto
giudicare tutto il movimento sulla base di una minoranza
di persone egoiste, irrazionali e narcisiste o farsi
abbagliare da alcune delle loro pratiche più bizzarre che
danneggiano l'immagine del New Age di autentica
ricerca spirituale e spiritualità.83 Per il
cristianesimo, la fusione degli individui nel sé cosmico,
la relativizzazione o l'abolizione della differenza e
dell'opposizione in un'armonia cosmica, sono
inaccettabili.
Perché vi sia amore
autentico, è necessaria la presenza di un'altra (persona)
differente. Un cristiano autentico ricerca l'unità nella
capacità e nella libertà dell'altro di dire « sì » o
« no » al dono d'amore. Il cristianesimo considera
l'unione come comunione e l'unità come comunità.
- Il nostro futuro è
scritto nelle stelle o dobbiamo aiutare a costruirlo?
La Nuova Era che sta
sorgendo sarà popolata da esseri perfetti e androgini, che
domineranno completamente le leggi cosmiche della natura.
In questo scenario, il cristianesimo dev'essere eliminato
e lasciare il posto a una religione globale e a un nuovo
ordine mondiale.
I cristiani vivono
costantemente in uno stato di allerta, pronti per gli
ultimi giorni in cui Cristo ritornerà. La loro Nuova Era
iniziò duemila anni fa con Cristo, che non è altro che
« Gesù di Nazaret, il Verbo di Dio fatto uomo per la
salvezza di tutti ». « La presenza e l'attività dello
Spirito non toccano solo gli individui, ma la società e la
storia, i popoli, le culture, le religioni ». Infatti « di
tutti loro, è animatore lo Spirito del Padre, che il
Figlio dell'uomo dona liberamente ».84Noi
viviamo negli ultimi tempi.
Da una parte, è
evidente che molte pratiche del New Age non
sembrano sollevare in chi le segue questioni dottrinali;
ma, allo stesso tempo è innegabile che queste stesse
pratiche comunicano, anche se soltanto indirettamente, una
mentalità che può influenzare il pensiero ed ispirare una
visione molto particolare della realtà. Certamente il
New Age crea una sua atmosfera e può essere difficile
distinguere fra ciò che è innocuo e ciò che dovrebbe
essere veramente messo in discussione. Conviene essere
consapevoli del fatto che la dottrina del Cristo diffusa
nei circoli del New Age, trae ispirazione dagli
insegnamenti teosofici di Helena Blavatsky,
dall'antroposofia di Rudolf Steiner e dalla « Scuola
Arcana » di Alice Bailey. I loro seguaci contemporanei non
promuovono soltanto le idee di questi pensatori, ma
collaborano con quelli del New Age allo sviluppo di
un'interpretazione completamente nuova della realtà, una
dottrina nota ad alcuni osservatori come « verità del
New Age ».85
5. GESÙ CRISTO CI
OFFRE L'ACQUA DELLA VITA
L'unico fondamento
della Chiesa è Gesù Cristo, il suo Signore. Egli è al
centro di ogni atto cristiano e di ogni messaggio
cristiano. Per questo la Chiesa ritorna continuamente
all'incontro con il suo Signore. I Vangeli narrano di
numerosi incontri con Lui: dai pastori di Betlemme, ai due
ladroni crocifissi con Lui, dai saggi anziani che lo
ascoltarono parlare nel Tempio, ai discepoli che si
incamminavano verso Emmaus con la tristezza nel cuore.
Tuttavia, un episodio che illustra eloquentemente quanto
Egli ci offre è quello del suo incontro con la Samaritana
presso il pozzo di Giacobbe, narrato nel quarto capitolo
del Vangelo di Giovanni. È un episodio che è stato
descritto come « paradigma del nostro impegno con la
verità ».86 L'esperienza dell'incontro con lo
straniero che ci offre l'acqua della vita illustra in che
modo i cristiani possono e devono impegnarsi nel dialogo
con chiunque non conosca ancora Gesù.
Un elemento di grande
fascino della narrazione di Giovanni è che la donna
impiega del tempo perfino a capire che cosa intende Gesù
per acqua « di vita », o acqua « viva » (versetto 11).
Ciononostante, la donna è affascinata, non solo dallo
straniero in sé, ma anche dal suo messaggio, e resta ad
ascoltarlo. Dopo un primo stupore nel capire che Gesù sa
molto su di lei (« Hai detto bene non ho marito; infatti
hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo
marito; in questo hai detto il vero », versetti 17-18), è
disposta a conoscere la verità su se stessa: « Signore,
vedo che tu sei un profeta » (versetto 19). Comincia il
dialogo sull'adorazione di Dio: « Voi adorate quel che non
conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la
salvezza viene dai Giudei » (versetto 22). Gesù tocca il
suo cuore e così la dispone ad ascoltare ciò che Egli dice
di Se stesso in quanto Messia. Le parole « Sono io, che ti
parlo » (versetto 26) la preparano ad aprire il cuore alla
vera adorazione in Spirito e all'auto-rivelazione di Gesù
come l'Unto di Dio.
La donna « intanto
lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente » tutto
su quell'uomo (versetto 28). L'effetto notevole che
l'incontro con lo straniero ha sulla donna rende gli altri
curiosi a tal punto che anche loro « uscirono allora dalla
città e andarono da lui » (versetto 30). Ben presto
accettano la verità sulla sua identità: « Non è più per la
tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo
udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del
mondo » (versetto 42). Passano dal sentir parlare di Gesù
al conoscerlo personalmente, poi a comprendere il
significato universale della sua identità. Tutto ciò
avviene perché la loro mente e il loro cuore sono ben
disposti.
Il fatto che l'episodio
si svolga presso un pozzo è significativo. Gesù offre alla
donna una « sorgente ... che zampilla per la vita eterna »
(versetto 14). Il modo gentile che ha Gesù nel trattare la
donna è un esempio di efficienza pastorale nell'aiutare
l'altro ad essere sincero senza difficoltà,
nell'impegnativo processo di auto- revisione (« Mi ha
detto tutto quello che ho fatto », versetto 39). Questo
approccio potrebbe essere molto fruttuoso verso le persone
che possono essere state attirate dall'Acquario (colui che
porta l'acqua), ma che ricercano ancora la verità in modo
autentico. Bisognerebbe invitarle ad ascoltare Gesù che
non ci offre solo qualcosa che soddisfa la nostra sete
quotidiana, ma anche la profonda e nascosta sete
spirituale dell' « acqua viva ». È importante riconoscere
la sincerità delle persone che ricercano la verità. Non si
tratta di inganno o di auto-inganno. Come ben sa ogni buon
educatore, è anche importante essere pazienti. Una persona
che incontra la verità si trova subito rinvigorita da un
senso completamente nuovo di liberazione riguardo ai
fallimenti e ai timori del passato, e « chi desidera
conoscere se stesso, come la donna presso il pozzo,
trasmetterà agli altri il desiderio di conoscere la verità
che renderà liberi anche loro ».87
L'invito a incontrare
Gesù Cristo, il portatore dell'acqua di vita, avrà un
impatto maggiore se proverrà da parte di qualcuno che è
stato profondamente colpito e in modo evidente dal suo
incontro con Gesù, perché non viene fatto solo da qualcuno
che ha semplicemente sentito parlare di Lui, ma da
qualcuno che può star certo che « questi è veramente il
Salvatore del mondo » (versetto 42). Bisogna permettere
alle persone di reagire a loro modo, seguendo il proprio
ritmo e permettere a Dio di fare il resto.
6. PUNTI DA NOTARE
6.1. Necessità di
guida e di solida formazione
Cristo o Acquario?
Il New Age è quasi sempre collegato ad
« alternative »: o una visione alternativa della realtà o
un modo alternativo (di tipo magico) di migliorare la
situazione attuale.88 Le alternative non
offrono due possibilità, ma solo la possibilità di
scegliere una cosa piuttosto che un'altra. In campo
religioso, il New Age offre un'alternativa
all'eredità giudaico-cristiana. Si pensa che l'Età
dell'Acquario sostituirà quella dei Pesci, prevalentemente
cristiana. I pensatori del New Age ne sono
estremamente consapevoli. Alcuni di loro sono convinti che
il prossimo mutamento sia inevitabile, mentre altri sono
impegnati attivamente affinché ciò avvenga. Chi si chiede
se sia possibile credere sia in Cristo sia nell'Acquario
sappia che questa è una situazione nella quale o si sta da
una parte oppure dall'altra. « Nessun servo può servire
due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si
affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro » (Lc 16,
13). È sufficiente che i cristiani pensino alla differenza
fra i saggi venuti dall'Oriente e il Re Erode per
riconoscere gli effetti potenti di una scelta a favore o
contro Cristo. Non va mai dimenticato che molti dei
movimenti che hanno nutrito il New Age sono
esplicitamente anti-cristiani. Il loro atteggiamento nei
confronti del cristianesimo non è neutro, è
neutralizzante. Nonostante quanto spesso viene detto
sull'apertura a tutte le concezioni religiose, il
cristianesimo tradizionale non viene considerato
un'alternativa accettabile. Infatti, a volte si dice
chiaramente che « non c'è posto dove si possa tollerare il
vero cristianesimo » e si giustificano anche comportamenti
anti-cristiani.89 Inizialmente questa
opposizione si limitava agli ambienti rarefatti di quanti
andavano oltre un attaccamento superficiale al New Age,
ma di recente ha cominciato a permeare tutti i livelli
della cultura « alternativa » che esercita un fascino
straordinario, soprattutto nelle sofisticate società
occidentali.
Fusione o
confusione? Le tradizioni del New Age sfumano
consciamente e deliberatamente le differenze reali fra
Creatore e creato, umanità e natura, religione e
psicologia, realtà soggettiva e realtà oggettiva.
L'intenzione ideale è sempre quella di superare lo
scandalo della divisione, ma nella teoria New Age
si tratta della fusione sistematica di elementi che
in generale la cultura occidentale ha nettamente distinti.
Non è forse corretto definirli « confusione »?
Non è un gioco di parole affermare che il New Age
prospera nella confusione. La tradizione cristiana ha
sempre valutato il ruolo della ragione nel giustificare la
fede e nel comprendere Dio, il mondo e la persona umana.90
Il New Age ha colto lo stato d'animo di quanti
rifiutavano una ragione fredda, calcolatrice, disumana.
