La Sindone è un lungo telo di
lino che ha avvolto il cadavere di un uomo morto a
causa della tortura della crocifissione, riportandone
un'immagine tuttora inspiegabile.
Secondo la tradizione si tratta del lenzuolo usato per
avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro; di certo vi è
un riscontro fedelissimo con il racconto dei Vangeli.
La Sindone è, quindi, un documento straordinario che
descrive una vicenda unica nella storia.
Dopo la datazione del reperto, che sorprendentemente
ne collocava la nascita nel medioevo, nuovi studi
hanno portato valide motivazioni che smentiscono quel
risultato.
Perché la Chiesa se ne interessa? Essendo un'eco del
messaggio del Vangelo, diventa strumento di
evangelizzazione e quindi una responsabilità in questo
senso per la Chiesa stessa.
Il Papa Giovanni Paolo II, nel suo pellegrinaggio
sindonico del 24 maggio '98 a Torino, affermò: “La
Sindone è provocazione all'intelligenza umana,
specchio del Vangelo, riflesso dell'immagine della
sofferenza umana e icona della sofferenza
dell'innocente, immagine dell'amore di Dio oltre che
del peccato dell'uomo, immagine dell'impotenza della
morte, immagine del silenzio”.
“La Sindone - ricorda il cardinale Severino Poletto,
attuale arcivescovo di Torino e custode della Sindone
- è un segno sul quale è impressa l'ombra della morte,
della sofferenza e della malvagità umana. I credenti
non guardano però al volto dell'Uomo della Sindone per
compiacersi del dolore e della morte. Quel volto, per
chi crede, è destinato a trasfigurarsi nella
Risurrezione”.
Benedetto XVI invita a contemplare “quel misterioso
Volto, che silenziosamente parla al cuore degli
uomini, invitandoli a riconoscervi il volto di Dio, il
quale ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio
unigenito, perché chiunque crede in Lui non vada
perduto, ma abbia la vita eterna (Gv 3,16)”.
Dal canto nostro, attraverso questa mostra, abbiamo
cercato di offrire - seppure in modo sintetico - tutte
le spiegazioni e poi lasciare la riflessione al cuore
di ciascuno.
C'è da considerare che l'accettare o meno
l'autenticità della Sindone è proporzionale alla
conoscenza delle problematiche ad essa connesse. Il
primo approccio di una persona colta, ma disinformata
nel campo specifico, è forzatamente scettico. Poi, se
egli supera questo rifiuto iniziale e approfondisce
l'argomento, subentrano il dubbio, la possibilità, lo
stupore, la commozione.
È questo il percorso cui viene invitato il visitatore
della mostra, alla luce di notizie documentate.