Templari di San Bernardo
Congregazione laicale cattolico-cavalleresca di ispirazione templare
 
 
 
  Approfondimenti di P. Benedetto
 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO:

LO SPIRITO SANTO

1. La  Teologia definisce lo Spirito Santo come la terza Persona della Santissima Trinità; nel Credo noi lo riconosciamo come procedente dal Padre e dal Figlio; il vangelo ce lo annuncia come il CONSOLATORE che ci introduce nella verità tutta intera (Gv 16,13) e ci unisce a Cristo e al Padre.

2. San Paolo afferma che il Mistero di Cristo ci è rivelato dallo Spirito Santo (Ef 3,5) e definisce il Regno di Dio come giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo (Rm 14,7). San Serafino di Sarov riconosce che la vita cristiana consiste nell’acquisizione dello Spirito Santo. La grande grazia che la Chiesa ci dona è quella di conoscere lo Spirito Santo, di accoglierlo dentro di noi attraverso i sacramenti ricevuti con fede, per essere in comunione con lo Spirito di Gesù Cristo risorto.

3. Lo Spirito Santo non è solo una grazia o una forza particolare, ma è sopratutto una PRESENZA PERSONALE dentro di noi che marca la nostra esperienza quotidiana. Non si può descrivere lo Spirito Santo, presentarlo per farlo conoscere, ma solamente sperimentare la sua straordinaria dolcezza, il suo intimo calore e l’infinita soavità della sua presenza. Lo conosciamo quando sperimentiamo che è dentro di noi e ci accorgiamo della sua esistenza attraverso la gioia e la pace ineffabili che infonde nel nostro cuore. Quando lo Spirito di Dio scende sull’uomo e lo ricopre della sua pienezza, l’anima umana è ricolma di gioia inesprimibile, perché lo Spirito di Dio trasforma in gioia tutto quello che tocca (San Serafino di Sarov).

4. Se uno non nasce dall’acqua e dallo Spirito, non può entrare nel Regno di Dio (Gv 3,5). Il Regno di Dio è un’esistenza completamente nuova, radicalmente diversa da quella che abbiamo vissuto fino ad ora. Così intendiamo il nostro Battesimo: una nuova nascita, generati dallo Spirito Santo di Gesù morto e risorto. Siamo salvi in virtù della sua misericordia, attraverso un lavacro che rigenera e rinnova nello Spirito Santo (Tt 3,5). Diventare cristiani significa, allora, lasciare che Dio entri nella nostra vita per esserne di nuovo il senso profondo: quello che conta ora è essere una creatura nuova (Gal 6,15 e Ef 4,23ss), che si rinnova di giorno in giorno (cfr 2 Cor 4,16). In questo modo noi diventiamo un essere solo con Cristo, a tal punto che ora noi abbiamo parte al suo destino, siamo solidali con lui, sposiamo la sua storia: non viviamo più la nostra vita ma la sua (cfr 2 Cor 5,15).

E tutto questo è DONO dello Spirito Santo. Rivestirsi di Cristo (cfr Rm 13,14) significa dunque adottare le qualità di Cristo, vivere a sua immagine e somiglianza, traducendo nella vita quotidiana la maniera di vivere di Gesù (il suo pensiero, i suoi sentimenti, le sue attitudini, ecc…). Da qui nasce un nuovo comportamento morale, conforme alla nuova natura ricevuta nel Battesimo (cfr Ef 4,17-6,20).

5. Noi siamo chiamati a vivere secondo lo Spirito di Gesù risorto che il Padre ci dona senza misura (Gv 3,34). Infatti, dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia (Gv 1,16). Ora si tratta di acquisire questo Spirito, di impossessarcene, facendolo proprio, di riceverlo veramente in noi: questo è il fine della vita cristiana.

La nostra vita si trasforma, si rinnova e si trasfigura per la presenza dello Spirito Santo in noi. La vita è unificata dalla sua presenza; non esiste la vita quotidiana materiale da una parte e quella spirituale dall’altra. Tutto diventa santo grazie a Lui; tutto è gioia e pace per me: gli uomini, le cose, le creature di Dio, i fatti, le situazioni anche sofferte, tutto diventa la mia gioia (cfr Col 3,17).

I SETTE DONI DELLO SPIRITO SANTO

Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza  e di timore del Signore (Is 11,1-2)

  1. LO SPIRITO DI SAPIENZA. La Sapienza è uno spirito amico degli uomini (Sap 1,6). Nell’Antico Testamento la Sapienza è presentata come una persona: la sua origine, la sua forza creatrice, la sua santità e la sua missione tra gli uomini per rinnovare ogni cosa (Sap 7,25-29), preparano la teologia trinitaria. San Paolo applicherà tutto a Cristo, il Verbo fatto carne e vera sapienza di Dio (1 Cor 1,4-30). Lo Spirito di Sapienza ci aiuta a mettere Dio al primo posto nella nostra vita e a lasciarci condurre dallo Spirito di Gesù, la sapienza del Padre.