Sebbene questa sia un'intuizione positiva che ci ricorda
la necessità di equilibrio fra tutte le nostre facoltà,
non giustifica però l'accantonamento di una facoltà
essenziale per una vita pienamente umana. La razionalità
ha il vantaggio dell'universalità: essa è liberamente
accessibile a chiunque, al contrario della natura
misteriosa e affascinante della religione « mistica »,
gnostica o esoterica. Qualunque cosa alimenti la
confusione concettuale o la segretezza va valutata
attentamente. Invece di svelarla, nasconde la natura
definitiva della realtà. Corrisponde alla perdita
post-moderna di fiducia nelle certezze assolute del
passato, che spesso porta a rifugiarsi nell'irrazionalità.
La sfida consiste nel dimostrare che una sana
collaborazione fra fede e ragione migliora la vita umana e
incoraggia il rispetto per la creazione.
Crearsi la propria
realtà. La diffusa convinzione del New Age che
ognuno crei la propria realtà è affascinante, ma
illusoria. È cristallizzata nella teoria junghiana per cui
l'essere umano è una porta tra il mondo esteriore e quello
interiore, di dimensioni infinite, dove ogni persona è
Abraxas che crea il proprio mondo o lo distrugge. La
stella che brilla in questo infinito mondo interiore è il
Dio e la mèta dell'uomo. La conseguenza più grave e
problematica dell'accettazione dell'idea che le persone
creino la propria realtà è la questione della sofferenza e
della morte: persone con gravi impedimenti o malattie
incurabili si sentono prese in giro ed umiliate quando
viene detto loro che sono state la causa della propria
sfortuna e che la loro impossibilità di cambiare le cose è
dovuta a una loro debolezza nell'affrontare la vita.
Questo è tutt'altro che una questione accademica e ha
implicazioni profonde sull'approccio pastorale della
Chiesa alle difficili questioni esistenziali di tutti. I
nostri limiti sono parte della vita e parte del nostro
essere creature. La morte e la privazione lanciano una
sfida e offrono un'opportunità, perché la tentazione di
rifugiarsi in una rielaborazione occidentalizzata della
nozione di reincarnazione è la prova inconfutabile della
paura di morire e del desiderio di vivere per sempre.
Sfruttiamo al massimo le opportunità che ci vengono
offerte per ricordare quanto promesso da Dio nella
resurrezione di Gesù Cristo? Quanto è autentica la fede
nella resurrezione del corpo che i cristiani proclamano
ogni domenica nel Credo? L'idea del New Age secondo
la quale, in un certo senso, siamo anche Dei è una
questione che merita di essere approfondita. Tutto dipende
certamente dalla propria definizione di realtà. A tutti i
livelli dell'educazione, della formazione e della
predicazione cattoliche è necessario rafforzare un sano
approccio all'epistemologia e alla psicologia. È
importante cercare costantemente il modo più efficace per
parlare di trascendenza. La difficoltà fondamentale di
tutto il pensiero New Age è che questa trascendenza
è strettamente un'auto-trascendenza da raggiungere
attraverso un universo chiuso.
Risorse pastorali.
Nel Capitolo 8 saranno indicati i principali documenti
della Chiesa cattolica, nei quali si può trovare una
valutazione delle idee del New Age. In primo luogo
c'è il discorso di Papa Giovanni Paolo II citato nella
prefazione. Il Papa riconosce in questa tendenza culturale
alcuni aspetti positivi come ad esempio « la ricerca di un
nuovo senso della vita, di una nuova sensibilità ecologica
e il desiderio di andare oltre una religiosità fredda e
razionalistica ». D'altra parte, richiama l'attenzione dei
fedeli su alcuni elementi ambigui che sono incompatibili
con la fede cristiana: questi movimenti « prestano poca
attenzione alla rivelazione....Essi tendono a
relativizzare la dottrina religiosa a favore di una vaga
visione del mondo.... Spesso propongono un concetto
panteistico di Dio...Essi sostituiscono la responsabilità
personale delle proprie azioni di fronte a Dio con un
senso del dovere verso il cosmo e in tal modo ribaltano il
vero concetto di peccato e il bisogno di redenzione
attraverso Cristo ».91
6.2. Passi concreti
Innanzitutto, bisogna
ricordare ancora una volta che nella vasta rete del New
Age non tutte le persone o le pratiche fanno proprie
allo stesso modo le teorie del movimento. Parimenti,
l'etichetta di New Age viene spesso mal utilizzata
o applicata a fenomeni che andrebbero classificati in modo
diverso. Il termine New Age è perfino stato usato
per demonizzare persone e pratiche. È essenziale
individuare quali fenomeni collegati, anche liberamente, a
questo movimento, riflettono una visione cristiana di Dio,
della persona umana e del mondo oppure vi si oppongono. Il
semplice ricorso al termine New Age di per sé
significa poco, se non addirittura niente. Ciò che conta è
il rapporto dell'individuo, del gruppo, della pratica o
del prodotto con i principi centrali del cristianesimo.
– La Chiesa cattolica
possiede delle reti efficienti che però andrebbero
utilizzate meglio. Per esempio, esistono numerosi centri
pastorali, culturali e di spiritualità. Idealmente, questi
potrebbero essere utilizzati per rispondere alla
confusione sulla religiosità New Age in molti modi
creativi come fornire forum di discussione e di studio.
Dobbiamo tuttavia ammettere che vi sono anche molti casi
in cui alcuni centri cattolici di spiritualità sono
attivamente coinvolti nel diffondere la religiosità New
Age nella Chiesa. Questo deve essere certamente
corretto, non solo per fermare la confusione e l'errore,
ma anche perché essi siano efficaci nel promuovere la vera
spiritualità cristiana. I centri culturali cattolici, in
particolare, non sono soltanto spazi accademici, ma ambiti
per un onesto dialogo.92 Alcune eccellenti
istituzioni specializzate si occupano di tutte queste
questioni. Sono risorse preziose che dovrebbero essere
generosamente condivise con le zone che hanno meno
disponibilità.
– Un buon numero di
gruppi del New Age colgono qualsiasi opportunità
per spiegare la loro filosofia e le loro attività agli
altri. Gli incontri con questi gruppi devono essere
affrontati con attenzione, e dovrebbero sempre coinvolgere
persone che siano capaci di spiegare sia la fede che la
spiritualità cattolica, e di riflettere criticamente sul
pensiero e la pratica New Age. È estremamente
importante controllare le credenziali delle
persone, dei gruppi e delle istituzioni che proclamano di
offrire una guida al New Age ed informazioni su di
esso. In alcuni casi quella che comincia come un'indagine
imparziale finisce per essere una promozione attiva delle
« religioni alternative » o una loro difesa. Alcune
istituzioni internazionali sono attivamente impegnate in
campagne di promozione del rispetto per la « diversità
religiosa » e rivendicano lo status di religione per
alcune organizzazioni discutibili. Ciò è in sintonia con
l'idea del New Age del passaggio a una nuova era in
cui il carattere limitato delle religioni particolari
lascia il posto all'universalità di una nuova religione o
spiritualità. Invece, un dialogo autentico rispetterà
sempre la diversità fin dall'inizio e non cercherà mai di
sfumare le distinzioni fondendo insieme tutte le
tradizioni religiose.
– Alcuni gruppi New
Age locali definiscono i propri incontri « gruppi di
preghiera ». Chi viene invitato a far parte di questi
gruppi deve ricercare i segni dell'autentica
spiritualità cristiana e badare che non si svolga
alcuna cerimonia di iniziazione. Questi gruppi traggono
vantaggio dalla mancanza di preparazione teologica o
spirituale delle persone per attirarle gradualmente in ciò
che potrebbe essere una forma di falso culto. Si deve
insegnare ai cristiani quali siano il vero oggetto e
contenuto della preghiera – nello Spirito Santo, mediante
Gesù Cristo, al Padre – per poter esattamente giudicare
l'intenzione del « gruppo di preghiera ». La preghiera
cristiana e il Dio di Gesù Cristo saranno facilmente
riconoscibili.93 Molti sono convinti che non vi
sia alcun pericolo nel « prendere qualcosa in prestito »
dalla saggezza orientale, ma l'esempio della Meditazione
Trascendentale (MT) dovrebbe spingere i cristiani ad
essere cauti circa la prospettiva di impegnarsi non
conoscendo un'altra religione (in questo caso,
l'induismo), nonostante quanto sostengano i promotori
della MT sulla neutralità religiosa. Il problema non sta
nell'imparare come si medita, ma nell'oggetto o contenuto
dell'esercizio, che chiaramente determina se ci si
riferisce al Dio rivelato da Gesù Cristo, a qualche altra
rivelazione o semplicemente alle profondità nascoste del
sé.
– Devono ricevere un
giusto riconoscimento anche i gruppi cristiani che
promuovono l'attenzione per la Terra in quanto creazione
di Dio. La questione del rispetto per il creato può
essere affrontata in maniera creativa nelle scuole
cattoliche. Tuttavia molto di quanto proposto dagli
elementi più radicali del movimento ecologico non si
concilia facilmente con la fede cattolica. In generale, la
sollecitudine per l'ambiente è un segno opportuno di
rinnovata attenzione per ciò che Dio ci ha offerto, forse
un segno necessario della gestione cristiana del creato,
ma « l'ecologia profonda » è spesso basata su principi
panteistici e a volte gnostici.94
– L'inizio del
terzo millennio offre un vero kairos per
l'evangelizzazione. La mente e il cuore delle persone sono
già straordinariamente aperti a informazioni affidabili
sull'interpreta-zione cristiana del tempo e della storia
della salvezza. Non dovrebbe essere prioritario
sottolineare quanto manca negli altri approcci. Piuttosto,
bisogna rivedere costantemente le fonti della nostra fede
per poter offrire una presentazione buona e profonda
del messaggio cristiano. Possiamo essere orgogliosi di
quanto ci è stato affidato e dobbiamo resistere alle
pressioni della cultura dominante a nascondere sottoterra
i talenti (Cf. Mt 25, 24-40). Uno dei più utili
strumenti a disposizione è il
Catechismo della Chiesa Cattolica.
C'è anche un'immensa eredità di vie di santità nella vita
di uomini e di donne cristiani del passato e del presente.
