LA
GENERALE MOBILITAZIONE DELLE COSCIENZE
Urgono una generale mobilitazione delle coscienze
e un comune sforzo etico, per mettere in
atto una grande strategia a favore della vita.
Tutti insieme dobbiamo costruire una nuova cultura
della vita: nuova, perché in grado di affrontare
e risolvere gli inediti problemi di oggi circa la vita
dell'uomo; nuova, perché fatta propria con più salda e
operosa convinzione da parte di tutti i cristiani;
nuova, perché capace di suscitare un serio e
coraggioso confronto culturale con tutti.
L'urgenza di questa svolta culturale è legata alla
situazione storica che stiamo attraversando, ma si
radica nella stessa missione evangelizzatrice, propria
della Chiesa. Il Vangelo, infatti, mira a «trasformare
dal di dentro, rendere nuova l'umanità»; è come il
lievito che fermenta tutta la pasta (cf. Mt
13, 33) e, come tale, è destinato a permeare tutte le
culture e ad animarle dall'interno, perché esprimano
l'intera verità sull'uomo e sulla sua vita.
Si deve cominciare dal rinnovare la cultura della
vita all'interno delle stesse comunità cristiane
«Ci troviamo di
fronte ad uno
scontro immane e
drammatico tra il
male e il bene, la
morte e la vita,
la “cultura della
morte” e la
“cultura della
vita”. Ci troviamo
non solo «di
fronte», ma
necessariamente
«in mezzo» a tale
conflitto: tutti
siamo coinvolti e
partecipi, con
l'ineludibile
responsabilità di
scegliere
incondizionatamente
a favore della
vita.»
Venerabile
Giovanni Paolo II,
Lettera enciclica
Evangelium vitae
sul valore e
l'inviolabilità
della vita umana,
del 25-3-1995, n.
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