C’è un tempo per
nascere ed un tempo per morire, così troviamo scritto nell’Ecclesiaste,
ma quel tempo non è dell’uomo. Non lo può essere perché il
mistero della vita ed il mistero della morte trascendono la
natura umana e celebrano la gloria di Dio. Ora per Eluana è
giunto il momento del silenzio. NO! Non un silenzio di
Rassegnazione e nemmeno di supina accettazione del vociare
altrui, di chi ha vociato fino ad ora per sostenere le sue
battaglie legali per far morire Eluana. Il silenzio deve
essere e sarà quello del rispetto per una giovane donna che
deve morire perché qualcuno non accetta più il suo stato di
bisogno e le vuole togliere il diritto alla vita. Eluana è
viva, il suo cuore batte e lei respira, ma c’è, nonostante ci
sia chi vuole trasformare la pìetas in una SENTENZA DI MORTE.
L’amore non può essere veicolo di morte, in nessun caso,
altrimenti si trasforma in becero egoismo e nemmeno può
esserlo la pietà per una esistenza tremenda ma che è sempre
vita.
Il mistero della
vita ed il mistero della morte trascendono la natura umana. Ma
gli uomini a volte cercano di fare proprio il diritto di dare
la morte ammantandosi di quella legalità che risolve il
problema della giustizia umana, e solo quella. Ma La corsa
insensata ad equipararsi a Dio porta l’uomo a dimenticare che
c’è un momento per nascere ed uno per morire come citavamo
all’inizio di queste poche righe.
Aborto e morte di
Eluana nascono da questa dissennatezza megalomane. Per questo,
fratelli e sorelle restiamo in silenzio, vicino ad Eluana
pregando Dio, perché Lei trovi quella pace che l‘egoismo umano
le ha negato, là dove l’egoismo dell’uomo non potrà mai
arrivare.
Carissima Eluana noi
preghiamo per te e Tu, per noi
fra’
Gianpaolo Leani Legatus Loci, Commanderia Santa Croce Cremona
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