Dove il ricco simbolismo cristiano e le sue tradizioni
artistiche, estetiche e musicali sono ancora sconosciuti o
sono stati dimenticati, c'è molto da fare per i cristiani
e per chiunque ricerchi l'esperienza o una maggiore
consapevolezza della presenza di Dio.
Il dialogo fra
cristiani e persone attratte dal New Age sarà più
fecondo se terrà conto del fascino di quanto tocca le
emozioni e del linguaggio simbolico. Se dobbiamo
conoscere, amare e servire Gesù Cristo, è di enorme
importanza cominciare da una buona conoscenza delle
Scritture, ma il modo più sicuro per dare un senso a tutto
il messaggio cristiano è soprattutto incontrare il Signore
Gesù nella preghiera e nei Sacramenti, che sono i momenti
in cui la nostra vita ordinaria viene santificata.
– Forse, la misura più
semplice, ovvia ed urgente da prendere, quella che
potrebbe anche risultare la più efficace, consiste nel
trarre il meglio dalle ricchezze del patrimonio spirituale
cristiano. I grandi ordini religiosi possiedono forti
tradizioni di meditazione e di spiritualità che potrebbero
essere messe a disposizione mediante corsi da seguire o
periodi da trascorrere nelle loro case. In parte questo è
già stato fatto, ma occorre fare di più. Aiutare le
persone nella loro ricerca spirituale offrendo loro
tecniche collaudate ed esperienze di preghiera autentica
potrebbe avviare un dialogo che rivelerebbe le ricchezze
della tradizione cristiana e forse chiarirebbe molto del
New Age.
Ricorrendo a
un'immagine suggestiva e utile uno degli esponenti del
movimento del New Age ha paragonato le religioni
tradizionali alle cattedrali e il New Age a una
fiera mondiale. Il Movimento del New Age è visto
come un invito per i cristiani a portare il messaggio
delle cattedrali alla fiera che ora copre il mondo intero.
Questa immagine lancia ai cristiani una sfida positiva
perché è sempre il momento di portare il messaggio delle
cattedrali alla gente della fiera. I cristiani non hanno
bisogno, e davvero, non devono aspettare un invito a
portare il messaggio della Buona Novella di Gesù Cristo a
coloro che cercano risposte alle loro domande, un cibo che
li soddisfi, un'acqua viva. Seguendo l'immagine proposta,
i cristiani devono uscire dalla cattedrale, nutriti dalla
parola e dal sacramento, e portare il Vangelo in ogni
aspetto della vita di tutti i giorni. « Andate la messe è
molta! ». Nella Lettera Apostolica
Novo Millennio Ineunte, il
Santo Padre sottolinea il grande interesse per la
spiritualità che si trova nel mondo secolarizzato di oggi
e come altre religioni stiano rispondendo a questa domanda
in maniera allettante: « Noi che abbiamo la grazia di
credere in Cristo, Rivelatore del Padre e Salvatore del
mondo, abbiamo il dovere di mostrare a quali profondità
possa portare il rapporto con lui » (33). A coloro che si
aggirano per acquistare nella fiera mondiale delle
proposte religiose, il fascino del cristianesimo si farà
sentire prima di tutto nella testimonianza dei membri
della Chiesa, nella loro fiducia, calma, pazienza e
affetto, e nel loro concreto amore per il prossimo, tutti
frutti della loro fede nutriti dall'autentica preghiera
personale.
7. APPENDICE
7.1. Alcune brevi
formulazioni delle idee del New Age
Formulazione del New
Age di William BLOOM, in HEELAS, p. 225 e seg.:
- Tutta la vita, tutta
l'esistenza, è manifestazione dello Spirito,
l'Inconoscibile, di quella suprema coscienza chiamata con
tanti diversi nomi in molte e differenti culture.
- Lo scopo e la
dinamica di tutta l'esistenza è di manifestare appieno
Amore, Saggezza, Illuminazione.
- Tutte le religioni
sono espressione della stessa realtà interiore.
- Tutta la vita, così
come la percepiamo con i cinque sensi umani o con gli
strumenti scientifici, è soltanto il velo esterno della
realtà causale, interiore e invisibile.
- Parimenti, gli esseri
umani sono creature duplici con: 1) una personalità
temporanea esteriore e 2) un essere interiore
pluridimensionale (anima o sé superiore).
- La personalità
esteriore è limitata e tende all'amore.
- Lo scopo
dell'incarnazione dell'essere interiore è di condurre le
vibrazioni della personalità esteriore ad una risonanza
d'amore.
- Tutte le anime
incarnate sono libere di scegliere il proprio cammino
spirituale.
- I nostri maestri
spirituali sono coloro la cui anima è libera dal bisogno
di incarnarsi ed esprimono amore incondizionato, saggezza
e illuminazione. Alcuni di questi grandi esseri sono ben
noti e hanno ispirato le religioni del mondo. Altri invece
non sono conosciuti e operano in maniera invisibile.
- Tutta la vita, nelle
sue differenti forme e nei suoi diversi stati, è energia
interdipendente e ciò include i nostri atti, sentimenti e
pensieri. Collaboriamo con lo Spirito e con queste energie
alla creazione della nostra realtà.
- Sebbene sostenuti
dalla dinamica dell'amore cosmico, siamo tutti
responsabili della nostra condizione, del nostro ambiente
e di tutta la vita.
- Durante questo
periodo di tempo, l'evoluzione del pianeta e dell'umanità
è arrivata a un punto in cui viviamo un mutamento
spirituale fondamentale nella nostra coscienza individuale
e collettiva. Per questo motivo parliamo di New Age.
Questa nuova coscienza è il risultato dell'incarnazione
sempre più positiva di quelle che alcuni definiscono
energie d'amore cosmico. Questa nuova coscienza si
manifesta con una comprensione istintiva della sacralità
di tutta l'esistenza e, in particolare, della sua
interdipendenza.
- Questa nuova
coscienza e questa nuova comprensione dell'interdipendenza
dinamica di tutta la vita indicano lo sviluppo di una
cultura planetaria completamente nuova.
HEELAS cita (p. 226)
la « formulazione complementare » di Jeremy TARCHER
1. Il mondo, inclusa
la razza umana, è espressione di una natura divina
superiore e più completa.
2. Nascosto in ogni essere umano vi è un Sé Superiore
divino che è la manifestazione della natura divina
superiore e più completa.
3. Questa natura superiore può essere risvegliata e può
divenire il centro della vita quotidiana dell'individuo.
4. Questo risveglio è la ragione dell'esistenza di ogni
vita individuale.
David SPANGLER è
citato in « Actualité des religions » nº 8, settembre
1999, p. 43, sulle caratteristiche della visione del New
Age, che è:
- Olistica
(globalizzante, perché esiste una sola realtà-energia).
- Ecologica (La Terra, Gaia, è la nostra madre;
ognuno di noi è un neurone del sistema nervoso centrale
della Terra).
-Androgina (l'arcobaleno e lo Yin/Yang sono entrambi
simboli del New Age e riguardano la complementarità
dei contrari, in particolare maschile e femminile).
- Mistica (riscontra il sacro in tutte le cose,
anche quelle più ordinarie).
- Planetaria (le persone devono essere sia radicate
nella propria cultura sia aperte all'universale, capaci di
promuovere l'amore, la compassione, la pace e persino lo
stabilimento di un governo mondiale).
7.2. Glossario
scelto
Androginia: non è
ermafroditismo, ossia la contemporanea presenza delle
caratteristiche fisiche di entrambi i sessi, ma la
consapevolezza della presenza in ogni individuo di
elementi maschili e femminili. È uno stato equilibrato di
armonia interiore fra animus e anima. Nel
New Age questo stato è il prodotto di una nuova
consapevolezza di questo doppio modo di essere e di
esistere, caratteristico di ogni uomo e di ogni donna. Più
si diffonderà, più contribuirà alla trasformazione dei
rapporti interpersonali.
Antroposofia: dottrina
teosofica diffusa in origine dal croato Rudolf Steiner
(1861-1925), che abbandonò la Società Teosofica dopo
averne diretto il ramo tedesco dal 1902 al 1913. È una
dottrina esoterica che intende iniziare le persone a una
« conoscenza oggettiva » nella sfera spirituale-divina.
Steiner credeva che ciò lo avrebbe aiutato a esplorare le
leggi dell'evoluzione del cosmo e dell'umanità. Ogni
essere fisico possiede un essere spirituale
corrispondente. E la vita terrena è influenzata da energie
astrali e da essenze spirituali. Si afferma che la
Akasha Chronicle (Cronaca di Akasha) sia una «
memoria cosmica » accessibile agli iniziati.95
Channeling: i medium
psichici sostengono di agire come canali di informazioni
provenienti da altri esseri, generalmente entità
disincarnate che vivono a un livello superiore. Ciò
collega esseri diversi quali maestri ascesi, angeli,
divinità, entità collettive, spiriti della natura e il Sé
Superiore.
Coscienza planetaria:
la visione del mondo sviluppatasi negli anni'80 promuove
la fedeltà alla comunità umana piuttosto che alle nazioni,
alle tribù o a gruppi sociali istituzionali. Si può
considerare l'erede dei movimenti del primi anni del XX
secolo che promuovevano un governo mondiale. La coscienza
dell'unità dell'umanità ben si adatta all'ipotesi Gaia.
Cristalli: si pensa che
vibrino a determinate frequenze. Quindi sono utili alla
trasformazione di sé. Vengono utilizzati in varie terapie
e nella meditazione, nella visualizzazione, nei « viaggi
astrali » oppure come amuleti. Guardandoli dal di fuori,
non hanno un potere intrinseco, ma sono semplicemente
belli.
