Cari
fratelli e sorelle,
ho pensato di scrivervi queste
righe per esprimervi, qualora
ve sia necessità, il mio e
nostro parere circa la
considerazione che proviamo
per coloro che, pur dicendosi
templari ed addirittura
cattolici, non nutrono
simpatia per noi, o fanno cose
che ci paiono disdicevoli. È
la stessa che espresse Dante
nella Divina Commedia “ non
ti curar di loro ma guarda e
passa ”. In questa frase
si racchiude quello che è poi
la sintesi di ciò che
significa “valutare ma non
giudicare”, “conoscere
ma non reagire”. Non
voglio fare filosofia da poco
prezzo, ma, se non conosci le
persone non puoi valutarle e,
tuttavia, non puoi giudicarle
- non è nostro compito -. Se
poi anche le conosciamo, tanto
da poterle valutare, ciò non
vuol dire che dobbiamo
lasciarci influenzare da loro.
Il nostro cammino spirituale e
sociale è tracciato dall’Evangelo,
dal Magistero della Chiesa
Cattolica e dalle nostre
Regole, Codici e Statuti.
Gesu’ – il nostro
unico e solo Maestro – ci
inviata a non curarci delle
faccende inutili e a lasciare
che i morti seppelliscano loro
morti. Se è vero, come è vero
– per noi che siamo vivi – che
l’importante è dare
testimonianza della Sua
grandezza, e fare la nostra
parte nella certezza che
nulla succede a caso, che
nulla è impossibile a Dio
e che senza di Lui non
possiamo fare nulla di buono,
saremo in grado di dare i
nostri migliori frutti e
quindi di essere, a Dio
piacendo, apprezzati.
Come vi ho già detto,
guardando al Vangelo, ogni
albero si riconosce dai
frutti, e quindi, è inutile
cerca uva sulle acacie!
Di panzane, quali abbiamo
avuto modo di vedere e sentire
in questi ultimi tempi, se ne
sentono, vedono e leggono
tante. Ormai non credo di
farci più troppo caso. Di
“marce su Roma" di gruppi
neotemplari, in questi ultimi
venti anni ne abbiamo viste
diverse, quasi tutte
totalmente ridicole, viziate
da superbia e vanagloria. Solo
alcune (poche) apparentemente
piu’ serie...
Alcune cose le conosciamo
bene, avendo avuto modo di
sentire e di vedere anche con
i nostri occhi come stanno le
cose. Sappiamo che in realtà
dietro lo sfavillio e le
parole si nasconde un vizio di
fondo che non è da Dio, e che
ci vuol anche poco a scoprire.
Che ci sia in atto una manovra
per far approvare dalla Chiesa
gli statuti di certo
neotemplarismo, al fine di
poter riscattare l’onta antica
e insinuare dubbi – se fosse
possibile – persino tra gli
eletti credo lo sappiano in
tanti, anche se a noi magari
non lo vengono a dire.
Sul fatto che queste
situazioni possano alla fine
gettare discredito su tutti,
noi compresi, è vero, ma
proprio per questo la nostra
unica preoccupazione è quella
di essere tralci uniti alla
vite in modo da poter dare
molto frutto.
Cari fratelli e sorelle, a noi
è toccata una grazia speciale:
portare la Croce di Salvezza
del nostro Redentore. Di cose
da fare ne abbiamo tante, a
partire dall’essere dei buoni
Cristiani e dei buoni
Cavalieri del Tempio del
Signore. A che ci giova quindi
sindacare gli altri?
Bene fratelli e sorelle, il
compito di coordinare la
Congregazione mi impone di
invitarvi e di ricordarmi, che
la nostra forza è Cristo,
la nostra Regina è Maria e la
nostra casa è la Chiesa. Il
resto è fuffa.
Non nobis Domine, non nobis,
sed nomini Tuo da Gloriam.
Devotamente.
Fra' Gianni Battini -
Praeceptor (20 marzo 2009) |