Per
la Dama bianca tanto affetto dai fedeli
Piacenza:
Madonna di Lourdes, il pellegrinaggio a Santa Maria di
Campagna e Nostra Signora
Grande folla di fedeli anche ieri per la seconda giornata
piacentina della statua della Madonna di Lourdes, che dopo
il Duomo, sabato, ha toccato ieri Santa Maria di Campagna
e Nostra Signora di Lourdes. In occasione della sua prima
visita alla nostra città la Madonna Pellegrina, ieri ha
fatto visita ai malati. La processione, partita dalla
basilica di Santa Maria di Campagna, ha sfilato per i
viali del vecchio ospedale, dopo aver sostato di fronte
all’ospizio e pensionato Vittorio Emanuele.
Lungo la strada il corteo si è raccolto in sentiti momenti
di preghiera e ha poi continuato il giro fino ad arrivare
nella piazzetta del nuovo ospedale, dove un piccolo gruppo
di persone era pronto ad accogliere la Madonna. Padre
Giordano, guardiano del Santuario di Santa Maria di
Campagna ha guidato i fedeli nella preghiera insieme a don
Virginio Zuffada, accompagnati anche da don Carlo
Tagliaferri, cappellani dell’ospedale, don Pio Ferrari,
cappellano del Vittorio Emanuele e il parroco di San
Nicolò, don Pierluigi Dallavalle.
A
guidare la
processione i rappresentanti della congregazione dei
Templari di San Bernardo, due «cavalieri» dai guanti
bianchi e mantello chiaro, decorato da una croce di colore
rosso e una «dama» con mantello nero e velo di pizzo, poco
più indietro l’armigero, vestito di un mantello candido.
In ricordo della tradizione delle crociate, i cavalieri
erano in testa al corteo a difesa della croce dietro di
loro, seguiti dallo stendardo della Madonna, quello
dell’Unitalsi - che ha organizzato la due giorni
piacentina - e infine dalla statua, portata a spalla dai
«barellieri», volontari dell’associazione.
La sfilata della Pellegrina è stata accompagnata dagli
sguardi amorevoli dei degenti e del personale, afrosa,
facciati alle finestre dell’ospedale, per porgerle il loro
saluto. A camminare insieme alla «Bella Signora» di
Lourdes, oltre alle tante persone che hanno partecipato,
il gruppo dei «barellieri» e delle «dame» dell’Unitalsi,
tutte in divisa, con grembiule bianco e veletta, il gruppo
della delegazione della Pubblica assistenza Misericordia
Piacenza, con il loro direttore, Gianfrancesco Tiramani,
la polizia municipale, carabinieri e poliziotti. In
perfetto ordine, tra lacrime, commozione e sorrisi, il
corteo ha accompagnato la Madonna fino alla chiesa per
assistere alla funzione. Nel cammino, l’infaticabile
presidente Unitalsi, Giandomenico Follini, ha distribuito
le richiestissime immaginette della Madonna di Lourdes.
L’entrata di Santa Maria di Campagna, adornata da fiori
bianchi e afrosa, ha visto l’ingresso della statua, tanto
attesa dai fedeli, che hanno letteralmente invaso il
santuario. Durante la funzione, erano tanti i volontari
che hanno assistito i malati, accompagnandoli lungo la
navata centrale per dare loro la possibilità di
avvicinarsi alla Madonna di Lourdes. In molti hanno
sfidato il caldo e la folla per assistere alla
celebrazione, vedere e toccare la statua. Un rito
quest’ultimo che non si è mai fermato. Nonostante la
statua fosse a ridosso dell’altare e gli spazi fossero
molto più ristretti di quelli del Duomo La Peregrinatio
Mariae è poi proseguita nel pomeriggio, quando a statua
della Dama bianca è stata condotta nella chiesa di Nostra
Signora di Lourdes, salutata dalla comunità dei fedeli, in
attesa di potersi confessare e chiedere l’indulgenza
plenaria.