Cristo: per il New
Age la figura storica di Gesù altro non è che
l'incarnazione di un'idea o di un'energia o ancora di un
insieme di vibrazioni. Per Alice Bailey, è necessario un
grande giorno di supplica, in cui tutti i credenti creino
una concentrazione tale di energia spirituale da dar luogo
a una nuova incarnazione, che riveli in che modo ci si può
salvare... Per molte persone, Gesù non è altro che un
maestro spirituale che, come Buddha, Mosè e Maometto, è
stato pervaso dal Cristo cosmico. Il Cristo cosmico è
anche noto come energia cristica alla base di ogni essere
e di tutto l'essere. Gli individui devono essere iniziati
gradualmente alla consapevolezza di questa caratteristica
cristica che tutti possiedono. Cristo, per il New Age,
rappresenta lo stato più elevato di perfezione del sé.96
Enneagramma: (dal greco
ennéa = nove + gramma = segno) il nome si
riferisce a un diagramma composto da un cerchio con nove
punti sulla sua circonferenza, collegati all'interno del
cerchio da un triangolo e da una figura a sei angoli. In
origine fu utilizzato a scopo divinatorio, ma è divenuto
famoso come simbolo di un sistema di classificazione delle
personalità che consta di nove tipi standard di carattere.
È diventato celebre dopo la pubblicazione del libro di
Helen Palmer The Enneagram.97 L'autrice
riconosce di essere debitrice del pensatore esoterico
russo G.I Gurdjieff, dello psicologo cileno Claudio
Naranjo e dell'autore Oscar Ichazo, fondatore di Arica.
L'origine dell'Enneagramma resta avvolta nel mistero, ma
alcuni sostengono che derivi dal misticismo Sufi.
Ermetismo: insieme di
pratiche religiose e speculazioni filosofiche legate agli
scritti del Corpus Hermeticum e ai testi
alessandrini attribuiti al mitico Ermete Trismegisto.
Quando si diffusero per la prima volta durante il
Rinascimento, si pensò che potessero rivelare le dottrine
precristiane, ma studi successivi ne fissarono l'origine
al primo secolo dell'era cristiana.98
L'ermetismo alessandrino è la fonte maggiore
dell'esoterismo moderno, con il quale ha in comune
l'eclettismo, il rifiuto del dualismo ontologico,
l'affermazione del carattere positivo e simbolico
dell'universo, l'idea della caduta e della successiva
ripresa dell'umanità. La speculazione ermetica ha
rafforzato il credo in un'antica tradizione fondamentale o
philosophia perennis comune a tutte le tradizioni
religiose. Le forme alte e cerimoniali del magico si
svilupparono proprio a partire dall'ermetismo
rinascimentale.
Esoterismo: (dal greco
esotéros = interiore), si riferisce in genere a un
antico e nascosto corpo di conoscenza accessibile solo a
gruppi di iniziati, che si definiscono custodi delle
verità nascoste alla maggior parte dell'umanità. Il
processo di iniziazione porta gli individui da una
conoscenza della realtà meramente esteriore e superficiale
a una verità interiore e, contemporaneamente, risveglia la
loro coscienza a un livello più profondo. Le persone sono
invitate a intraprendere questo « viaggio interiore » per
scoprire la « scintilla divina » dentro di sé. La
salvezza, in questo contesto, coincide con una scoperta
del sé.
Espansione della
coscienza: se il cosmo è la catena ininterrotta
dell'essere, tutti i livelli di esistenza, minerale,
vegetale, animale, umano, cosmico e divino, sono
interdipendenti. Gli esseri umani divengono consapevoli
del loro posto in questa visione olistica di realtà
globale espandendo la propria coscienza ben al di là dei
suoi limiti normali. Il New Age offre una
grandissima varietà di tecniche per aiutare le persone a
raggiungere un livello superiore di percezione della
realtà, un modo per superare la separazione fra soggetti e
oggetti nel processo conoscitivo, sfociando in una fusione
totale di ciò che la consapevolezza normale e inferiore
considera realtà separate e distinte.
Età dell'Acquario: ogni
età astrologica di circa 2.146 anni prende il nome da uno
dei segni dello zodiaco, ma i « grandi giorni » procedono
a ritroso, così l'attuale Età dei Pesci sta per finire e
sta per subentrare l'Età dell'Acquario. Ogni età ha le
proprie energie cosmiche. L'energia dei Pesci ha creato
un'era di guerre e conflitti, ma quella dell'Acquario sarà
un'era di armonia, pace e unità. Da questo punto di vista,
il New Age accetta l'inevitabilità storica. Secondo
alcuni l'Età dell'Ariete è stata l'era della religione
ebraica, l'Età dei Pesci è quella del cristianesimo e
l'Età dell'Acquario sarà quella di una religione
universale.
Evoluzione: nel New
Age c'è molto di più dell'evoluzione degli esseri
viventi a forme superiori di vita. Il modello fisico è
proiettato nell'ambito psichico cosicché una forza
immanente negli esseri umani li spingerà a forme di vita
spirituale superiore. Gli esseri umani non hanno il pieno
controllo di questa forza, ma le loro buone o cattive
azioni possono accelerare o ritardare il loro progresso.
Tutta la creazione, inclusa l'umanità, si muove
inesorabilmente verso la fusione con il divino. La
reincarnazione occupa ovviamente un posto molto importante
in questa visione di progressiva evoluzione spirituale che
comincia con la nascita e continua dopo la morte.99
Feng-shui: è una forma
di geomanzia, e precisamente un metodo cinese occulto di
decifrazione della presenza nascosta di correnti positive
o negative negli edifici e in altri luoghi sulla base
della conoscenza delle forze terrestri e atmosferiche.
« Proprio come il corpo umano o il cosmo, i vari siti sono
attraversati da influssi il cui corretto bilanciamento è
la fonte della salute e della vita ».100
Gnosi: in generale è
una forma di conoscenza non intellettuale, ma visionaria o
mistica, pensata per essere rivelata e capace di unire
l'essere umano al
mistero divino. Nei primi secoli del cristianesimo, i
Padri della Chiesa combatterono lo gnosticismo in quanto
si opponeva alla fede. Alcuni scorgono la rinascita delle
idee gnostiche in grande parte del pensiero del New Age
e alcuni autori ad esso legati citano lo gnosticismo
primitivo. Tuttavia, la grande enfasi posta dal New Age
sul monismo e anche sul panteismo o panenteismo
incoraggia l'uso del termine neo-gnosticismo per
distinguere la gnosi del New Age dall'antico
gnosticismo.
Grande Fratellanza
Bianca: Madame Blavatsky sosteneva di essere in contatto
con i mahatma o maestri, esseri elevati che
insieme costituiscono la Grande Fratellanza Bianca. Li
considerò guide dell'evoluzione della razza umana e
dell'opera della Società Teosofica.
Iniziazione:
nell'etnologia religiosa è il viaggio cognitivo e/o
esperienziale durante il quale l'individuo è ammesso, o da
solo o come membro di un gruppo, per mezzo di particolari
rituali, a far parte di una comunità religiosa, di una
società segreta (ad esempio la Massoneria) o di
un'associazione di tipo misterico (magica,
esoterica-occulta, teosofica, ecc.).
Karma: (dalla radice
sanscrita Kri = azione, fatto), nozione chiave
dell'Induismo, del Giainismo e del Buddismo, ma dal
significato mutevole. Nell'antico periodo vedico indicava
l'azione rituale, in particolare il sacrificio, per mezzo
del quale una persona accedeva alla felicità o alla
beatitudine dell'aldilà. Quando il Giainismo e il Buddismo
fecero la loro apparizione (circa sei secoli prima di
Cristo) il Karma perse il suo significato
salvifico: la via della liberazione era la conoscenza
dell'Atman o « sé ». Nella dottrina del samsara,
il Karma divenne il ciclo incessante della nascita e della
morte umane (Induismo) o della rinascita (Buddismo).101
Nel New Age, la « legge del Karma » viene spesso
considerata come l'equivalente morale dell'evoluzione
cosmica. Il Karma non ha dunque più nulla a che fare con
il male o la sofferenza, che sono illusioni da
sperimentare come parte di un « gioco cosmico », ma è la
legge universale di causa ed effetto e fa parte della
tendenza dell'universo interdipendente a muoversi verso un
equilibrio morale.102
Misticismo: Il
misticismo del New Age si rivolge al sé piuttosto
che entrare in comunione con Dio che è « totalmente
altro ». È fusione con l'universo, un annullamento
definitivo dell'individuo nell'unità del tutto.
L'esperienza del Sé è l'esperienza del divino, così si
guarda dentro se stessi alla scoperta di saggezza,
creatività e potere autentici.
Monismo: dottrina
metafisica secondo la quale le differenze fra gli esseri
sono illusorie. Esiste un unico essere universale di cui
fa parte ogni cosa e ogni persona. Dato che il monismo del
New Age include l'idea che la realtà sia
fondamentalmente spirituale, si tratta di una forma
contemporanea di panteismo (a volte anche un esplicito
rifiuto del materialismo, in particolare del Marxismo). La
sua pretesa di risolvere tutto il dualismo non lascia
spazio a un Dio trascendente e quindi ogni cosa è
Dio. Un problema ulteriore per il cristianesimo sorge
quando si solleva la questione dell'origine del male. C.G.
Jung vide il male come « zona d'ombra » di Dio, che,
invece, per il teismo classico è solo bontà.
Movimento del
Potenziale Umano: dalla sua nascita (Esalen, California,
anni '60) questo movimento ha sviluppato una rete di
gruppi promotori della liberazione di un'innata capacità
creativa umana mediante l'auto-realizzazione. Per
banalissimi motivi economici un numero sempre più alto di
società utilizza nei programmi di formazione di gestione
aziendale varie tecniche di trasformazione personale.
Tecnologie Transpersonali, il Movimento per la
Consapevolezza Spirituale Interiore, lo Sviluppo
Organizzativo e la Trasformazione Organizzativa sono tutti
presentati come non religiosi, ma in realtà i dipendenti
delle società possono ritrovarsi sottomessi a una
« spiritualità » aliena, in una situazione che solleva
problemi relativi alla libertà personale. Sono chiari i
legami fra spiritualità orientale e psicoterapia, mentre
la psicologia junghiana e il Movimento del Potenziale
Umano hanno esercitato una notevole influenza sullo
sciamanesimo e su forme « ricostruite » di paganesimo come
il Druidismo e la Wicca. In generale, la « crescita
personale » si può intendere come la forma assunta dalla
« salvezza religiosa » nel movimento del New Age:
la liberazione dalla sofferenza e dalla debolezza umane
sarà possibile grazie allo sviluppo del potenziale umano,
frutto di un contatto sempre maggiore con la nostra
divinità interiore.103
Musica New Age:
è un'industria molto florida. Questa musica viene molto
spesso confezionata come strumento per raggiungere
l'armonia con se stessi o con il mondo, e una parte di
essa è « celtica » o druidica. Alcuni compositori del
New Age sostengono che la loro musica edifichi ponti
fra il conscio e l'inconscio, ma probabilmente ciò accade
quando, oltre alle melodie, vi è la ripetizione ritmica e
meditativa di frasi chiave. Al pari di altri elementi del
fenomeno del New Age, parte di questa musica ha lo
scopo di inserire ancor di più le persone nel Movimento,
ma per lo più è solo una questione commerciale o
artistica.
