UNA PROFEZIA
DI PAOLO VI
"Esortiamo
pure voi, figli carissimi, a cercare quei "segni dei tempi" che
sembrano precedere un nuovo avvento di Cristo fra noi. Maria la
portatrice di Cristo, ci può essere maestra, anzi Ella stessa
l'atteso prodigio"
(Paolo VI, all'Angelus
del 5 dicembre 1976)
Anche
San Luigi Orione
fin dal 1921 profetizzava: "Il
tempo viene ed è suo. Io sento appressarsi una grande giornata,
la giornata di Dio!... Cristo viene ed è vicino: Cristo si
avanza. Il secolo XIX è stato il secolo delle unità politiche,
delle unità nazionali, ma io vedo un'altra grande unità: la più
grande unità morale si va formando, nessuno la fermerà. Io vedo
l'umanità che si va unificando in Cristo: non ci sarà che un
corpo, che uno spirito, che una Fede. Vedo dai quattro venti
venire i popoli verso Roma. Vedo l'Oriente e l'Occidente
riunirsi nella Verità e nella Carità che è Cristo, vivere la
vita di Cristo e formare i giorni più belli della Chiesa. Il
mondo ne ha bisogno e Gesù viene: sento Cristo che si avanza.
Sarà una mirabile ricostruzione del mondo nuovo: non sono gli
uomini che la preparano, ma la Mano di Dio".