Cari
amici,
scorrendo
la
rassegna
stampa
cattolica,
emerge con
inquietante
candore la
seguente
notizia:
il
notissimo
esponente
della sala
stampa
vaticana,
ha
presentato
un libro
di
un'altrettanto
conosciuto
ed
apprezzato
monaco-teologo,
dove
l'autore
afferma
con
chiarezza
l'idea di
Papa
Francesco
di "reinventare"
la Chiesa
alla luce
del
Vaticano
II. Ho
provato un
certo
disagio.
Lo stesso
provato da
Gesù
quando i
discepoli
interpretavano
secondo il
loro modo
di vedere
il suo
ministero
in mezzo
alla
gente.
Cosa
significa
"reinventare"
la Chiesa?
Essa è
nata dal
sangue
sparso da
Gesù sulla
Croce.
E' il
segno
eterno
dell'amore
di Dio per
il suo
popolo. E'
la tenda
dove ogni
uomo entra
con il
peccato ed
esce
trasfigurato
dalla
grazia.
C'è poco
da
reinventare!
La smania
continua
di
presentare
il Corpo
mistico di
Cristo
nelle
vesti di
un falso
dialogo
con il
mondo per
essere
accettata
dai
lontani,
dai
dubbiosi,
ecc.. è il
pericolo
più grave
per la
testimonianza
da rendere
al Signore
Gesù.
La natura
della
Chiesa è
divina.
In ordine
a tale
asserto di
fede
nessuno
può
cambiare
la volontà
del
Fondatore!
Tante
volte, e
soprattutto
in questi
giorni, i
soliti
lupi
travestiti
da agnelli
innocenti
e senza
macchia,
che non
mancano
mai di
assediare
il "recinto
dei
credenti",
cercano di
fare dire
al Papa
quello che
nemmeno
pensa. Le
smentite
arrivano
puntuali
da parte
del
Pontefice:
nei giorni
scorsi ha
ricordato
la natura
salvifica
della
Chiesa,
concetto
già
peraltro
espresso
da
Giovanni
Paolo II e
sottolineato
da
Benedetto
XVI, senza
la quale
non si può
arrivare a
Cristo e
quindi
alla
salvezza.
Ancora, ha
sottolineato,
in un
altra
omelia un
atteggiamento
borghese
molto in
voga nella
teologia
odierna:
la
mondanizzazione
della
Chiesa: "quando
la Chiesa
cede alle
lusinghe
del mondo,
non è più
segno di
Cristo".
Cari
amici, la
Chiesa non
è in
crisi. Le
difficoltà
nascono
dall'accettare
in spirito
di fede la
"Sposa"
così come
c'è l'ha
consegnata
il
Signore,
senza
tradire la
sua
missione
originaria
e
principale:
"essere
luce del
mondo". La
comunità
cristiana
si è
sempre
occupata
degli
uomini. Il
diritto
canonico
ricorda:
"la
suprema
legge
della
Chiesa è
la
salvezza
degli
uomini".
Cosa
aggiungere?
Non
condivido
i termini
con cui si
cerca di
strumentalizzare
la Chiesa
per creare
una
comunità
secondo le
proprie
ideologie
teologiche.
E' la
fede che
cambia con
la forza
dello
spirito il
cuore
della
gente.
E' la
testimonianza
che
feconda la
società
orientandola
verso il
bene.
Il resto è
soltanto
parolaio
inutile
che tante
volte si
trasforma
in
distruzione.
Per
cortesia,
non
trasciniamo
Papa
Francesco
in
sentieri
non voluti
ne
pensati.
Lo ha
ricordato
Mons.
Becciu
nell'intervista
all'Osservatore
romano,
circa le
intenzioni
del
Pontefice
nel
procedere
alla
riforma
della
Curia
Romana.
Ritorniamo
a Dio.
Convertiamo
il cuore.
Contempliamo
il Signore
nella
preghiera.
A quanti
vogliono
reinventare
la Chiesa,
spero che
vengano in
mente le
parole del
maestro: "Andate
a fate
discepoli,
battezzate,
rimettete
i peccati,
sanate i
lebbrosi,
date pace"...
Tutto il
resto è
niente.
DonSa |