Neopaganesimo: titolo
spesso rifiutato da coloro a cui viene attribuito, si
riferisce a una corrente che scorre parallela al New
Age e che con esso interagisce. Sulla grande onda
della reazione alle religioni tradizionali, in particolare
all'eredità giudaico-cristiana dell'Occidente, molti hanno
rivisitato antiche religioni indigene, tradizionali e
pagane. Qualunque cosa preceda nel tempo il
cristianesimo è giudicata più autenticamente vicina allo
spirito del Paese o della nazione, una forma incontaminata
di religione naturale in contatto con le forze della
natura, spesso matriarcale, magica o sciamanica. L'umanità
sarà più sana se tornerà al ciclo naturale delle feste
(agresti) e a una generale affermazione della vita. Alcune
religioni « neopagane » sono recenti ricostruzioni il cui
rapporto autentico con le forme originali è discutibile,
soprattutto quando sono dominate da elementi ideologici
moderni come l'ecologia, il femminismo o, in alcuni casi,
miti di purezza razziale.104
New Thought: movimento
religioso fondato nel XIX secolo negli Stati Uniti
d'America. Ebbe origine dall'idealismo di cui fu una forma
molto diffusa. Dio è totalmente buono e il male è soltanto
un'illusione. La realtà fondamentale è la mente. Poiché
ognuno causa
con la propria mente
gli eventi nella propria vita, occorre che si assuma la
responsabilità definitiva di ogni aspetto della propria
condizione.
Occultismo: la
conoscenza occulta (nascosta) delle forze nascoste della
mente e della natura, che sono alla base dei credi e delle
pratiche legate a una presunta « filosofia perenne »
segreta derivata dalla magia e dall'alchimia greche
antiche, da una parte, e dal misticismo ebraico
dall'altro. Questi elementi sono tenuti nascosti da un
codice segreto imposto agli iniziati riuniti in gruppi o
società a guardia di questa conoscenza e di queste
tecniche. Nel XIX secolo, lo Spiritismo e la Società
Teosofica introdussero forme nuove di occultismo che a
loro volta hanno influenzato varie correnti del New Age.
Olismo: concetto chiave
nel « nuovo paradigma », che sostiene di offrire una
cornice teorica che racchiude l'intera visione del mondo
dell'uomo moderno. In contrasto con l'esperienza di una
sempre maggiore frammentazione nella scienza e nella vita
quotidiana, l'« integrità » (wholeness) è
presentata come concetto metodologico e ontologico
centrale. L'umanità è presente nell'universo come parte di
un singolo organismo vivente, una rete armoniosa di
rapporti dinamici. La distinzione classica fra soggetto e
oggetto per la quale Cartesio e Newton vengono criticati,
è sfidata da vari scienziati che offrono un ponte fra la
scienza e la religione. L'umanità fa parte di una rete
universale (ecosistema, famiglia) di natura e mondo, e
deve cercare di essere in armonia con ogni elemento di
questa autorità quasi trascendente. Quando si comprende
qual è il proprio ruolo nella natura, nel cosmo che è
anche divino, allora si comprende che « integrità » e
« santità » sono un'unica cosa. L'articolazione più chiara
del concetto di olismo è l'ipotesi « Gaia ».105
Panteismo: (dal greco
pan = tutto e theos = Dio) il credo nel
fatto che tutto sia Dio o, a volte, che tutto sia in
Dio e che Dio sia in tutto (panenteismo). Ogni
elemento dell'universo è divino e la divinità è ugualmente
presente in tutte le cose. Questa visione non lascia
spazio a Dio quale essere distinto così come lo intende il
teismo classico.
Parapsicologia: si
occupa di cose quali percezione extrasensoriale,
telepatia, telecinesi, guarigione psichica e comunicazione
con gli spiriti per mezzo di medium o del channeling.
Nonostante le feroci critiche degli scienziati, la
parapsicologia si è rafforzata sempre più e si adatta
molto bene all'idea, diffusa in alcuni ambienti del New
Age, che gli esseri umani abbiano straordinarie
abilità psichiche, ma spesso non sviluppate.
Pensiero positivo:
convinzione che gli individui abbiano la facoltà di
cambiare fisicamente la realtà o le circostanze esterne
modificando il proprio atteggiamento mentale, pensando in
termini positivi e costruttivi. A volte, si tratta di
divenire consapevoli di credenze mantenute a livello
inconscio che determinano la nostra situazione di vita. I
pensatori positivi si aspettano dal loro atteggiamento
buona salute e pienezza, spesso prosperità e perfino
l'immortalità.
Psicologia del
Profondo: scuola di psicologia fondata da C.G. Jung, già
allievo di Freud.
Jung riconobbe che la
religione e le questioni spirituali erano importanti per
la salute e l'integrità della persona. L'interpretazione
dei sogni e l'analisi degli archetipi sono stati gli
elementi chiave del suo metodo. Gli archetipi sono forme
appartenenti alla struttura ereditata della psiche umana.
Essi appaiono in motivi ricorrenti o immagini nei sogni,
nelle fantasie, nel mito e nelle favole.
Rebirthing: nei primi
anni '70, Leonard Orr descrisse il « rebirthing » come
processo mediante il quale una persona può identificare e
isolare aree della sua coscienza irrisolte e fonte di
problemi attuali.
Reincarnazione: nel
New Age è legata al concetto di evoluzione ascendente
fino a diventare divini. Al contrario delle religioni
indiane o di quelle da esse derivate, il New Age
vede la reincarnazione come progressione dell'anima
individuale verso uno stato più perfetto. Ciò che si
reincarna è immateriale o spirituale, più precisamente è
la coscienza, quella scintilla di energia presente
nell'individuo che partecipa all'energia cosmica o « cristica ».
La morte non è altro che un passaggio dell'anima da un
corpo a un altro.
Rosa Croce: Sono gruppi
occulti occidentali che si occupano di alchimia,
astrologia, teosofia e interpretazione cabalistica delle
Scritture. L'Associazione Rosicruciana (Rosicrucian
Fellowship) contribuì al ritorno dell'astrologia nel
XX secolo e l'Antico e Mistico Ordine Rosae Crucis
(AMORC) godette con successo della fama di riuscire a
materializzare immagini mentali di salute, ricchezza e
felicità.
Sciamanesimo: pratiche
e credi legati alla comunicazione con gli spiriti della
natura e con quelli dei morti mediante la possessione
rituale (da parte degli spiriti) di uno sciamano che funge
da medium. Ha avuto successo nei circoli del New Age
perché sottolinea l'armonia con le forze della natura.
Ha un ruolo anche l'immagine romantica di religioni
indigene e della loro intimità con la Terra e con la
natura.
Spiritismo: anche se si
è sempre tentato di contattare gli spiriti dei defunti, lo
spiritismo del XIX secolo è una delle correnti che
confluiscono nel New Age. Si sviluppò sulla base
delle idee di Swedenborg e di Mesmer e divenne un nuovo
tipo di religione. Madame Blavatsky era una medium, e così
lo spiritismo ebbe una grande influenza sulla Società
Teosofica, sebbene si sottolineasse il contatto con entità
di un lontano passato piuttosto che con persone morte da
poco tempo. Allan Kardec contribuì molto alla diffusione
dello spiritismo nelle religioni afro-brasiliane. Anche in
alcuni Nuovi Movimenti Religiosi giapponesi esistono
componenti spiritiche.
Teosofia: antico
termine, che in origine indica un tipo di misticismo. È
stato legato allo gnosticismo greco e al neoplatonismo, a
Meister Eckhart, a Nicola di Cusa e a Jakob Boehme. A
porre nuova enfasi su questo termine fu la Società
Teosofica, fondata da Helena Petrovna Blavatsky e altri
nel 1875. Il misticismo teosofico tende a essere
monistico, sottolineando l'unità essenziale degli elementi
spirituali e materiali dell'universo. Ricerca anche le
forze nascoste che permettono l'interazione fra materia e
spirito, in modo che finalmente si incontrino la mente
divina e la mente umana. La teosofia offre una redenzione
mistica o illuminazione.
Trascendentalismo:
movimento del XIX secolo di scrittori e pensatori del New
England, che condividevano un insieme idealistico di
credenze nell'unità essenziale della creazione, nella
bontà innata della persona umana e nella superiorità
dell'intuizione sulla logica e sull'esperienza per la
rivelazione delle verità più profonde. La sua figura di
spicco è Ralph Waldo Emerson, che si allontanò dal
cristianesimo ortodosso, conobbe l'Unitarismo e infine
approdò a un nuovo misticismo che integrava idee tratte
dall'induismo e idee americane popolari quali
l'individualismo, la responsabilità personale e il bisogno
di avere successo nella vita.
Wicca: forma contratta
del termine inglese « witchcraft » (stregoneria),
denominante il ritorno neo-pagano di alcuni elementi di
magia rituale. Fu utilizzato per la prima volta in
Inghilterra nel 1939 da Gerald Gardner, che lo trasse da
alcuni testi accademici, secondo i quali la stregoneria
europea medievale era un'antica religione naturale
perseguitata dai cristiani. Chiamata « the Craft », negli
anni '60 si è rapidamente diffusa negli Stati Uniti, dove
è stata collegata con la « spiritualità delle donne ».
7.3. Luoghi chiave
del New Age
Esalen: comunità
fondata a Big Sur, in California, nel 1962 da Michael
Murphy e da Richard Price, il cui scopo principale era il
raggiungimento dell'auto-realizzazione dell'essere
attraverso il nudismo, le visioni e le medicine naturali.
