«Il
Signore ha
detto che
la Chiesa
sarà
sofferente
fino alla
fine del
mondo. E
oggi
questo -
ha
sottolineato
papa
Ratzinger
- lo
vediamo in
modo
particolare».
Una
sofferenza
riaffermata
nel Terzo
segreto,
di cui
Joseph
Ratzinger
curò a suo
tempo
l’interpretazione
teologica.
«Oltre
alla
missione
di
sofferenza
del Papa,
che in
prima
istanza
possiamo
riferire
all’attentato
a Giovani
Paolo II -
ha
spiegato -
nel
messaggio
di Fatima
ci sono
indicazioni
su realtà
del futuro
della
Chiesa».
Ed è vero,
ha
aggiunto,
che «oltre
ai momenti
indicati
nelle
visioni,
si parla
della
realtà di
passione
della
Chiesa».
Elencando
poi le
«risposte
che la
Chiesa
deve
dare»,
così come
già
prospettato
nel
messaggio
di Fatima,
il Papa ha
citato «la
penitenza,
la
preghiera,
l’accettazione,
il perdono
che
occorre
dare, ma
anche la
necessità
di
giustizia,
perché -
ha
spiegato -
il perdono
non
sostituisce
la
giustizia».
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