Santi che hanno visto i
Templari
La traversata sul mantello
Lo
“straordinario” viaggio via mare di San Corrado
Confalonieri (1291-1351) da Malta alla
Sicilia
di Fulvio A.
Malvicini
Un manoscritto maltese
del tardo seicento, di un gesuita, riporta una bella
e stimolante notizia agiografica; essa è stata anche
riportata nel 1657 nelle “Animadversiones
in
Vitam Divi Conradi”, testo compreso nel libro
del Gaetani che fu edito a Palermo nel suo “Vitae
Sanctorum
Siculorum”.
Oltre quindi a dirci del soggiorno maltese di San
Corrado (argomento dibattuto
perché pare non comprovato, ma comunque non
da scartare quale ipotesi) viene narrato di come il
Santo, avendo avuto dei diverbi con degli astiosi
abitanti di
Casal
Musta nell’isola di Malta, lasciò quel
luogo.
San Corrado si allontanò da Malta viaggiando sul
mare sopra al suo mantello di pellegrino e
penitente: il suo approdo fu la Sicilia.
Oltretutto il Santo piacentino profetizzò anche
l’arrivo sull’isola di Malta dei Cavalieri di
Gerusalemme, coloro che oggi conosciamo quali
Cavalieri di Malta: ed in effetti nel 1530 il fatto
si avverò!
E’ molto interessante questo ‘intermezzo’
agiografico legato a San Corrado che naviga steso
sul suo mantello sul tratto di mare che lo vedrà poi
arrivare in Sicilia, terra prediletta per la vita
eremitica.
Il mare nella simbologia biblica, sappiamo
significare il mondo, in tutti i suoi aspetti:
ebbene Corrado ormai con l’anima perfettamente
dedita alle sole letizie del Cristo, ‘vola’ sopra il
mondo stesso, senza subirne danni. Il mantello del
pellegrino-penitente non solo quindi si rivela una
difesa dalle piogge, dalle bufere del viaggio
naturale, ma diventa un ornamento necessario alla
propria santificazione richiamata dallo stretto
nesso con la penitenza, con una vita che passa
‘sopra’ al mondo e lo trasporta, povero del mondo
materiale, in un cammino di solo spirito. Cammino
che vede la sintesi finale nella vita eremitica e
statica, in sola contemplazione, in una nuda e cruda
grotta presso la Valle dei Pizzi vicino alla città
di Noto, nella Sicilia sud-orientale.
testo web da Araldo di San Corrado