È divenuto uno dei centri più importanti del Movimento del
Potenziale Umano e ha diffuso le idee della medicina
olistica nel mondo dell'educazione, della politica e
dell'economia. Lo ha fatto mediante corsi di religioni
comparate, mitologia, misticismo, meditazione,
psicoterapia, espansione della coscienza ecc. Insieme a
Findhorn è considerato un luogo di importanza fondamentale
per lo sviluppo della coscienza acquariana. L'istituto
sovietico-americano di Esalen ha collaborato con
funzionari sovietici al Progetto di Promozione della
Salute.
Findhorn: Questa
comunità agricola olistica creata da Peter e Eileen Caddy
conseguì la crescita di piante enormi con metodi
insoliti... « La fondazione della comunità di Findhorn in
Scozia nel 1965 è stata una pietra miliare del movimento
che si definisce
New Age.
Infatti, Findhorn incarnava i suoi principali ideali di
trasformazione. La ricerca di una coscienza universale, il
fine dell'armonia con la natura, l'idea di un mondo
trasformato e la pratica del channelling, tutti segni
distintivi del Movimento del New Age, sono stati
presenti a Findhorn fin dalla sua creazione. Il successo
di questa comunità la trasformò in un modello e/o una
fonte d'ispirazione per altri gruppi quali Alternatives
a Londra, Esalen a Big Sur, in California, e l'Open
Center and Omega Institute di New York ».106
Monte Verità: comunità
utopistica vicino ad Ascona, in Svizzera. Sin dalla fine
del XIX secolo ha rappresentato un punto di incontro per
gli esponenti europei e americani della controcultura nei
campi della politica, della psicologia, dell'arte e
dell'ecologia. Le conferenze di Eranos vi si sono
svolte ogni anno dal 1933 in poi, riunendo grandi luminari
del New Age. Gli annuari chiariscono l'intenzione
di creare una religione mondiale integrata.107
È affascinante scorrere la lista di quanti si sono riuniti
nel corso degli anni a Monte Verità.
8. RISORSE
8.1. Documenti del
Magistero della Chiesa cattolica
Giovanni Paolo II,
Discorso ai Vescovi degli Stati Uniti dell'Iowa, del
Kansas, del Missouri e del Nebraska in occasione della
loro visita « Ad Limina », 28 Maggio 1993.
Congregazione per la
Dottrina della Fede, Lettera ai Vescovi della Chiesa
Cattolica su alcuni aspetti della Meditazione Cristiana
(Orationis Formas), Città del Vaticano (Editrice
Vaticana) 1989.
Commissione Teologica
Internazionale, Alcune questioni attuali riguardanti
l'escatologia, 1992, Nn. 9-10 (sulla reincarnazione).
Commissione Teologica
Internazionale, Alcune questioni sulla teologia della
Redenzione, 1995, I/29 e II/35-36.
Comitato per la Cultura
della Conferenza Episcopale Argentina, Frente a una
Nueva Era. Desafio a la pastoral en el horizonte de la
Nueva Evangelización, 1993.
Commissione Teologica
Irlandese, A New Age of the Spirit?
A Catholic Response to the New Age Phenomenon,
Dublino 1994.
Godfried Danneels, Au-delà de la mort: réincarnation et
resurrection, Lettera Pastorale, Pasqua 1991.
Godfried Danneels, Le Christ ou le Verseau?,
Lettera Pastorale, Natale 1990.
Carlo Maccari, « La
'mistica cosmica' del New Age », in Religioni e
Sette nel Mondo 1996/2.
Carlo Maccari, La
New Age di fronte alla fede cristiana, Torino (LDC)
1994.
Edward Anthony McCarthy, The New Age Movement,
Istruzione Pastorale, 1992.
Paul Poupard,
Felicità e fede cristiana, Casale Monferrato (Ed.
Piemme) 1992.
Joseph Ratzinger, La
fede e la teologia ai nostri giorni, Guadalajara,
maggio 1996, in L'Osservatore Romano 27 ottobre
1996.
Norberto Rivera
Carrera, Instrucción Pastoral sobre el New Age, 7
gennaio 1996.
Christoph von Schönborn,
Risurrezione e reincarnazione, (traduzione
italiana) Casale Monferrato (Piemme) 1990.
J. Francis Stafford,
Il movimento « New Age », in L'Osservatore Romano,
30 Ottobre 1992.
Gruppo di Studio sui
Nuovi Movimenti Religiosi (ed.), Città del Vaticano,
Sette e Nuovi Movimenti Religiosi. Un'antologia di testi
della Chiesa Cattolica (1986-1994), Roma (Città Nuova)
1995.
8.2. Studi
cristiani
Raúl Berzosa Martinez,
Nueva Era y Cristianismo. Entre el diálogo
y la ruptura, Madrid (BAC)
1995.
André
Fortin, Les Galeries du Nouvel Age: un chrétien s'y
promène, Ottawa (Novalis) 1993.
Claude
Labrecque, Une religion américaine. Pistes de
discernement chrétien sur les courants populaires du
« Nouvel Age », Montréal (Médiaspaul) 1994.
The
Methodist Faith and Order Committee, The New Age
Movement Report to Conference 1994.
Aidan Nichols, « The New Age Movement », in The Month,
march 1992, pp. 84-89.
Alessandro Olivieri
Pennesi, Il Cristo del New Age. Indagine critica,
Città del Vaticano (Libreria Editrice Vaticana) 1999.
Gruppo di Studio
Ecumenico « Neue Religiöse Bewegungen in der Schweiz »,
New Age – aus christlicher Sicht, Friburgo (Paulusverlag)
1987.
Mitch Pacwa s.j., Catholics and the New Age. How Good
People are being drawn into Jungian Psychology, the
Enneagram and the New Age of Aquarius, Ann Arbor MI
(Servant) 1992.
John
Saliba, Christian Responses to the New Age Movement. A
Critical Assessment, Londra (Chapman) 1999.
Josef Südbrack, SJ, Neue Religiosität – Herausforderung
für die Christen, Mainz (Matthias-Grünewald-Verlag)
1987 = La nuova religiosità: una sfida per i cristiani,
Brescia (Queriniana) 1988.
« Theologie für Laien »
Secretariat, Faszination Esoterik, Zurigo (Teologia
per i Laici) 1996.
David Toolan, Facing West from California's Shores. A
Jesuit's Journey into New Age Consciousness, New York
(Crossroad) 1987
Juan
Carlos Urrea Viera, « New Age ». Visión Histórico-Doctrinal
y Principales Desafíos, Santafé de Bogotá (CELAM)
1996.
Jean Vernette,
« L'avventura spirituale dei figli dell'Acquario », in
Religioni e Sette nel Mondo 1996/2.
Jean
Vernette, Jésus dans la nouvelle religiosité,
Parigi (Desclée) 1987.
Jean Vernette, Le
New Age, Parigi (P.U.F.) 1992.
9. BIBLIOGRAFIA
GENERALE
9.1. Alcuni libri del New Age
William Bloom, The New Age. An Anthology of Essential
Writings, Londra (Rider) 1991.
Fritjof Capra, The Tao of Physics: An Exploration of
the Parallels between Modern Physics and Eastern
Mysticism, Berkeley (Shambhala) 1975.
Fritjof Capra, The Turning Point: Science, Society and
the Rising Culture, Toronto (Bantam) 1983.
Benjamin Creme, The Reappearance of Christ and the
Masters of Wisdom, Londra (Tara Press) 1979.
Marilyn Ferguson, The Aquarian Conspiracy. Personal and
Social Transformation in Our Time, Los Angeles (Tarcher)
1980.
Chris Griscom, Ecstasy is a New Frequency: Teachings of
the Light Institute, New York (Simon & Schuster) 1987.
Thomas Kuhn, The Structure of Scientific Revolutions,
Chicago (University of Chicago Press) 1970.
David Spangler, The New Age Vision, Forres (Findhorn
Publications) 1980.
David Spangler, Revelation: The Birth of a New Age,
San Francisco (Rainbow Bridge) 1976.
David Spangler, Towards a Planetary Vision, Forres
(Findhorn Publications) 1977.
David Spangler, The New Age, Issaquah (The
Morningtown Press) 1988.
David Spangler, The Rebirth of the Sacred, Londra
(Gateway Books) 1988.
9.2. Opere storiche, descrittive e analitiche
Christoph Bochinger, « New Age » und moderne Religion:
Religionswissenschaftliche Untersuchungen, Gütersloh
(Kaiser) 1994.
Bernard Franck, Lexique du Nouvel-Age, Limoges (Droguet-Ardant)
1993.
Hans
Gasper, Joachim Müller and Friederike Valentin, Lexikon
der Sekten, Sondergruppen und Weltanschauungen. Fakten,
Hintergründe, Klärungen, edizione aggiornata,
Friburgo-Basilea-Vienna (Herder) 2000. Vedi, inter alia,
l'articolo « New Age » di Christoph Schorsch, Karl R.
Essmann and Medard Kehl, and « Reinkarnation » by Reinhard
Hümmel.
Manabu Haga and Robert J. Kisala (eds.), « The New Age in
Japan », in Japanese Journal of Religious Studies,
Autunno 1995, vol. 22, numeri 3 & 4.
Wouter Hanegraaff, New Age Religion and Western
Culture. Esotericism in the Mirror of Nature, Leiden-New
York-Colonia (Brill) 1996. Questo libro contiene
una ricca bibliografia.
Paul Heelas, The New
Age Movement. The Celebration of the
Self and the Sacralization of Modernity,
Oxford (Blackwell) 1996.
Massimo Introvigne,
New Age & Next Age, Casale Monferrato (Piemme) 2000.
Michel Lacroix,
L'Ideologia della New Age, Milano (Il Saggiatore)
1998.
J.
Gordon Melton, New Age Encyclopedia, Detroit (Gale
Research Inc) 1990.
Elliot Miller, A Crash Course in the New Age,
Eastbourne (Monarch) 1989.
Georges
Minois, Histoire de l'athéisme, Parigi (Fayard)
1998.
Arild Romarheim, The Aquarian Christ. Jesus Christ as
Portrayed by New Religious Movements, Hong Kong (Good
Tiding) 1992.
Hans-Jürgen Ruppert, Durchbruch zur Innenwelt.
Spirituelle Impulse aus New Age und Esoterik in kritischer
Beleuchtung, Stoccarda (Quell Verlag) 1988.
Edwin Schur, The Awareness Trap. Self-Absorption
instead of Social Change, New York (McGraw Hill) 1977.