 

  1. LO SPIRITO DI INTELLIGENZA ci fa comprendere il Mistero rivelato di Dio nella nostra vita, attraverso Gesù, che ci dà il coraggio di avvicinarci in piena fiducia a Dio per la fede in lui (Ef 3,12). La conoscenza del mistero significa semplicemente l’esperienza interiore dell’amore di Cristo che supera ogni conoscenza (cfr Fil 3,7-14). Conoscere Cristo è conoscere il senso della vita, quindi il senso di tutto ciò che ci capita. Nei vari contesti sperimentiamo il suo amore, la sua misericordia e il suo perdono.

 

La nostra stessa vita ha uno scopo ben preciso: noi siamo fatti per Dio e la nostra vita è orientata verso di lui, poiché di lui stirpe noi siamo (At 17,28). La sofferenza ha senso in lui, perché la CROCE, è scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani, ma per i credenti in Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio (1 Cor 1,24). Dunque, la morte è vinta e tutto ha senso (cfr 1 Cor 15,56) perché il vivo grazie a lui. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze (Dt 6,4).

  1. LO SPIRITO DI CONSIGLIO è praticamente la capacità di comprendere la Volontà di Dio nella mia vita, di vedere il suo disegno d’amore per me. Gesù è investito da questo spirito perché fare la volontà del Padre è il suo cibo quotidiano (cfr Gv 4,34; 6,38).

 

La nostra vocazione fondamentale è la chiamata alla santità (cfr 1 Ts 4,3), il che significa avere dentro di sé la vita divina, Cristo vivente in noi, per compiere opere di santità: scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità (Ef 14). Gesù è il nostro CONSIGLIERE MERAVIGLIOSO (cfr Is 9,5) perché è lui che compie in noi la volontà del Padre; dobbiamo solo lasciarci condurre dal suo santo Spirito (Gal 5,16).

  1. LO SPIRITO DI FORTEZZA è donato per compiere la volontà di Dio e testimoniare il suo amore con gioia. Noi non possiamo fare il bene con le nostre forze (cfr Rm 7,15) ma, grazie a Gesù che vive in noi, possiamo vivere lontano dal peccato, nell’umile servizio ai fratelli e nella pace del cuore. Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, fino agli estremi confini della terra (At 1,8). Lo Spirito Santo è detto anche IL PARACLITO, cioè il DIFENSORE dagli attacchi sottili del nemico, lo spirito del male: il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede (1 Pt 5,8-9). Lo Spirito Santo in noi, diviene così un potente scudo per spegnere tutti i dardi infuocati del maligno (Ef 6,16).

La Parola di Dio  è chiamata la spada dello Spirito (Ef 6,17) che illumina la fede (Eb 4,12), penetrando nel profondo dell’anima che cerca Dio e si lascia condurre da lui.

  1. LO SPIRITO DELLA SCIENZA ci apporta il dono della conoscenza dell’amore di Dio: Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l’aurora (Os 6,3). È la Nuova Alleanza scritta nei nostri cuori: Tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande; poiché io perdonerò la loro iniquità (Ger 31,34). Conoscere Dio, allora, diventa una relazione molto profonda, intima e durevole con lui. San Paolo si esprime a riguardo con slancio ricorrente nelle sue lettere. Tutto ormai reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore… Che io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti (Fil 3,8-11).

 

  1. LO SPIRITO DI PIETA’  è la conseguenza logica del precedente. La conoscenza dell’amore di Dio ci porta a vivere in comunione profonda con lui, caratterizzata da un vero affetto filiale (la pietas per i latini), come quello del figlio nei confronti del papà. È lo Spirito Santo  che geme interiormente e grida: ABBA, PADRE! (Rm 8,15), attestando che siamo divenuti figli di Dio e dunque eredi assieme a Cristo, destinati ad aver parte alla sua gloria, dopo aver avuto parte alle sue sofferenze (v. 17). Qui è condensata tutta la vita cristiana.

 

  1. LO SPIRITO DEL TIMORE DEL SIGNORE ci insegna a temere una cosa sola nella vita: timore di perdere il Signore a causa della nostra cecità e ignoranza. Abbiamo conosciuto a quale prezzo noi siamo stati riscattati dal peccato e dalla morte: dal sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia (1 Pt 1,19). Abbiamo gustato la dolcezza del suo amore e della sua misericordia. Non si tratta dunque di uno Spirito che incute timore, ma al contrario: ci fa sapere che Dio è buono con noi, ci rassicura e ci aiuta a vivere alla sua presenza per lodarlo e adorarlo dal profondo del nostro cuore.

 

Vieni, santo Spirito, manda a noi dal cielo

un raggio della tua luce.

Vieni padre dei poveri, vieni datore di doni,

vieni luce dei cuori.

Consolatore perfetto; ospite dolce dell’anima,

dolcissimo sollievo.

Nella fatica riposo, nella calura riparo,

nel pianto conforto.

O luce beatissima, invadi nell’intimo

il cuore dei tuoi fedeli.

Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido,

sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido,

drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli che in te confidano

i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,

dona morte santa,

dona gioia eterna. Amen. Alleluia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scudetto della Congregazione T.S.B.

 

 
   

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