Prima della celebrazione della santa messa il parroco, don
Serafino Coppellotti, ha invitato i cittadini presenti
alla preghiera. Raccolti in una fila ordinata e paziente,
i fedeli hanno atteso il loro turno, aiutandosi e
sorridendosi.
La Madonna ha poi proseguito il proprio pellegrinaggio
spostandosi in terra parmense, restando, però, ancora
ll’interno della nostra diocesi. Ieri, infatti, si è
spostata a Borgotaro e successivamente a Bedonia. Domani,
infine, ripartirà con destinazione Ferrara. Una visita che
la Piacenza religiosa porterà nel cuore per sempre.
Caterina Gazzola - da La Cronaca di Piacenza del 21 luglio
2008
Luce di speranza,
una folla ad attenderla
La statua di Lourdes tra gli infermi e in S.Maria di
Campagna
Piacenza -
E' il giorno del viaggio più intenso e più difficile,
quello nella sofferenza, nei luoghi del dolore e della
malattia.
Ieri, la statua della Madonna di Lourdes, arrivata sabato
a Piacenza, prima dell'ingresso solenne in basilica -
Santa Maria di Campagna, piena all'inverosimile - è stata
condotta in processione tra le mura dell'ospedale.
Una processione intensa e partecipata, coi volontari
dell'Unitalsi in prima fila, un drappello della
Congregazione dei Templari di S.Bernardo, i volontari
della Misericordia e del 118, religiosi e religiose, e
nuovamente tanti, tantissimi fedeli arrivati, come già
sabato in duomo, a portare una testimonianza di fede e
speranza alla Vergine.
Viaggio nel dolore e nella sofferenza, quello compiuto
ieri mattina dalla Madonna di Lourdes, perché, ad
osservarne il passaggio, sono arrivati anche tanti malati,
numerosi in carrozzina, dai reparti ospedalieri, e diversi
anziani ospiti del Vittorio Emanuele, davanti al quale
aveva preso avvio la processione.
Il secondo ed ultimo giorno della Peregrinatio Mariae,
salutato come il precedente dai piacentini con un
autentico bagno di folla, ha confermato dunque il senso
dell'intera manifestazione, resa possibile grazie
all'Unitalsi di Piacenza. Ovvero, il carattere
consolatorio della sua missione, nella più alta accezione,
perchè capace di affidare a quel dolore, a quella
richiesta di aiuto che tanti piacentini h anno rinnovato,
un messaggio di speranza.
Il corteo, partito dal piazzale delle Crociate, scortato
da polizia di Stato, carabinieri, polizia municipale, ha
fatto ingresso da via Campagna nel nucleo antico del
Guglielmo da Saliceto, per raggiungere nuovamente il
sagrato della basilica arrivando dal polichirurgico.
«Perchè la Madonna incontri gli ammalati, tanti quelli che
sono qui, ancora di più quelli rimasti nei reparti»,
l'esortazione elevata dai religiosi alla testa della
processione, tra cui don Virgilio Zuffada, don Carlo
Tagliaferri, don Serafino Coppellotti, e padre Gloriano,
superiore dei frati di Santa Maria di Campagna che più
tardi celebrerà la funzione religiosa in basilica. Lì,
durante la sosta nel cortile dell'ospedale, si sparge
incenso, e viene distribuita l'eucarestia. Quindi, una
seconda tappa dei fedeli che accompagnano la statua di
Lourdes, all'ombra della palazzina antistante il
polichirurgico.
Sarà padre Gloriano, durante l'omelia della messa che
riempie con un muro di folla la basilica, a ricordare il
senso di quell'apparizione mariana avvenuta l'11 febbraio
1858, di cui ricorre il 150esimo anniversario. «La Beata
Vergine - dice dal pulpito il frate - apparve ad una
fanciulla povera, con problemi di salute, e a lei diede il
suo messaggio, perché è ai piccoli, agli umili, ai poveri
e agli ammalati che la Madonna mostra la sua
predilezione».
Simona Segalini
- da
Libertà del
21/07/2008
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