Rodney Stark and William Sims Bainbridge, The Future of
Religion. Secularisation, Revival and Cult Formation,
Berkeley (University of California Press) 1985.
Steven Sutcliffe and Marion Bowman (eds.), Beyond the
New Age. Exploring Alternative Spirituality, Edinburgo
(Edinburgh University Press), 2000.
Charles Taylor, Sources of the Self. The Making of the
Modern Identity, Cambridge (Cambridge University
Press) 1989.
Charles Taylor, The Ethics of Authenticity, Londra
(Harvard University Press) 1991.
Edênio Valle s.v.d.,
« Psicologia e energias da mente: teorias alternativas »,
in A Igreja Católica diante do pluralismo religioso do
Brasil (III). Estudos da CNBB n.
71, San Paolo (paulus) 1994.
World Commission on Culture and Development, Our
Creative Diversity. Report of the World Commission on
Culture and Development, Parigi (UNESCO) 1995.
M.
York, « The New Age Movement in Great Britain », in
Syzygy. Journal of Alternative Religion and Culture,
1:2-3 (1992) Stanford CA.
NOTE
1Paul
Heelas, The New Age Movement. The Celebration of the
Self and the Sacralization of Modernity, Oxford
(Blackwell) 1996, p. 137.
2Cf. P.
Heelas, op. cit., p. 164 e seg.
3Cf. P.
Heelas, op. cit., p. 173.
4Cf.
Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Dominum et
vivificantem (18.5.1986), 53.
5Cf.
Gilbert Markus o.p., « Celtic Schmeltic », (1) in
Spirituality, vol. 4, November-December 1998, Nº 21,
pp. 379-383; (2) in Spirituality, vol. 5, January-
February 1999, Nº 22, pp. 57-61.
6Giovanni
Paolo II, Varcare la soglia della speranza, Milano
(Mondadori) 1994, p. 99.
7Cf.
specialmente Massimo Introvigne, New Age & Next Age,
Casale Monferrato (Piemme) 2000.
8M.
Introvigne, op. cit., p. 267.
9Cf. Michel
Lacroix, L'ideologia della New Age, Milano (Il
Saggiatore) 1998, p. 86. In questa sede la parola
« setta » non viene utilizzata in senso peggiorativo,
piuttosto denota un fenomeno sociologico.
10Cf.
Wouter J. Hanegraaff, New Age Religion and Western
Culture. Esotericism in the Mirror of Secular Thought,
Leiden-New York-Colonia (Brill) 1996, p. 377 e altrove.
11Cf.
Rodney Stark and William Sims Bainbridge, The Future of
Religion. Secularisation, Revival and Cult Formation,
Berkeley (University of California Press) 1985.
12Cf. M.
Lacroix, op. cit., p. 8.
13Il corso
svizzero di « Theologie für Laien » (Teologia per i Laici)
intitolato Faszination Esoterik lo spiega con
chiarezza. Cf. « Kursmappe 1 - New Age und Esoterik »,
testo che accompagna le diapositive, p. 9.
14Il termine
fu già utilizzato nel titolo di The New Age Magazine,
pubblicato dallo Ancient Accepted Scottish Masonic Rite,
nella giurisdizione meridionale degli Stati Uniti
d'America all'inizio del 1900. Cf. M.
York, « The New Age Movement in Great Britain », in
Syzygy. Journal of Alternative Religion and Culture,
1:2-3 (1992), Stanford CA, p. 156, nota 6. Il
momento e la natura esatti del passaggio alla Nuova Era
vengono interpretati in vario modo dai diversi autori; le
stime relative al momento del passaggio vanno dal 1967 al
2376.
15Alla fine
del 1977, Marilyn Ferguson inviò un questionario a 210
« persone impegnate nella trasformazione sociale », che
chiamò « Aquarian Conspirators » (Cospiratori
dell'Acquario). Il seguente passaggio ci sembra piuttosto
interessante:
« Quando fu chiesto agli interpellati il nome di individui
le cui idee avevano esercitato su di loro una qualche
influenza, sia attraverso un contatto personale sia
mediante i loro scritti, i più citati furono, in ordine di
frequenza, Pierre Teilhard de Chardin, C.G. Jung, Abraham
Maslow, Carl Rogers, Aldous Huxley, Roberto Assagioli e J.
Krishnamurti.
Altri personaggi citati spesso erano: Paul Tillich,
Hermann Hesse, Alfred North Whitehead, Martin Buber, Ruth
Benedict, Margaret Mead, Gregory Bateson, Tarthang Tulku,
Alan Watts, Sri Aurobindo, Swami Muktananda, D.T. Suzuki,
Thomas Merton, Willis Harman, Kenneth Boulding, Elise
Boulding, Erich Fromm, Marshall McLuhan, Buckminster
Fuller, Frederic Spiegelberg, Alfred Korzybski, Heinz von
Foerster, John Lilly, Werner Erhard, Oscar Ichazo,
Maharishi Mahesh Yogi, Joseph Chilton Pearce, Karl Pribram,
Gardner Murphy, and Albert Einstein »: The Aquarian
Conspiracy. Personal and Social
Transformation in Our Time,
Los Angeles (Tarcher) 1980, p. 50 (nota 1) e p. 434.
16W.J.
Hanegraaff, op. cit., p. 520.
17Commissione
Teologica Irlandese, A New Age of the Spirit? A
Catholic Response to the New Age Phenomenon, Dublino
1994, capitolo 3.
18Cf.
The Structure of Scientific Revolutions, Chicago
(University of Chicago Press) 1970, p. 175.
19Cf.
Alessandro Olivieri Pennesi, Il Cristo del New Age.
Indagine critica, Città del Vaticano (Libreria
Editrice Vaticana) 1999, passim, ma in particolare
pp. 11-34. Si veda anche la sezione 4.
20È
importante ricordare il testo di questa canzone che si
impresse rapidamente nella mente di un'intera generazione
in Nordamerica e in Europa Occidentale:
« Quando la Luna è nella Settima Casa, e Giove si allinea
con Marte, / Allora la Pace guida i Pianeti e l'Amore
orienta le Stelle. / Questa è l'alba dell'Età
dell'Acquario... / Armonia e comprensione, simpatia e
fiducia abbondano, / Non più falsità o derisione – una
vita dorata, sogni e visioni, / Rivelazione mistica da
cristalli e la vera liberazione della mente. /
Acquario... ».
21P. Heelas,
op. cit., p. 1 e seg. . Nell'agosto del 1978 il
giornale della Berkeley Christian Coalition
scrisse: « Fino a dieci anni fa, la spiritualità degli
hippies, basata sulle droghe e sul misticismo dei
maestri di yoga in occidente, erano limitati alla
controcultura. Oggi, entrambi si sono inseriti nella
corrente dominante della nostra mentalità culturale. La
scienza, le professioni medico-sanitarie e le arti, per
non parlare della psicologia e della religione, sono tutte
impegnate in una radicale ricostruzione delle proprie
premesse ». Citato da Marilyn Ferguson,
The Aquarian Conspiracy... op. cit., p. 370 e seg.
22Cf.
Chris Griscom, Ecstasy is a New Frequency: Teachings of
the Light Institute, New York (Simon & Schuster) 1987,
p. 82.
23Si vedano
più avanti le voci del Glossario New Age, § 7.2.
24Cf.
W. J. Hanegraaff, op. cit., capitolo 15 (« The
Mirror of Secular Thought »). Il sistema di
corrispondenze è una chiara eredità dell'esoterismo
tradizionale, ma assume un significato nuovo per quanti
(consapevolmente o meno) seguono Swedenborg. Mentre nella
dottrina esoterica tradizionale ogni elemento possedeva
dentro di sé la vita divina, per Swedenborg la natura è un
riflesso morto del mondo spirituale vivo. Quest'idea è al
centro della visione post-moderna di un mondo disincantato
e dei vari tentativi per restituirgli l'incanto perduto.
Madame Blavatsky rifiutò le corrispondenze mentre Jung
relativizzò in maniera enfatica la causalità a favore di
una visione esoterica del mondo basata sulle
corrispondenze.
25W.J.
Hanegraaff, op. cit., pp. 54-55.
26Cf.
Reinhard Hümmel, « Reinkarnation », in Hans Gasper,
Joachim Müller, Friederike Valentin (eds.), Lexikon der
Sekten, Sondergruppen und Weltanschauungen. Fakten,
Hintergründe, Klärungen, Friburgo-Basilea-Vienna
(Herder) 2000, pp. 886-893.
27Michael
Fuss, « New Age and Europe - A Challenge for Theology »,
in Mission Studies vol. VIII-2,16, 1991, p.
192.
28Ibid.,
loc. cit.
29Ibid.,
p. 193.
30Ibid.,
p. 199.
31Congregazione
per la Dottrina della Fede, Lettera ai Vescovi della
Chiesa Cattolica su alcuni aspetti della meditazione
cristiana (Orationis Formas), Città del Vaticano
(Editrice Vaticana) 1989, 14. Cf.
Gaudium et Spes, 19; Fides et Ratio, 22.
32W.J.
Hanegraaff, op. cit., p. 448 e seg. Gli
obiettivi sono citati dalla versione definitiva (1896)
mentre le prime versioni sottolineavano l'irrazionalità
del « fanatismo » e l'urgenza di promuovere un'educazione
non settaria. Hanegraaff cita la descrizione che J. Gordon
Melton fa della religione del New Age come radicata
nella tradizione « occulta-metafisica » (ibid., p.
455).
33W.J.
Hanegraaff, op. cit., p. 513.
34Thomas
M. King s.j., « Jung and Catholic Spirituality »,
America, 3 aprile 1999, p. 14. L'autore indica
che i seguaci del New Age « citano passaggi su I
Ching, l'astrologia e lo zen, mentre i cattolici
citano passaggi relativi alla mistica cristiana, alla
liturgia e al valore psicologico del Sacramento della
Riconciliazione » (p. 12). Elenca anche le personalità e
le istituzioni spirituali cattoliche chiaramente ispiate e
guidate dalla psicologia junghiana.
35Cf. W.J.
Hanegraaff, op. cit., p. 501 e seg.
36Carl
Gustav Jung, Wandlungen und Symbole der Libido,
citato in Hanegraaff, op. cit., p. 503.
37Su questo
punto cf. Michel Schooyans, L'Evangile face au désordre
mondial, con una prefazione del Cardinale Joseph
Ratzinger, Parigi (Fayard) 1997. Testo citato
dall'edizione italiana Nuovo disordine mondiale,
Cinisello Balsano (San Paolo) 2000.
38Citato
in The True and the False New Age.
Introductory Ecumenical Notes, della Comunità
Maranatha Manchester (Maranatha), 8.10.1993.
39Michel
Lacroix, L'Ideologia della New Age, Milano (Il
Saggiatore) 1998, p. 84 e seg.
40Cf. la
sezione dedicata alle idee di David Spangler in
Actualité des Religions n. 8, settembre 1999, p. 43.
41M.
Ferguson, op. cit., p. 407.
42Ibid.,p.
411.
43« Essere
americano... significa precisamente immaginare un
destino piuttosto che ereditarne uno. Siamo sempre stati
abitanti del mito piuttosto che della storia »: Leslie
Fiedler, citato in M. Ferguson, op. cit. p. 142.
44Cf.
P. Heelas, op. cit., p. 173 e seg.
45David
Spangler, The New Age, Issaquah (Mornington Press)
1988, p. 14.
46P.
Heelas, op. cit., p. 168.
47Si veda la
Prefazione a Michel Schooyans, L'Evangile face au
désordre mondial, op. cit. Citazione dall'edizione
italiana Il nuovo disordine mondiale, Cinisello
Balsamo (San Paolo) 2000, p. 6.
48Cf. Our
Creative Diversity. Report of the World Commission on
Culture and Development, Parigi (UNESCO) 1995, che
illustra l'importanza accordata alla celebrazione e alla
promozione della diversità.
49Cf.
Christoph Bochinger, « New Age » und moderne Religion:
Religionswissenschaftliche Untersuchungen, Gütersloh
(Kaiser) 1994, in particolare il capitolo 3.
50I limiti
delle tecniche che non possono essere considerate come
preghiera saranno affrontati in seguito in § 3.4,
« Mistica cristiana e mistica New Age ».
51Cf. Carlo
Maccari, « La “mistica cosmica” del New Age », in
Religioni e Sette nel Mondo, 1996/2.
52Jean
Vernette, « L'avventura spirituale dei figli
dell'Acquario », in Religioni e Sette nel Mondo
1996/2, p. 42 e seg.
53Jean
Vernette, loc. cit.
54Cf.
J. Gordon Melton, New Age
Encyclopedia, Detroit (Gale Research) 1990, pp.
xiii-xiv.
55David
Spangler, The Rebirth of the Sacred, Londra
(Gateway Books) 1984, p. 78 e seg.
56David
Spangler, The New Age, op. cit. p. 13 e seg.
57Giovanni
Paolo II, Lettera Apostolica Tertio Millennio
Adveniente (10.11.1994) n. 9.
58Matthew
Fox, The Coming of the Cosmic Christ. The Healing of
Mother Earth and the Birth of a Global Renaissance,
San Francisco (Harper & Row) 1988, p. 135.
59Cf. il
documento pubblicato dalla Commissione per la Cultura
della Conferenza Episcopale Argentina: Frente a una
Nueva Era. Desafío a la pastoral en el
horizonte de la Nueva Evangelización,
1993.
60Congregazione
per la Dottrina della Fede, Orationis Formas, 23.
61Ibid.,3.
Si vedano le sezioni sulla meditazione e sulla preghiera
contemplativa nel Catechismo della Chiesa Cattolica,
§§ 2705-2719.
62Cf.
Congregazione per la Dottrina della Fede, Orationis
Formas, 13.
63Cf.
Brendan Pelphrey, « I said, You are Gods. Orthodox
Christian Theosis and deification in the New
Religious Movements », in Spirituality East and West,
Easter 2000 (No 13).
64Adrian
Smith, God and the Aquarian Age. The new era of the
Kingdom, Great Wakering (McCrimmons) 1990, p. 49.
65Cf.
Benjamin Creme, The Reappearance of Christ and the
Masters of Wisdom, Londra (Tara Press) 1979, p. 116.
66Cf.
Jean Vernette, Le New Age, Parigi (P.U.F.) 1992
(Collection Encyclopédique Que sais-je?), p. 14.
67Catechismo
della Chiesa Cattolica, § 52.
68Cf.
Alessandro Olivieri Pennesi, Il Cristo del New Age.
Indagine Critica, Città del Vaticano (Libreria
Editrice Vaticana) 1999, in particolare pp. 13-34. La
lista dei punti comuni si trova a p. 33.
69Credo di
Nicea-Costantinopoli.
70Michel
Lacroix, L'ideologia della New Age, Milano (Il
Saggiatore) 1998, p. 74.
71Ibid.,p.
68.
72Edwin
Schur, The Awareness Trap. Self-Absorption instead of
Social Change, New York (McGraw Hill) 1977, p. 68.
73Cf.
Catechismo della Chiesa Cattolica, §§ 355-383.
74Cf.
P. Heelas, The New Age Movement. The Celebration of the
Self and the Sacralization of Modernity, Oxford
(Blackwell) 1996, p. 161.
75A
Catholic Response to the New Age Phenomenon,
Commissione Teologica Irlandese, 1994, capitolo 3.
76Congregazione
per la Dottrina della Fede, Orationis Formas, 3.
77Ibid.,7.
78William
Bloom, The New Age. An Anthology of Essential Writings,
London (Rider) 1991, p. xvi.
79Catechismo
della Chiesa Cattolica,§ 387.
80Ibid.,§
1849.
81Ibid.,§
1850.
82Giovanni
Paolo II, Lettera Apostolica sul senso della sofferenza
umana (Salvifici doloris), 11.2.1984, 19.
83Cf.
David Spangler, The New Age, op. cit., p. 28.
84Cf.
Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemptoris Missio
(7.12.1990), 6 e 28; e la Dichiarazione della
Congregazione per la Dottrina della Fede Dominus Jesus
(6.8.2000), 12.
85Cf.
R. Rhodes, The Counterfeit Christ of the New Age
Movement, Grand Rapids (Baker) 1990, p. 129.
86Helen
Bergin, o.p., « Living one's Truth », in The Furrow,
gennaio 2000, p. 12.
87Ibid.,p.
15.
88Cf.
P. Heelas, op. cit., p. 138.
89Elliot
Miller, A Crash Course in the New Age, Eastbourne
(Monarch) 1989, p. 122. Per la documentazione sulla
posizione fortemente anti-cristiana dello spiritismo, cf.
R. Laurence Moore, « Spiritualism » in Edwin S. Gaustad
(ed.), The Rise of Adventism: Religion and Society in
Mid-Nineteenth-Century America, New York 1974, pp.
79-103, e anche R. Laurence Moore, In Search of White
Crows: Spiritualism, Parapsychology, and American Culture,
New York (Oxford University Press) 1977.
90Giovanni
Paolo II, Lettera Enciclica Fides et Ratio
(14.9.1998), 36-48.
91Cf.
Giovanni Paolo II, Discorso ai Vescovi degli Stati
Uniti dell'Iowa, del Kansas, del Missouri e del Nebraska
in occasione della loro visita « Ad Limina », 28
maggio 1993.
92Cf.
Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica post-sinodale
Ecclesia in Africa (14.9.1995), 103. Il Pontificio
Consiglio della Cultura ha pubblicato un manuale con
l'elenco di questi centri nel mondo: Centri culturali
cattolici (terza edizione, Città del Vaticano, 2001).
93Cf.
Congregazione per la Dottrina della Fede, Orationis
Formas e il capitolo 3 sopra.
94Questo è
un campo in cui la mancanza di informazioni può far sì che
i responsabili dell'educazione vengano fuorviati da gruppi
il cui vero intento si oppone al messaggio evangelico. È
in particolare il caso delle scuole nelle quali un
pubblico giovane, entusiasta e curioso può rappresentare
il bersaglio ideale di una promozione ideologica. Cf. il
caveat di Massimo Introvigne, New Age & Next Age,
Casale Monferrato (Piemme) 2000, p. 277 e seg.
95Cf. J.
Badewien, « Antroposofia », in H. Waldenfels (ed.)
Nuovo Dizionaario delle Religioni, Cinisello Balsamo
(San Paolo) 1993, p. 41.
96Cf. Raúl
Berzosa Martinez, Nueva Era y Cristianismo, Madrid
(BAC) 1995, p. 214.
97Helen
Palmer, The Enneagram, New York (Harper-Row) 1989.
98Cf.
Susan Greenwood, « Gender and Power in Magical
Practices », in Steven Sutcliffe e Marion Bowman (eds.),
Beyond New Age. Exploring Alternative
Spirituality, Edinburgh (Edinburgh University Press)
2000, p. 139.
99Cf. il
documento, citato sopra, della Conferenza episcopale
argentina.
100J. Gernet, in J.-P.
Vernant et al., Divination et Rationalité, Paris
(Seuil) 1974, p. 55.
101Cf. Carlo
Maccari, La « New Age » di fronte alla fede cristiana,
Leumann- Torino (LDC) 1994, p. 168.
102Cf.
Hanegraaff, op. cit., pp. 283-290.
103Per
una breve ma chiara esposizione sul Movimento del
Potenziale Umano, cf. Elizabeth Puttick, « Personal
Development: the Spiritualization and Secularisation of
the Human Potential Movement », in Steve Sutcliffe and
Marion Bowman (eds.), Beyond New Age. Exploring
Alternative Spirituality, Edinburgh (Edinburgh
University Press) 2000, pp. 201-219.
104Su
quest'ultimo delicatissimo punto si veda l'articolo di
Eckhard Türk « Neonazismus » in Hans Gasper, Joachim
Müller, Friederike Valentin (eds.), Lexicon der Sekten,
Sondergruppen und Weltanschauungen.
Fakten, Hintergründe, Klärungen,
Friburgo-Basilea-Vienna (Herder) 2000, p. 726.
105Cf.
Michael Fuss, op. cit., pp. 198-199.
106Cf.
John Saliba, Christian Responses to the New Age
Movement. A Critical Assessment, Londra
(Geoffrey Chapman) 1999, p. 1.
107Cf.
Michael Fuss, op. cit., pp. 195-196.
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